La liturgia del Santo Natale รจ particolarmente ricca di letture e riflessioni. Io stesso – ed era inevitabile – giร nella meditazione sul Vangelo di ieri ho condiviso un pensiero sul Natale. Per questo motivo pensavo di prendermi un giorno “sabbatico”, ma poi ho deciso di spezzare qualche parola con voi anche oggi.
Mi colpiscono le parole che l’angelo rivolge ai pastori:’Oggi, nella cittร di Davide, รจ nato per voi un Salvatore, che รจ Cristo Signore”. “Per voi”, cioรจ per me, per te. Sรฌ, il Signore รจ venuto per salvare l’umanitร in generale, ma il Natale รจ una festa che deve coinvolgere ciascuno di noi, perchรฉ รจ un fatto personale che non puรฒ scivolarci addosso.
Gli anni scorsi era tutto ciรฒ che fa da contorno a farci correre questo rischio. Stavolta, invece, puรฒ essere la preoccupazione di quello che potrร riservarci l’anno che viene, unita magari alla frustrazione di non poter festeggiare come avremmo voluto. Il Natale, perรฒ, deve coinvolgerci non solo quando lo celebriamo, ma in tutta la nostra esistenza.
E quante cose occupano il nostro cuore, rubando spazio al Signore. Sono significative le parole riportate nel Vangelo di Giovanni, che si legge durante la Messa del giorno:”Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto”. Siamo noi i “suoi”. Cristo รจ venuto tra noi perchรฉ sapeva che ne valesse la pena. Ancora oggi ci chiama ad accoglierLo e a metterLo al centro, perchรฉ solo questo fa di noi uomini e donne felici.
Ancora buon Natale, amici.
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AUTORE: Fabrizio Francesco Campus
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