fra Mario e fra Marin Berišić – Commento al Vangelo del 31 Ottobre 2019

In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere.

Al momento sembra che i farisei sono diventati gli amici di Gesù, volendo dargli dei consigli per sarvargli la vita. Davvero è così? O hanno paura che smaschera di nuovo i loro volti, toccherà la loro religiosità che è semplicemente farsi vedere, ghionfiare l’orgoglio ed egoismo. Gesù è la Verità – hanno timore, vogliono mandarlo via perché provoca il loro cuore che ha preso un’abitudine di vita e non vogliono cambiarlo. Ogni tanto la verità ci fa male. Gesù è deciso!

“Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.”

Questo ci insegna Gesù, vivere la nostra quotidianità con la fedeltà e amore, essere decisi, proseguire il cammino della vita, ma non da soli perché c’è Uno che ha già fatto questo, Uno che ci ha amato fino a dare la vita per noi, Uno che ha compiuto la propria vita dandola. Non avere paura di nessun “Erode” che può essere qualche ostacolo dentro di noi. Il desiderio del potere, del governo – tutto ciò che ti porta a chiudere in te perché Gesù ha salvato anche Erode. Se siamo andati per una via sbagliata, possiamo ricevere l’amore di Gesù poiché non si tratta di meritare l’amore, ma di accogliere. Dipende da te se vuoi.
“Quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto”.

Che immagine bellissima, un’immagine di protezione, di amore. Possiamo scegliere, o di stare sotto le ali o di vivere la vita sforzandoci con le proprie energie che non ci portano lontano. Quando sai che uno desidere proteggerti e amarti, la vita prende un nuovo senso, diventa qualcosa che si può affrontare, abitare senza paura, non escludendo i problemi, ma affrontandoli.

“Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?”

Fra Marin Berišić

Commento a cura di fra Mario e fra Marin Berišić OFMCap

Non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 13, 31-35
 
In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere».
Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme”.
Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore! ”».

Parola del Signore

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