Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 1 Marzo 2023

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Oggi le parole del Signore fanno riferimento a figure bibliche che senzโ€™altro erano piรน presenti nellโ€™immaginario dei suoi interlocutori che nel nostro. Usate per scuotere le tante persone che vengono verso di lui, oggi rischiano di scivolarci veloci o un poโ€™ misteriose, senza sortire grandi effetti.

Il segno di Giona per gli abitanti di Ninive parlava al popolo dโ€™Israele della promessa della misericordia strabordante di un Dio che non viene a condannare neppure gli acerrimi nemici, un Dio che fa il tifo fino in fondo perchรฉ ciascuno ritrovi il cammino della sua veritร , la possibilitร  di relazioni rinnovate dalla giustizia. La conversione รจ possibile, anche se qualcuno che si crede โ€œgiร  giustoโ€ potrebbe pensare che sia davvero troppo tardi per ricominciare.

La figura della regina del sud che si fa pellegrina fino a Gerusalemme ci parla del potere di attrazione della stella che si รจ posata tra le tende del popolo dโ€™Israele, sapienza donata senza alcun merito previo, se non lโ€™amore gratuito che invita ad amare allo stesso modo; sapienza fragile e viva, che puรฒ innestarsi in ogni cuore che si avventura nel santo viaggio.

Quelli che sembravano in un modo o nellโ€™altro irrimediabilmente lontani, si sono alzati e hanno conosciuto il dono grande che ha trasformato la loro vita. E noi, di che segno abbiamo bisogno per fare il primo passo, per continuare il cammino?

Matteo Suffritti SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato