Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 12 Febbraio 2025

Commento al brano del Vangelo di: Mc 7,14-23

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Sappiamo ormai bene quanto sono importanti le cose che mangiamo, ma anche quelle che leggiamo, che ascoltiamo, che vediamo. Tutte queste cose hanno unโ€™influenza sulla nostra mente e sul nostro corpo. รˆ per questo che ancora oggi diamo molta importanza, come al tempo di Gesรน, a queste cose.

Tuttavia oggi siamo riportati a una veritร  ancora piรน fondamentale. Cโ€™รจ qualcosโ€™altro a influenzare la vita di tutti, qualcosa a cui รจ ancora piรน importante prestare attenzione: il nostro mondo interiore.

Gli impegni del quotidiano ci immergono spesso in una bolla che ci isola. Il nostro mondo diventa quella bolla e noi finiamo per rendere quella bolla tutta la nostra realtร . Ci possiamo perfino dimenticare degli affetti e delle altre cose importanti della vita. In questo scenario, le nostre azioni e i nostri sentimenti si scollano dalla realtร . Ci comportiamo secondo schemi ormai assodati, seguiamo abitudini cosรฌ radicate in noi da aver perso anche la consapevolezza di esse. Sviluppiamo inconsapevolmente dei paraocchi che ci fanno vedere solo in unโ€™unica direzione.

E allora diventano normali tanti comportamenti comuni: arrabbiarci se le cose non vanno come vogliamo; ritenere che gli altri ci stiano facendo uno sgarro se i loro comportamenti non sono allineati ai nostri obiettivi o alle nostre comoditร ; covare risentimento verso gli altri per motivi futiliโ€ฆ

รˆ facile arrabbiarsi con chi non ci dร  la precedenza che ci spetta allโ€™incrocio. Ma arrabbiarsi a chi fa male? E le azioni che seguono cosa di buono ci portano?

Quando ci riconosciamo in questa riflessione, in un momento di consapevolezza, siamo finalmente liberi. Possiamo decidere di fermarci a guardare che la realtร  non รจ la bolla in cui siamo chiusi oggi. Possiamo guardare al mondo e sentire che, anche se ci distinguiamo gli uni dagli altri, non siamo separati. Possiamo decidere di inserire nella nostra vita dei momenti in cui possiamo tornare a connetterci con questa radice dentro noi stessi, e a connetterci cosรฌ anche con la realtร  che ci vediamo intorno.

Ettore Di Micco

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

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