Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 1 Novembre 2023

206

È questo un “manifesto programmatico” della vita di Gesù, i principi su cui si basa la sua vita? Sicuramente.
È un dono che fa ai suoi discepoli e a tutte le “folle” della sua rilettura della Legge ebraica? Certamente.
Rimette al centro delle nostre scelte la giustizia, la vicinanza ai poveri e l’impegno per la pace? Spero di sì!

Però penso che sia soprattutto una grande apertura al cuore di Dio, un cuore infiammato per l’uomo, per ogni uomo, e specialmente per chi soffre, per chi è nell’indigenza, per chi è senza speranza… Ho la sensazione che pregare questo Vangelo consista nell’entrare nell’esperienza che Gesù fa del Padre e uscirne sempre in qualche modo cambiati.

Perché, in fin dei conti, siamo sempre un po’ poveri in spirito anche noi, affamati di riconoscimento e di senso. D’altro canto siamo portati a scappare dalla povertà e dalla tristezza, nostra o altrui, mentre qui siamo quasi costretti a “sentire” che questi luoghi, queste situazioni, proprio la povertà e la tristezza, sono particolarmente amati da Dio; non che siano da cercare, semplicemente esistono nonostante tutti i nostri sforzi, ma con Lui fanno meno paura.

- Pubblicità -

Federico Parise SJ

Continua a leggere gli altri approfondimenti del giorno sul sito

Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato