Sappiamo ormai bene quanto sono importanti le cose che mangiamo, ma anche quelle che leggiamo, che ascoltiamo, che vediamo. Tutte queste cose hanno unโinfluenza sulla nostra mente e sul nostro corpo. ร per questo che ancora oggi diamo molta importanza, come al tempo di Gesรน, a queste cose.
Tuttavia oggi siamo riportati a una veritร ancora piรน fondamentale. Cโรจ qualcosโaltro a influenzare la vita di tutti, qualcosa a cui รจ ancora piรน importante prestare attenzione: il nostro mondo interiore.
Gli impegni del quotidiano ci immergono spesso in una bolla che ci isola. Il nostro mondo diventa quella bolla e noi finiamo per rendere quella bolla tutta la nostra realtร . Ci possiamo perfino dimenticare degli affetti e delle altre cose importanti della vita. In questo scenario, le nostre azioni e i nostri sentimenti si scollano dalla realtร . Ci comportiamo secondo schemi ormai assodati, seguiamo abitudini cosรฌ radicate in noi da aver perso anche la consapevolezza di esse. Sviluppiamo inconsapevolmente dei paraocchi che ci fanno vedere solo in unโunica direzione.
E allora diventano normali tanti comportamenti comuni: arrabbiarci se le cose non vanno come vogliamo; ritenere che gli altri ci stiano facendo uno sgarro se i loro comportamenti non sono allineati ai nostri obiettivi o alle nostre comoditร ; covare risentimento verso gli altri per motivi futiliโฆ
ร facile arrabbiarsi con chi non ci dร la precedenza che ci spetta allโincrocio. Ma arrabbiarsi a chi fa male? E le azioni che seguono cosa di buono ci portano?
Quando ci riconosciamo in questa riflessione, in un momento di consapevolezza, siamo finalmente liberi. Possiamo decidere di fermarci a guardare che la realtร non รจ la bolla in cui siamo chiusi oggi. Possiamo guardare al mondo e sentire che, anche se ci distinguiamo gli uni dagli altri, non siamo separati. Possiamo decidere di inserire nella nostra vita dei momenti in cui possiamo tornare a connetterci con questa radice dentro noi stessi, e a connetterci cosรฌ anche con la realtร che ci vediamo intorno.
Ettore Di Micco

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
