Fabio Quadrini – Commento al Vangelo di domenica 22 Dicembre 2019

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Se due settimane or sono abbiamo osservato, tramite il Vangelo allora proposto (Lc 1, 26-38), lโ€™Annunciazione alla Vergine da parte di Gabriele, questโ€™oggi siamo al cospetto dellโ€™ โ€œAnnunciazioneโ€ da parte dellโ€™angelo a Giuseppe.
Al di lร  del parallelismo spirituale, infatti, la sinossi tra il brano di Luca e quello odierno di Matteo รจ esplicita.
Per rendere un misero esempio, limitandoci alle sole parole pronunziate dal messaggero celeste nella pericope matteana (se analizzassimo in tal senso lโ€™intero brano proposto, scoveremmo certamente altri parallelismi, come ad esempio ancora lโ€™avverbio โ€œeccoโ€ [vv. 20 e 23]), troviamo precisamente lo stesso identico messaggio (potremmo dire le stesse identiche parole) trasmesso allโ€™Immacolata Concezione: โ€œGiuseppe, figlio di Davide (cfr. Lc 1, 27), non temere (cfr. Lc 1, 30) di prendere con te Maria, tua sposa (cfr, Lc 1, 27). Infatti il bambino che รจ generato in lei viene dallo Spirito Santo (cfr. Lc 1, 35); ella darร  alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesรน (cfr. Lc 1, 31): egli infatti salverร  il suo popolo dai suoi peccatiโ€ (Mt 1, 20-21).
Preso atto dellโ€™eguaglianza palese, formale e sostanziale, sulla quale abbiamo appena posato gli occhi, lโ€™esperienza particolare che ha travolto Giuseppe รจ degna di essere approfondita, tanto quanto quella che ha investito Maria.
Tra le due Annunciazioni, comunque, รจ bene non parlare di โ€œdifferenzeโ€ in senso stretto, poichรฉ in entrambi i genitori di Gesรน cโ€™รจ stata una chiamata a partecipare alla stessa esperienza divina (lโ€™Incarnazione); รจ perรฒ vero che la Vergine doveva essere coinvolta da particolari aspetti del Progetto, mentre al suo sposo concerneva una vocazione adeguata al proprio ruolo.
Ebbene, come abbiamo giร  tentato di avvicinarci allโ€™animo della Giovanetta, visitata da โ€œLa Potenza di Dioโ€ (Gabriele), azzardiamo ad approssimarci, in questa occasione, anche a quello di Giuseppe, destato in sogno, nel sonno, dallโ€™angelo del Signore.

Possa lo Spirito Santo soffiare la sua Fortezza sullo scrivente e sul lettore.

La parola che ci farร  da guida, durante il nostro commento, sarร : CONSIDERANDO (v. 20).

Primo passaggio
Il verbo greco che esprime questo gerundio รจ โ€œenthumethรจntosโ€.
In esso รจ presente la preposizione โ€œenโ€ che vale โ€œdentroโ€ e il sostantivo โ€œthumรฒsโ€ che significa โ€œanimoโ€. Ecco, allora, che โ€œenthumethรจntosโ€ intende letteralmente โ€œavere_in_animoโ€.
Cosa aveva, dunque, Giuseppe nellโ€™animo?
Come oramai ci รจ solito, andiamo a scovare la pienezza di senso, cercando di carpire la radice del vocabolo proposto.

Secondo passaggio
La radice di โ€œthumรฒsโ€ รจ โ€œdhuโ€, da cui sorge anche il verbo โ€œthรนoโ€.
Questโ€™ultimo significa โ€œagitarsi/sbuffare/smaniareโ€ (che tra lโ€™altro sono caratteristiche che appartengono anche al sonno e al sognare).
Ma ancor piรน forte รจ un altro significato che โ€œthรนoโ€ veicola, ovvero โ€œinfuriareโ€ (si confronti anche il sostantivo โ€œthรนellaโ€, sempre dalla stessa radice, il quale significa โ€œtempesta/buferaโ€).
Certamente, come ci รจ stato sempre insegnato, ed รจ corretto, Giuseppe โ€œuomo giustoโ€ (v. 19) รจ stato il piรน docile e straordinario sposo possibile per Maria; ma se piรน e piรน volte poniamo lโ€™enfasi sul fatto che lo stesso Gesรน sia non solo Dio, ma anche uomo, quindi con le pulsioni e le sensazioni proprie di un essere umano, come escludere che Giuseppe sia stato stravolto dalla notizia della gravidanza di Maria?
Lo stesso brano evangelico odierno, allude al faticoso rimestare e rimuginare della mente di Giuseppe, al cospetto della vicenda che gli si รจ scaraventata dinanzi.
Tuttavia la magnificenza di Giuseppe era nota al Signore, ancor prima che inviasse il suo angelo: quellโ€™avverbio โ€œin_segretoโ€ (โ€œpensรฒ di ripudiarla in segretoโ€œ v. 19) era giร  metallo pronto per essere forgiato dalla mano di Dio.
La grandezza (โ€œuomo giustoโ€) di Giuseppe, ergo, cosรฌ come dovrebbe essere quella di ognuno di noi, non stava nel โ€œnon_sentireโ€ (una passione, una pulsione), ma nel โ€œnon_acconsentireโ€ (a quella passione, a quella pulsione).
Su questa meraviglia, che era giร  presente nellโ€™animo โ€œgiustoโ€ di Giuseppe, รจ intervenuto poi, in sogno, lโ€™angelo celeste.
In merito a questo primo punto, da notare sono una curiositร  e una specificazione.
Questโ€™ultima ci porta alla lingua latina: la radice โ€œdhuโ€, da cui il verbo โ€œthรนoโ€ appena analizzato, genera, tra altri molteplici termini, i vocaboli โ€œfumusโ€ e โ€œsuffioโ€ (un soggetto โ€œfumantinoโ€ non รจ forse vero che โ€œsoffiaโ€?).
Ma particolare รจ la curiositร .
Quel โ€œin_segretoโ€ di Giuseppe in greco รจ โ€œlร thraโ€ (non รจ forse vero che i โ€œladriโ€ operano โ€œin_segretoโ€?): interessante รจ come in latino ci sia il sostantivo โ€œfurorโ€ (che non occorre tradurre, e che viene sempre dalla radice โ€œdhuโ€, come โ€œfumusโ€ e โ€œsuffioโ€), ed anche il verbo โ€œfurorโ€, che significa โ€œrubareโ€, ma anche โ€œnascondere/coprireโ€.
Se abbiamo accettato che lโ€™animo di Giuseppe potesse essere certamente โ€œinfuriato_ma_domatoโ€ (in fondo il โ€œdomareโ€ non รจ un โ€œnascondere/coprireโ€?), possiamo anche ammettere che egli era effettivamente โ€œuomo giustoโ€ proprio perchรฉ si stava comportando da โ€œfurioso_ladroโ€, il quale, giร  prima che intervenisse lโ€™angelo, era in procinto di far sfociare la sua โ€œagitata_reazioneโ€ in un โ€œrubareโ€ la vergogna a Maria, ovvero in un โ€œnascondere/coprireโ€ la Giovanetta dalla punizione che la legge le avrebbe โ€œgiustamenteโ€ inflitto.

