Famiglia, Sogno di Dio – Commento al Vangelo per bambini/ragazzi di domenica 13 Febbraio 2022

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Quando è stata l’ultima volta che avete soffiato delle bolle di sapone? Non è incredibile pensare come a volte qualcosa di così semplice possa portare tanta gioia? E non solo ai bambini! Anche ragazzi ed adulti si divertono soffiando le bolle e cercando di acchiapparle.

C’è solo un problema, la felicità che arriva con le bolle di sapone dura pochissimo. Nell’attimo in cui riesci ad acchiapparne una, o nel momento in cui tocca terra o qualunque altra cosa, scoppia.

Non vi sembra che questa cosa succeda anche a tante persone oggi? Si cerca la felicità, ma poi proprio come una bolla di sapone, sembra quasi impossibile da raggiungere. Oppure quando si pensa di averla, scompare come una bolla che scoppia.

Ma quali sono secondo voi le cose che la gente oggi pensa possano dar loro la felicità, ma che poi si rivelano una delusione?

Il Denaro. Tanta gente pensa che il denaro possa renderli felici, sono anche disposti a mentire, tradire, e rubare se ce ne fosse bisogno pur di diventare ricchi. Ma in questi casi il prezzo da pagare è l’onestà, e poi una volta che il denaro è speso, magari sperperato, non c’è più, e la felicità se ne va lasciando il posto ad un vuoto che va riempito ancora con la ricerca di denaro.

Il Cibo. Alcuni cercano la felicità nel cibo. Mangiano perché sono tristi o depressi e pensano che il cibo li faccia sentire meglio. Ma non è così. E dopo che hanno mangiato continuano a sentirsi tristi, vuoti e cercano ancora di riempire quel vuoto con del cibo, in una spirale pericolosa.

Il Divertimento. C’è chi pensa che divertirsi sia la stessa cosa che essere felici, ma non è così. Se non gli diamo la giusta importanza rischia di diventare il nostro unico scopo nella vita. Pensate a quante volte vi siete persi ore ed ore della vostra giornata chiusi in una stanza con la vostra Play Station, e magari vi siete persi dei momenti bellissimi con la famiglia o con gli amici.

Divertirsi, così come nutrirsi, avere del denaro per comprare ciò che ci serve, sono tutte cose necessarie, che soddisfano dei nostri bisogni, ma che non possono diventare lo specchio della felicità, perché appunto possono svanire da un momento all’altro proprio come una bolla di sapone.

Gesù sapeva bene che le persone troppo spesso cercano la felicità nei luoghi sbagliati. E così decise di spiegare alla folla che lo aveva seguito fuori dalla città che cosa ci rende beati, al massimo della felicità, contenti, sereni, senza preoccupazioni né dolori. E dice: “Beati i poveri… Beati voi che avete fame… Beati voi che piangete…”

Ma come? noi vogliamo essere super felici e Gesù dice “Beati i poveri”? I poveri? Quelli che non hanno niente? Sono loro i super felici? Possibile che Gesù dica beati quelli che hanno fame? A quelli che piangono? Loro sono i super felici? Per avere la super felicità dobbiamo essere come loro?

Se ci fermassimo a queste affermazioni di Gesù sarebbe tutto assurdo, ma se leggiamo bene il brano del Vangelo scopriremo che Gesù dice anche i motivi per cui la felicità, la beatitudine risplenderanno per chi è povero, affamato, triste, abbandonato.

“Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio”: caspita se è vero! non c’è ricchezza sulla Terra che possa paragonarsi al Regno di Dio! Quando sei povero, quando non hai nulla, impari a fidarti di Dio, della sua Provvidenza che non ti farà mancare nulla piuttosto che far conto sulle tue ricchezze.

“Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati”: mi auguro che non capiti a nessuno, ma quando si sperimenta la fame, la fame vera, quella che fa dolere lo stomaco, quella che indebolisce il corpo e rende la testa incapace di pensare, allora si prova una super felicità quando finalmente si gusta il cibo che dà vita e forza e ci si scopre sazi. E si capisce che solo Lui può saziarci.

“Beati voi che ora piangete, perché riderete”: a tutti è capitato di piangere, di avere un dolore profondo nel cuore, di vivere una grande tristezza o una profonda paura che fa sgorgare tante lacrime. Poi il Signore invia sempre una persona che sa consolarci, che ci rassicura, ed ecco: tutte le lacrime di prima spariscono e sulle labbra tornano i sorrisi sereni.

L’Impegno

Tutti noi vogliamo essere felici non è vero? Allora oggi abbiamo capito che dobbiamo smetterla di correre dietro alle bolle di sapone e iniziare a rincorrere la vera felicità, seguendo gli insegnamenti di Gesù.

E poi diventare noi stessi fonte di vera felicità per gli altri, aiutando qualcuno a non essere più nella povertà, dando da mangiare a chi ha fame, consolando chi sta piangendo, portando l’amore di Dio a chi ancora non lo conosce o è troppo povero, affamato o triste per riconoscerlo!

E se qualcuno vi prenderà in giro per la vostra bontà, per il vostro modo di essere gentili con gli altri, perché andate in chiesa o a catechismo, ricordate che Gesù ha anche detto: “Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e vi insulteranno a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo”.

Buona domenica e buona missione.

Fonte: Famiglia, Sogno di Dio il blog di Paolo e Diane