Fabio Quadrini – Commento al Vangelo di domenica 8 Dicembre 2019

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La domenica che viviamo questโ€™oggi celebra la Solennitร  dellโ€™Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Siamo al cospetto di un โ€œDogmaโ€, ovvero di una Veritร  di Fede che esige pieno assenso e completa obbedienza.
Il brano evangelico proposto in questa occasione, estratto dal Vangelo secondo Luca, ci narra lโ€™Annunciazione avvenuta nella casa di Nazaret. Questo momento รจ decisivo per il progetto di Salvezza di Dio: nulla puรฒ fare lโ€™Onnipotente senza il nostro โ€œSiโ€; nulla poteva fare il Signore senza lโ€™ โ€œEccoโ€ (v. 38 [o โ€œEccomiโ€]) di Maria.
Ma che portata aveva quellโ€™ โ€œECCOโ€ di quella giovanetta, particella tanto banale che risulta cosรฌ piccola e nascosta allโ€™interno dellโ€™episodio? Che risulta quasi trascurabile dallโ€™enfasi di chi legge? Che risulta probabilmente impercettibile allโ€™attenzione di chi ascolta?

(รˆ interessante notare nella pericope odierna, ma lo lasciamo come spunto per la meditazione personale del lettore, come โ€œEccoโ€ [in greco โ€œidoรนโ€] non sia solo in bocca a Maria [v. 38], ma lo si trovi altre due volte, ed รจ in bocca allโ€™angelo Gabriele [vv. 31 e 36]; e a ciรฒ va aggiunto che nellโ€™intero capitolo 1, โ€œEccoโ€ รจ presente cinque volte: ai tre appena menzionati fanno seguito i versetti 20 [in bocca a Gabriele], e 44 [in bocca ad Elisabetta, in merito alla quale, nel testo italiano, le viene riferito al versetto 25 un ulteriore โ€œEccoโ€, che perรฒ in greco -โ€œidoรนโ€- non รจ presente])

Dare una soluzione esaustiva a questa domanda รจ impossibile: spiegare lโ€™ineffabile รจ assai difficoltoso, e di per sรฉ รจ giร  una contraddizione. Tuttavia lo scrivente รจ spinto a proporre una riflessione, ben consapevole che il grado di questa risulterร  chiaramente insufficiente.
Affrontare un commento di tale peso, perรฒ, non puรฒ richiedere la luce di una sola parola, cosรฌ come avviene usualmente per i nostri incontri: รจ necessario, infatti, un โ€œtracciatoโ€ di vocaboli, poichรฉ al โ€œSiโ€ e allโ€™ โ€œEccomiโ€ si arriva solo dopo un percorso di amore con Dio; ma, allo stesso tempo, รจ vero il fatto che solo dopo lโ€™ โ€œEccoโ€ offerto al Signore, puรฒ iniziare il cammino verso la Salvezza.
Tentiamo, dunque, assieme di entrare, inadeguatamente ma con rispetto, nel mistero che Maria ha sperimentato al cospetto dellโ€™angelo Gabriele.

Che lo Spirito Santo ispiri il pensiero dello scrivente e illumini la meditazione del lettore.

Per cercare di compenetrare la vicenda che ha travolto Maria nel momento dellโ€™Annunciazione, lasciamo, quindi, che la riflessione sia guidata da una sequenza di termini emblematici.

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1-โ€œvergineโ€ (v. 27)
Il termine greco โ€œparthรจnosโ€, usato nella pericope, intende propriamente โ€œvergine/giovane_donna_non_maritataโ€, ma interessante รจ la sua radice (โ€œguhenโ€), in quanto esprime lโ€™idea di โ€œpienezza_fisica/abbondanzaโ€: tanto รจ vero che il verbo โ€œeuthenรจoโ€ (della stessa radice di โ€œparthรจnosโ€) significa โ€œessere_feliceโ€ e, chiaramente, โ€œessere_prospero/fecondoโ€. Fin qui il ragionamento segue una logica regolare. Tuttavia la stessa radice (โ€œguhenโ€) esprime anche il senso di โ€œgonfioโ€, che certamente รจ in rapporto di sinonimia con โ€œpieno/abbondanteโ€, ma arriva anche ad esprimere altro. Il verbo โ€œthรจinoโ€, infatti, (sempre della stessa radice di โ€œparthรจnosโ€) significa โ€œbattere/urtare/percuotereโ€: non รจ forse vero che il โ€œgonfioreโ€ รจ figlio non solo di un โ€œrapporto di amoreโ€, ma anche di โ€œpercosseโ€?

โ€“ Avviciniamoci, dunque, alla prima tappa dellโ€™ โ€œEccoโ€ di Maria.
Quante โ€œpercosseโ€ (anche a livello morale si possono dare e ricevere โ€œpercosseโ€) avrebbe dovuto subire la Madre di Dio, a cagione della sua gravidanza (tu, lettore, avresti mai creduto che quella giovanetta fosse incinta per opera della Spirito Santo?); quante โ€œpercosseโ€ avrebbe arrecato quella gravidanza a Colui che avrebbe reso โ€œpienoโ€ il suo seno.

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Volto dellโ€™Uomo della Sindone

2-โ€œsalutoโ€ (v. 29)
Il vocabolo greco utilizzato รจ โ€œaspasmรฒsโ€. Tuttavia, e questo avviene anche nella lingua italiana, se si trova una โ€œaโ€ (in tal caso โ€œalfaโ€) allโ€™inizio di una parola, alle volte tale lettera potrebbe esprimere una negazione (es. โ€œa-normaleโ€). Ebbene, nel termine โ€œaspasmรฒsโ€ รจ presente lโ€™ โ€œalfa privativoโ€. Andiamo, dunque, a capire, in primo luogo, cosa si intende per โ€œspasmรฒsโ€: esso vale โ€œconvulsioneโ€, ma non solo emotiva. Tale sostantivo, infatti, indica anche lโ€™ โ€œagitazione_sessualeโ€, indicando, in special modo, la fisionomia della dote fisica maschile nellโ€™atto unitivo. Includendo, perรฒ, lโ€™ โ€œalfa privativoโ€, ecco che si passa ad โ€œa_spasmรฒsโ€, che vale certamente โ€œsalutoโ€, ma il suo senso profondo รจ quello di โ€œquiete/accoglienza_affettuosa (da intendere quindi anche -a_priapica-)โ€.

โ€“ Avviciniamoci, dunque, alla seconda tappa dellโ€™ โ€œEccoโ€ di Maria.
Il saluto dellโ€™angelo Gabriele non solo รจ espressione di โ€œaffettoโ€ tra Dio e la giovane; non solo รจ manifestazione di โ€œquieteโ€ tra il Signore e colei che รจ stata scelta, ma introduce velatamente Maria a quel mistero insondabile che sarร , se costei pronunzierร  โ€œSiโ€, lโ€™Incarnazione per opera dello Spirito Santo.

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Grotta di Nazaret (Basilica dellโ€™Annunciazione, Israele) โ€“ Camera di Loreto (Santuario della Santa Casa, Italia)

3-โ€œconcepiraiโ€ (v. 31)
Il verbo greco รจ โ€œsullambร noโ€. Come significato letterale, esso vale โ€œprendere_insieme/riunireโ€. Da ciรฒ arriva a significare โ€œconcepireโ€, in quanto il divenire incinta รจ frutto di un โ€œinsieme di amoreโ€, ed รจ anche un โ€œprendere assieme unโ€™altroโ€ nel proprio grembo, nella propria vita. Tuttavia, e ciรฒ รจ pur vero anche in italiano, โ€œsullambร noโ€ ovvero โ€œconcepireโ€ significa anche โ€œaccogliere_una_comprensioneโ€ quindi โ€œcapireโ€. Ma la catena non finisce qui: โ€œcomprendere/capireโ€ non vale solo โ€œconoscereโ€ (che guarda caso intende anche โ€œrapporto di amore in senso fisicoโ€), poichรจ โ€œsullambร noโ€ significa anche โ€œprendo_parte_con/assistere/soccorrereโ€ (โ€œti comprendoโ€ non รจ un voler arrecare aiuto a chi soffre, dimostrando la propria volontร  di โ€œcom_partecipareโ€ alla prova?).

โ€“ Avviciniamoci, dunque, alla terza tappa dellโ€™ โ€œEccoโ€ di Maria.
Il suo โ€œSiโ€ a concepire, altro non รจ stato che โ€œriunireโ€ la Volontร  di Dio assieme alla sua; ma, allo stesso tempo, รจ stato disponibilitร  a โ€œcomprendereโ€ un mistero incomprensibile, per lโ€™accoglienza del quale avrebbe avuto bisogno continuamente dellโ€™ โ€œassistenzaโ€ di Dio. Tuttavia, e questo รจ magnifico nella sua drammaticitร , รจ Maria stessa, colei che viene da Dio soccorsa, a โ€œsoccorrereโ€ Dio nel suo progetto di Salvezza (poichรฉ senza il โ€œSiโ€ della Vergine, non vi sarebbe stata lโ€™Incarnazione); e sarร  sempre Maria, dopo che il Signore avrร  โ€œpreso_parte_conโ€ lei, sostenendola nelle sue prove, a โ€œprendere_parte_conโ€ Lui durante la sua Passione.

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Visione frontale dellโ€™Uomo della Sindone

4-โ€œtronoโ€ (v. 32)
Il sostantivo greco usato nella pericope รจ โ€œthrรฒnosโ€, che vale giustamente cosรฌ come in traduzione; ma, andando alla sua radice, questa ci porta a respirare il significato pieno del vocabolo: essa, infatti, veicola il concetto profondo di โ€œsopportareโ€ (il โ€œtronoโ€ non โ€œsopportaโ€ forse un corpo ivi seduto?). Interessante, a tal proposito, รจ il raffronto tra โ€œthrรฒnosโ€ e un altro sostantivo che รจ radicalmente lo stesso: โ€œthrร nosโ€. Questโ€™ultimo รจ sia un sinonimo di โ€œtronoโ€ (quindi โ€œseggio/bancoโ€), ma arriva anche a significare โ€œtraveโ€, o ancor piรน, โ€œlegno_di chiusuraโ€. Il lettore si domanderร  dove si vuole arrivare. Complichiamo (o facilitiamo) le cose, andando alla lingua latina. Con buona probabilitร  (per non dire con certezza!), Gesรน, durante la Via Crucis, era caricato sulle spalle di una โ€œtraveโ€ orizzontale, che i Romani chiamavano โ€œpatibulumโ€: tale nome (da cui il nostro โ€œpatiboloโ€) deriva dal verbo โ€œpateoโ€ che significa โ€œaprireโ€: il โ€œpatibulumโ€ era, in primo luogo, quella โ€œtraveโ€ di legno che, allโ€™interno di una abitazione, si alzava o abbassava orizzontalmente, per โ€œaprire o serrareโ€ una porta; in merito alla crocifissione, poi, tale termine sarร  associato a quella โ€œtraveโ€ che consente di โ€œaprireโ€ le braccia del condannato per poi inchiodarle.

โ€“ Avviciniamoci, dunque, alla quarta tappa dellโ€™ โ€œEccoโ€ di Maria.
Con il suo โ€œSiโ€ lei diverrร  la โ€œTheotรฒkosโ€, la โ€œMadre di Dioโ€: piรน trono di questo! Eppure questo โ€œseggioโ€ le richiederร  di sopportare un immane sacrificio, ovvero annullarsi completamente, farsi serva (v. 38), per mettersi a piena disposizione di Dio; e questo โ€œtronoโ€ porterร  il Frutto del suo seno, il Servo, alla โ€œtraveโ€ della Croce.

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Rappresentazione della โ€œDeductioโ€ (mons. G. Ricci) โ€“ Visione dorsale dellโ€™Uomo della Sindone (si noti il tracciato trasversale del โ€œPatibulumโ€)

5-โ€œscenderร โ€ (v. 35)
Il greco โ€œepileรนssoโ€ significa letteralmente โ€œposare_sopra_gli_occhi/giungere_con_gli_occhiโ€. Viene naturale, a seguito di ciรฒ, associare (seppure i verbi non siano gli stessi) la proclamazione che, da qui a pochi versetti, Maria stessa esclamerร  nel suo Magnificat: โ€œil mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perchรฉ ha guardato lโ€™umiltร  della sua servaโ€ (Lc 1, 47-48). Ma, come sempre, รจ la radice che aumenta lโ€™interesse, poichรฉ questo verbo reca in sรฉ il concetto di โ€œchiaro/luminoso/biancoโ€ (ci abbiamo giร  โ€œgiocatoโ€, neanche a farlo apposta, qualche tempo fa).

โ€“ Avviciniamoci, dunque, alla quinta tappa dellโ€™ โ€œEccoโ€ di Maria.
Certo, il Signore โ€œposa gli occhiโ€ ogni momento, ogni istante, su tutti noi; ma non bastano i โ€œlumiโ€ di Dio a rendere โ€œbiancaโ€ la nostra vita, poichรฉ questa sarร  tale solo se assorbiremo, solo se accoglieremo il chiarore Celeste (per poi rifletterlo). Ma per impregnarsi della luce di Dio non bisogna salire in alto, giustificando con ciรฒ la propria superbia diabolica (cfr. Prima lettura [Gen 3,9-15.20]): questo รจ โ€œfarsi dioโ€! Occorre, invece, farsi servi (cfr. v. 38) come Maria, โ€œfarsi umiliโ€ (โ€œtapรจinosinโ€ โ€“ cfr. Lc 1, 48) come Maria, la quale incarnerร  totalmente lโ€™ โ€œumiltร โ€ (โ€œetapรจinosenโ€ โ€“ cfr. Fil 2, 5) del suo Signore, Colui che si รจ fatto Figlio, Uomo e Servo fino alla morte di Croce.

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Crocifisso Sindonico (mons. G. Ricci), Assisi

6-โ€œcoprirร _con_la_sua_ombraโ€ (v. 35)
Il verbo greco adoperato รจ โ€œepiskiร zoโ€ che significa proprio โ€œmettere_sopra_ombraโ€. Il lettore attento osserverร  che questo termine va in contrasto aperto con il punto 5: come puรฒ la โ€œluminositร โ€ fare il paio con lโ€™ โ€œombraโ€? Ci aiutano a dare risposta a questa osservazione, il sostantivo greco โ€œskiร โ€ (da cui proprio il verbo โ€œepiskiร zoโ€), assieme al corrispettivo latino โ€œumbraโ€. Ebbene, รจ vero che โ€œskiร โ€ e โ€œumbraโ€ intendono โ€œombraโ€ (anche con accezione di โ€œoscuritร โ€), ma non รจ forse vero che lโ€™ โ€œombraโ€ รจ la salvezza dal caldo cocente, consuetudine prepotente nella Palestina? Ma ciรฒ che รจ veramente decisivo, al di lร  di questa minima parentesi geografica, รจ il fatto che i sostantivi โ€œskiร โ€ e โ€œumbraโ€ significhino un qualche cosa di piรน profondo del โ€œriparo_dal_soleโ€: essi intendono, infatti, anche โ€œcompagnoโ€, ma non tanto โ€œamico (in senso lato)โ€, quanto โ€œcolui_che_ti_accompagna_come_unโ€™ombraโ€ ovvero (per fondere il punto 6 con il 5) โ€œcolui_che_non_smette_mai_di_posarti_gli_occhi_sopraโ€.

โ€“ Avviciniamoci, dunque, alla sesta tappa dellโ€™ โ€œEccoโ€ di Maria.
Accogliere il Signore nella nostra vita รจ faticoso e reca turbamento, cosรฌ come turbata era Maria, poichรฉ dobbiamo โ€œoscurareโ€ il nostro io per fare posto a Dio (cfr. vv 28-29): occorre farsi suoi servi, cosรฌ come pronunziato da Maria (cfr. v. 38); ma la โ€œcompagniaโ€ del Signore sarร  la Luce di Salvezza per la nostra esistenza, poichรฉ Egli non allontanerร  mail il suo sguardo da noi, riparandoci ed accompagnandoci in ogni istante.

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Volto dellโ€™Uomo della Sindone

(Forse il lettore sarร  un poโ€™ rabbuiato dal fatto che in questo nostro scritto si รจ fatto riferimento alla morte e alla Croce, tra lโ€™altro in un contesto di vita e di Nascita; e il suo rammarico potrebbe chiamarsi amarezza, a cagione del fatto che sembra che questo testo riduca la missione del Cristo alla sola Croce, mentre Egli รจ la Vita Eterna. Ebbene, lo scrivente tiene a precisare che in un commento non puรฒ essere presente ogni possibile aspetto della nostra Fede, data la sua estrema profonditร  e, molto spesso, ineffabilitร . Tuttavia รจ gradito esprimere una puntualizzazione. In questa riflessione si รจ voluta tenere solamente in dissolvenza la Risurrezione, perchรฉ a colui che scrive piace pensare che a Maria, nel silenzio devastante del Sabato, sia stato chiesto di pronunziare โ€œun altro -Ecco-โ€, poichรฉ come senza il โ€œSiโ€ dellโ€™Immacolata non poteva esserci lโ€™Incarnazione, senza lโ€™ โ€œEccomiโ€ della Vergine non poteva esserci quellโ€™ โ€œaltro Mistero della Fedeโ€: la Risurrezione)

Giunti finalmente al termine, forse avremo ottenuto qualche (carente) risposta da offrire, in merito alla domanda che ci siamo posti allโ€™inizio (Ma che portata aveva quellโ€™ โ€œECCOโ€ di quella giovanetta?).
Tuttavia se ne apre immediatamente unโ€™altra: quellโ€™ โ€œEccoโ€ di quella giovanetta, รจ veramente cosรฌ banale?

Fonte

Per gentile concessione di Fabio Quadrini che cura, insieme a sua moglie, anche la rubrica ALLA SCOPERTA DELLA SINDONE: https://unaminoranzacreativa.wordpress.com/category/sindone/


Letture della
II DOMENICA DI AVVENTO โ€“ ANNO A
IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA โ€“ Solennitร 
Colore liturgico: VIOLA

Prima Lettura

Porrรฒ inimicizia tra la tua stirpe e la stirpe della donna.Dal libro della Gรจnesi

Gen 3,9-15.20

[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’albero,] il Signore Dio lo chiamรฒ e gli disse: ยซDove sei?ยป. Rispose: ยซHo udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perchรฉ sono nudo, e mi sono nascostoยป. Riprese: ยซChi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?ยป. Rispose l’uomo: ยซLa donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiatoยป. Il Signore Dio disse alla donna: ยซChe hai fatto?ยป. Rispose la donna: ยซIl serpente mi ha ingannata e io ho mangiatoยป.

Allora il Signore Dio disse al serpente:

ยซPoichรฉ hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici!

Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrรฒ inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerร  la testa e tu le insidierai il calcagnoยป.

L’uomo chiamรฒ sua moglie Eva, perchรฉ ella fu la madre di tutti i viventi.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 97 (98)

R. Cantate al Signore un canto nuovo, perchรฉ ha compiuto meraviglie.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perchรฉ ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. R.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si รจ ricordato del suo amore,
della sua fedeltร  alla casa d’Israele. R.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni! R.

Seconda Lettura

In Cristo Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesรฌni
Ef 1,3-6.11-12

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesรน Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.

In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella caritร ,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesรน Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontร ,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.

In lui siamo stati fatti anche eredi,
predestinatiย – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontร ย –
a essere lode della sua gloria,
noi, che giร  prima abbiamo sperato nel Cristo.

Parola di Dio

Vangelo

Ecco, concepirai un figlio e lo darai alla luce.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1, 26-38

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una cittร  della Galilea, chiamata Nร zaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: ยซRallรจgrati, piena di grazia: il Signore รจ con teยป.

A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: ยซNon temere, Maria, perchรฉ hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesรน.

Sarร  grande e verrร  chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darร  il trono di Davide suo padre e regnerร  per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrร  fineยป.

Allora Maria disse all’angelo: ยซCome avverrร  questo, poichรฉ non conosco uomo?ยป. Le rispose l’angelo: ยซLo Spirito Santo scenderร  su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirร  con la sua ombra. Perciรฒ colui che nascerร  sarร  santo e sarร  chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo รจ il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla รจ impossibile a Dioยป.

Allora Maria disse: ยซEcco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parolaยป. E l’angelo si allontanรฒ da lei.

Parola del Signore

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