“Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.”
Come non dare ragione a questi operai? Il loro risentimento verso il padrone della vigna è più che comprensibile, in quanto non vedono riconosciuti equamente gli sforzi che hanno fatto.
Credo che tutti avremmo reagito alla stessa maniera se fossimo stati al loro posto. Ma il padrone della vigna adotta una giustizia diversa, infinitamente più alta di quella umana, una giustizia divina, che non cerca cristiani già capaci ed offre a tutti – ma proprio tutti – una possibilità di riscatto, un’occasione per ritrovare la propria dignità.
Ed è proprio la dignità l’elemento di discernimento per capire se la giustizia che seguiamo è in linea con quella di Dio. Questi operai rivendicano più di un denaro, ma forse basterebbe loro che quelli dell’ultima ora ricevessero di meno. Ciò che rivendichiamo non dovrebbe mai togliere o ledere la dignità dell’altro, anche se umanamente abbiamo tutte le ragioni del mondo.
È faticoso seguire e vivere la giustizia del Padre, ma d’altronde siamo operai e non comparse.
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AUTORE: Fabrizio Francesco Campus
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