Nel pieno del periodo natalizio, questโanno alquanto particolare, ma non per questo inefficace -Come si fa a dire: ยซQuestโanno ci hanno tolto il Natale!ยป? Il Natale ce lo ha donato il Signore -non รจ uno spettacolo o un momento consumistico (anche se noi lo abbiamo ridotto cosรฌ)- ed Egli non ci ha tolto nulla. Se in questo momento storico la crapula goliardico-commerciale รจ giustamente regolata e ridotta, questo non intacca assolutamente il Natale, poichรฉ il Natale รจ Gesรน, e Gesรน non retrocede, nรฉ viene sopraffatto, dinanzi alle vicende del mondo, compreso anche un virus letale. Tuttavia, se si qualifica e si considera il Natale solo e soltanto quale sinonimo di โapice del consumismoโ (cosรฌ come fa la societร in cui viviamo), la regolamentazione attuale dei consumi non รจ un: ยซโฆ ci hanno tolto il Natale!ยป (dato che il Natale, nel momento in cui รจ identificato solamente come vertice di ogni consumo, non ha piรน ragione di chiamarsi tale), ma diciamolo pure senza alcuna ipocrisia: ยซโฆci hanno ridotto il soddisfacimento dei nostri bisogni non essenziali!ยป, che altro non sono se non ยซbisogni egoisticiยป (ma guai se il nostro egoismo debba subire una regolamentazione: fossโanche se questo โsacrificioโ sia richiesto per salvaguardare la propria -figuriamoci lโaltrui- salute). Non รจ il Covid, o chi gestisce lโemergenza a questo legata, a โtoglierci il Nataleโ: siamo noi stessi, con le nostre scelte e le nostre prioritร (io e non Dio), a toglierlo di mezzo, a spazzarlo via, ogni anno, poichรฉ รจ meglio una โmangeriaโ che la โMangiatoiaโ, la Liturgia ci concede di considerare le parole di un uomo assai ispirato: SIMEONE.
Cerchiamo di individuare alcune doti che lo caratterizzano.

Nel versetto di Lc 2, 25 leggiamo o ascoltiamo come segue:
ยซOra a Gerusalemme cโera un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pioยป.
Questi due aggettivi sono espressi dai termini greci dรญkaios (ยซgiustoยป) e eulabรฉs (ยซpioยป).
1 โ Partiamo da questโultimo.
Lโaggettivo eu-labรฉs, che in primo luogo intende ยซprevidente/prudenteยป, รจ composto dalla preposizione eu (ยซbene/buonoยป) e dal verbo lambรกno (ยซprendereยป).
Dato quanto, eulabรฉs, che viene tradotto anche con ยซtimorato di Dioยป (cf. CEI 1974), significa letteralmente ยซche prende bene/che accoglie in maniera buonaยป.
Ecco, quindi, chi รจ lโuomo ยซpioยป; ecco chi รจ colui che รจ ยซtimorato di Dioยป: non รจ un molle, o addirittura un soggetto che ha paura di Dio.
Lโuomo eulabรฉs, invero, รจ colui che ยซrecepisce beneยป Dio; รจ colui che ยซcomprende beneยป il Signore; รจ colui che รจ ยซprevidente/prudenteยป non in senso di impaurito/pauroso, bensรฌ inteso come colui che rispetta i ruoli; colui che fa un passo indietro per lasciare a Dio il primo posto (cf. Mt 16, 23-24: ยซ[โฆ] Vaโ dietro a me, Satana! [โฆ] Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso [โฆ]ยป).
Ecco, allora, che nelle espressioni: ยซ[โฆ] lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato [โฆ]. Mosso dallo Spirito, si recรฒ al tempio [โฆ]ยป (cf. Lc 2, 25-27), riusciamo a notare proprio come in Simeone ci sia il totale abbandono al Signore, il completo affidarsi allo Spirito di Dio, al quale Simeone riconosce pienamente e definitivamente il ruolo di guida, di lampada lungo il proprio cammino (cf. Sal 119, 105: ยซLampada per i miei passi รจ la tua parola, luce sul mio camminoยป).
2 โ Andiamo allโaggettivo dรญkaios.
Esso intende propriamente ยซgiustoยป, ma di particolare interesse รจ il sostantivo che lo ispira, ovvero dรญke (ยซregolaยป).
Questo nome (dรญke) si articola e specifica su tre ambiti:
a โ (regola di) costume, che possiamo qualificare come โdisposizioneโ;
b โ (regola di) diritto, che possiamo qualificare come โconvinzioneโ;
c โ (regola di) azione giudiziaria, che possiamo qualificare come โoperazioneโ.
Per approfondire lโargomento, facciamo riferimento ad un passo tratto dal profeta Michea, in cui ritroviamo esattamente la trama e lโordito (ยซgiustoยป e ยซpioยป) con cui il Vangelo odierno tesse il cammeo che riguarda Simeone:
ยซLโuomo pio รจ scomparso dalla terra,
non cโรจ piรน un giusto fra gli uomini:
tutti stanno in agguato
per spargere sangue;
ognuno con la rete dร la caccia al fratelloยป (Mic 7, 2).
Ebbene, in questo versetto appena citato possiamo rintracciare i tre movimenti sopra indicati, che in tal caso, perรฒ, riguardano lโ (in)giusto:
a โ la (regola di) costume, ovvero la โdisposizioneโ dellโuomo (in)giusto, รจ data da un porsi in stato di ยซagguatoยป gli uni gli altri;
b โ la (regola di) diritto, ovvero la โconvinzioneโ dellโuomo (in)giusto, รจ caratterizzata dallo ยซspargere sangueยป;
c โ la (regola di) azione giudiziaria, ovvero lโ โoperazioneโ dellโuomo (in)giusto, si concreta nel dare ยซla caccia al fratelloยป.
Torniamo, adesso, a Simeone, uomo giusto, e cerchiamo di notare, invece, quale sia il suo movimento:
ยซ[โฆ Simeone] aspettava la consolazione dโIsraele, [โฆ] accolse [Gesรน] e benedisse Dioยป (cf. Lc 2, 25.28).
a โ Simeone uomo giusto possiede come (regola di) costume, ovvero quale โdisposizioneโ, quanto รจ dato dal verbo ยซaspettavaยป, che non รจ un agguato, un attendere acquattati e in procinto di far scoccare lโinsidia, ma รจ confidare in Dio: รจ aprirsi, anzi spalancarsi, alte le braccia, in atteggiamento di totale fiducia nel Signore;
b โ Simeone uomo giusto possiede come (regola di) diritto, ovvero quale โconvinzioneโ, la ยซconsolazioneยป, che si pone agli antipodi, allโopposto, di ogni offesa, di ogni affronto, di ogni spargimento di sangue;
c โ Simeone uomo giusto possiede come (regola di) azione giudiziaria, ovvero quale โoperazioneโ, lโaccoglienza di Gesรน (ยซaccolse [Gesรน]ยป) e la benedizione del Signore (ยซbenedisse Dioยป), iniziative che si discostano definitivamente da qualsiasi accezione predatoria, di condanna, di caccia ovvero di morte, poichรฉ sono pienamente dimensioni di Salvezza.

Da notare, infine, come lo stesso nome proprio ยซSimeoneยป sintetizzi tutto questo percorso.
Difatti ยซSimeoneยป (lo stesso che dire ยซSimoneยป) รจ dato dalla radice ebraica shamรก, ovvero ยซascoltareยป.
Invero, colui che ascolta รจ colui che sa aspettare; colui che ascolta รจ colui che sa consolare; colui che ascolta รจ colui che sa accogliere, ovvero bene-dire (dรญkaios โ ยซgiustoยป). E colui che ascolta รจ colui che rispetta i ruoli e che sa fare un passo indietro (eulabรฉsโ ยซpioยป) -Interessante scrutare come i protagonisti maschili del brano odierno siano tutti e tre chiamati dai Vangeli con lโattributo di ยซgiustoยป. Di Simeone abbiamo detto; quindi cโรจ ยซIl padre di Gesรนยป (cf. Mt 1, 19: ยซGiuseppe suo sposo, poichรฉ era uomo giustoยป), nonchรฉ Gesรน stesso (cf. Lc 23, 47: ยซVisto ciรฒ che era accaduto, il centurione dava gloria a Dio dicendo: โVeramente questโuomo era giustoโยป). Come non osservare il fatto che tanto Simeone, quanto Giuseppe e chiaramente, e in pienezza, Gesรน, abbiamo vissuto e realizzato tanto la disposizione indicata da eulabรฉs (ยซpioยป) quanto le sfumature di senso riconosciute in dรญkaios (ยซgiustoยป)?
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Che il Signore mai ci privi, a Natale, della presenza di un virus; e che questo virus si chiami: ยซSimeoneยป.

