Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 1 Settembre 2023

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Cโ€™รจ una saggezza che ci tramandano il mondo e la cultura in cui siamo cresciuti, una saggezza che ci aiuta a far fronte alla vita e alle sue fatiche, a proteggerci dal male e a essere efficienti. Di per sรฉ รจ buona e ci identifica, ci rende possibile orientarci tra le scelte, ma quella che ci presenta il Vangelo รจ un poโ€™ diversa.

La saggezza, qui, รจ prima di tutto farsi carico della domanda di salvezza, chiedersi come sopravvivere alla morte e alla fine. รˆ una domanda che nasce alle volte dal pensare al futuro ma che non puรฒ non avere risvolti nel presente: posso trovare giร  ora tracce di questa salvezza, di questa pienezza che Dio promette?

Nella parabola di Gesรน le vergini vivono proprio questa attesa, sono consapevoli di vivere una mancanza che solo lo sposo, Cristo, puรฒ colmare; alcune, perรฒ, immaginano che lโ€™attesa significhi solamente arrendevolezza e passivitร , altre invece capiscono che per Dio non siamo solamente oggetti da riempire, ma soggetti attivi, capaci di costruire assieme a lui la salvezza e di poter trovare la libertร  di poter amare qui e ora.

Attendere lo sposo non vuol dire certamente starsene con le mani in mano e pensare che la relazione con lui sia esclusiva e che non sia invece qualcosa che feconda tutte le nostre relazioni e ciรฒ che facciamo!

Federico Parise SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato