Fabrizio Giannini – Commento al Vangelo di domenica 24 Settembre 2023

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La persona creata da Dio che lo cerca mentre si fa trovare! La persona in cerca di successo, quella che lo trova ma non ne è appagata. La persona insoddisfatta che cerca di fare sempre meglio. La persona sole che non riesce a trovare l’altro e quella che non lo trova perché è disinteressata ad incontrarlo. La persona infelice che non trova appagamento in quello che fa. Quella invece, felice perché ha trovato (o crede) quello che cercava.

La persona laboriosa la quale si sente compiuta perché ha accumulato tante soddisfazioni materiali che gli permettono l’agio. La persona spirituale che cerca, cerca e cerca ma non smette mai di cercare. La persona che vorrebbe pensarla come Dio, ma si fa sovrastare dai pensieri del mondo. La persona che vive non pensando che la vita è dono e che come tale andrebbe vissuta. La persona che vive non considerando la morte perché è consapevole che prima o poi arriverà, e quella che invece ne esorcizza il pensiero per paura o per rassegnazione. La persona credente in Gesù Cristo, nel quale cerca di vivere perché felice alla prospettiva di incontrarlo nel momento della morte.

La persona che sa lavorare nella vigna del Signore come si deve, e rimane con un piede qua e uno là indecisa se continuare a mietere qua o riconsegnare tutto e subito il guadagno a colui che l’ha chiamata a lavorare in questa vigna. La persona indecisa che vuole il bene dell’altro e vorrebbe continuare a farlo però sa che ad un certo punto arriverà la chiamata! Già, la chiamata. Quando ognuna di queste persone verrà chiamata, cosa presenterà al Signore? Gli presenterà quello che è riuscita a raccogliere nell’ arco temporale che gli è stato concesso. Non importa se quel lasso di tempo sarà stato di dieci o novanta anni.

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Sarà importante averlo vissuto vivendo in Cristo e sapendo che la morte ne sarà il vero guadagno. La persona poi si chiede, ma la morte che guadagno è? Se la persona avrà vissuto la chiamata nell’ inedia, nell’ insoddisfazione nel disinteresse per sé e gli altri, nell’ egoismo e nella rassegnazione improduttiva, ebbene sì, quella morte rappresenterà nulla! ma se viceversa avrà vissuto per, con e negli altri, allora significherà che l’avrà fatto in maniera degna del Vangelo di Cristo senza pretendere premi più grandi di chi, per tutto ciò che ho elencato sopra, si è comportato in altro modo.

La persona vera che vive per Cristo, non si preoccupa di entrare per ultimo nel Regno di Dio e senza invidia per colui che ha prodotto meno. La persona vera, quella di Dio, è consapevole che i pensieri del Signore non sono uguali ai suoi, così come non lo sono le sue vie. La persona che entra per ultima, spera di aver vissuto per Cristo  e di essersi guadagnata un posto a casa sua, anche se ci entra per ultima.

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Mt 20, 1-16 | Fabrizio Giannini 44 kb 1 downloads

Venticinquesima domenica del tempo ordinario – 24 settembre 2023 …
Chi è Fabrizio Giannini-Diacono

Fabrizio (Assisitente diocesano dell’ Apostolato del Mare) è diacono permanente dal 2015, faceva il comandante sulle navi ed ora lo è sulla piattaforma petrolifera a Civitavecchia. Cerca di coniugare vita familiare (Moglie una Figlia di 28 anni ed un Angelo in cielo che aveva 7 anni) e di ministero nel migliore dei modi e crede che questo sia uno di quelli per portare la parola di Dio a tutti i fratelli.

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Foto di Mirosław i Joanna Bucholc da Pixabay