Fratello Luca Rubin – Commento al Vangelo di domenica 29 Gennaio 2023

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A cura di Fratello Luca Rubin

Sono monaco della Fraternitร  monastica della Speranza, nella diocesi di Arezzo.
Sono anche maestro elementare, professione che cerco di vivere in pienezza, non come lavoro ma come vocazione e missione. […]


Beato te, e te lo dimostro con la regola delle 5 W

Nel nostro linguaggio attuale beato รจ chi sta bene, chi non ha problemi, chi vive una vita soddisfacente sotto tutti i punti di vista; รจ beata una persona a cui non manca niente: soldi, fortuna, una bella famiglia, una bella macchinaโ€ฆ Ebbene, siamo fuori strada, perchรฉ queste beatitudini che Gesรน proclama sembrerebbero in dissonanza con i suoi perchรฉ (ad esempio โ€œBeati i poveri in spirito,ย perchรฉย di essi รจ il regno dei cieliโ€). I perchรฉ di Gesรน ci sconvolgono, e viviamo uno scollamento notevole tra la beatitudine e il suo perchรฉ.

Per rispondere a questa a questa difficoltร  possiamo usare la regola delle 5 W (iniziali di Who, What, Where, When, Why), considerata la regola principale dello stile giornalistico anglosassone.

Chi? (Who?)

รˆ beato chiunque ascolta o legge quelle parole di Gesรน. Nello specifico i beati siamo noi, sei tu. Non delegare la beatitudine ai santi in paradiso. La Parola di Dio รจ tale quando viene proclamata e ascoltata, quando viene vissuta e assimilata. Solo allora quella Parola realizza ciรฒ che dice. Le beatitudini sono questa realizzazione nella mia vita: beato sono io perchรฉ quella parola mi ha raggiunto e mi dร  la possibilitร  di vivere quella promessa: ho davanti a me una strada da percorrere, non un muro ma una strada, non un muro ma un ponte

Che cosa? (What?)

La risposta a questa domanda risiede nel dimostrare a me stesso che la Parola di Dio non รจ una favoletta, ma bensรฌ la possibilitร  di vivere oggi la realtร  e la vita stessa di Dio, il quale, pur essendo pienamente beato (chi piรน di Lui), si รจ reso maledetto: โ€œCristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, diventando lui stesso maledizione per noi, come sta scritto: Maledetto chi pende dal legnoโ€ (Gal 3,13). Dio si รจ fatto maledetto perchรฉ noi potessimo essere beati.

Quando? (When?)

La Parola di Dio รจ come un pane appena sfornato, sempre fresco, non ha data di scadenza e non si esaurisce mai, come una sorgente che ha sempre acqua fresca e buona. Il โ€œquandoโ€ delle beatitudini รจ quando fai fatica, quando non capisci il senso, quando tutto ti si rivolta contro, il quando di queste beatitudini รจ la pandemia che stiamo attraversando: siamo beati perchรฉ anche in mezzo a una pandemia ci viene tracciata davanti una strada da percorrere: una strada in salita, faticosissima e a tratti impraticabileโ€ฆ eppure davanti a noi cโ€™รจ una strada tutta da percorrere

Dove? (Where?)

Il luogo in cui tu vivi adesso. Il luogo puรฒ essere anche un luogo spirituale e concettuale: il luogo del dolore, della fatica, il luogo della tua vita che non accetti, il momento peggiore di tutta la tua vita. In quel luogo sei chiamato a vivere la beatitudine. Quel luogo custodisce il seme di una vita nuova.

Perchรฉ? (Why?)

Questa รจ la domanda piรน difficile: perchรฉ sono beato? A questa domanda risponde la strada che hai davanti: sono beato perchรฉ anche in mezzo alle difficoltร , Dio rimane il Padre presente e operante, Colui che รจ al mio fianco di giorno e di notte, tutti i giorni della mia vita. Il perchรฉ รจ una domanda che diventa anche risposta: sono beato perchรฉ Dio ha cura di me, mi prende per mano e quella strada non รจ un imperativo a cui sottomettersi ma diventa il luogo della presenza di Dio, espressione concreta della sua compagnia.

Come? (How?)

Alle 5 W รจ stata aggiunta una H, How (Come), per descrivere anche lo svolgimento dellโ€™evento. Come posso essere beato? Qui inciampiamo tutti i giorni, perchรฉ spesso vediamo la proposta di Gesรน come qualcosa che tarpa le nostre ali e che blocca la nostra vita, e quindi a questa domanda rispondiamo che essere beati รจ impossibile. Ti do una bella notizia: anche Maria ha risposto piรน o meno cosรฌ allโ€™arcangelo Gabriele quando annuncia lโ€™incarnazione del Verbo, ha chiesto il โ€œcomeโ€. La risposta data a Maria ci torna molto utile: โ€œNulla รจ impossibile a Dioโ€ (Lc 1,37). In questa cornice dellโ€™impossibilitร  facciamo entrare Dio, il Dio dellโ€™impossibile.

La beatitudine non รจ il traguardo ma il punto di partenza, รจ il contratto stipulato tra me e Dio. Ogni beatitudine รจ una clausola di questo contratto; Dio si impegna a osservare con me. In ogni mia difficoltร  cโ€™รจ il seme della beatitudine, una beatitudine alla quale sono chiamato a tendere come hanno fatto tutti i santi, che hanno firmato questo contratto e gli sono rimasti fedeli.

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Beato te!

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