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Terzo passaggio
Dalla radice โ€œdhuโ€ viene anche il sostantivo โ€œthรนosโ€.
Esso ha due accezioni: la prima intende โ€œaroma/profumoโ€; la seconda โ€œofferta/sacrificioโ€.
Pensiamo bene al collegamento che sussiste col precedente passaggio: lโ€™ โ€œaromaโ€ ovvero il โ€œprofumoโ€ non sono in buona sostanza un vapore, una esalazione, uno sbuffo (โ€œsuffioโ€)? E le โ€œofferteโ€ ovvero i โ€œsacrificiโ€ non erano forse un bruciare animali sopra gli altari, dai quali saliva una colonna di fumo (โ€œfumusโ€)?
Ecco, allora, unโ€™altra caratteristica dellโ€™animo di Giuseppe.
Prima che lโ€™angelo intervenisse in sogno, egli aveva giร  deciso di offrire un sacrificio: perdere per sempre Maria per salvarla, allontanandola da lui e da una situazione โ€œin apparenzaโ€ ignominiosa (scriviamo โ€œin apparenzaโ€ perchรฉ il โ€œfumusโ€ di un qualcosa di particolare emanava da quella strana gravidanza, altrimenti un โ€œuomo giustoโ€ non avrebbe di certo esitato a far valere la legge).
Tuttavia, dopo il risveglio, Giuseppe si รจ fatto egli stesso sacrificio e offerta a Dio, accettando e accogliendo subito la chiamata ad una โ€œsconvolgente paternitร  di servizioโ€.
E se Giuseppe โ€œprofumava di giustiziaโ€ anche prima del sogno (โ€œripudiarla -in segreto-โ€œ altro non significava se non lโ€™aver preso atto che sussisteva qualche cosa di incomprensibile, e che certamente non era da punire), dopo il risveglio quellโ€™ โ€œuomo giusto si รจ fatto egli stesso incensoโ€, che pur bruciato ed annullato nel turibolo della Volontร  Celeste, รจ divenuto effusione di Dio e aroma della sua Presenza.
Se al lettore sembrasse tutto ciรฒ troppo spirituale, ovvero โ€œpoeticoโ€, sappia che il sostantivo โ€œthรนosโ€ significa anche โ€œincensoโ€.

presepe_gesรน_giuseppe_maria
Presepe 2019

Quarto passaggio
Accanto al nome โ€œthumรฒsโ€, che abbiamo detto significare โ€œanimoโ€ (cfr, Primo passaggio), sussiste un altro sostantivo molto simile, ovvero โ€œthรนmonโ€.
Questo secondo vocabolo significa โ€œtimoโ€, ed รจ quindi facilmente collegabile al concetto di โ€œaroma/profumoโ€ appena riferito nel Terzo passaggio.
Tuttavia, con il termine โ€œthรนmonโ€ si indica anche โ€œmiscela a base di acetoโ€: tale cosa non fa spuntare nella memoria del lettore un chiaro collegamento con quellโ€™altro concetto, ovvero โ€œofferta/sacrificioโ€?
Come Maria, anche Giuseppe avrร  certamente compartecipato, nel suo animo, al sacrificio di quel Figlio che gli veniva annunciato; anche egli avrร  compartecipato allโ€™offerta che quel Bambino, generato in Maria per opera dello Spirito Santo, avrebbe reso sulla Croce.
Come al Cristo inchiodato fu dato da bere aceto (cfr. Mt 27, 48), cosรฌ anche suo padre, nel suo animo, avrร  aderito a quellโ€™amarezza, avrร  assaporato quellโ€™aciditร  verso cui avrebbe camminato Colui a al quale avrebbe messo nome Gesรน.

(Interessante una piccolissima nota a margine, che ci richiama un altro parallelismo tra Giuseppe e Gesรน: nel commento che abbiamo fatto in occasione della I domenica di Avvento, avevamo definito Cristo come il โ€œLadroโ€. Da come abbiamo evidenziato sopra [cfr. Secondo passaggio], anche Giuseppe รจ stato โ€œladroโ€. E come al โ€œLadro crocifissoโ€ รจ stato dato aceto, cosรฌ anche il โ€œladro giustoโ€ avrร  partecipato, nel suo animo, di quellโ€™asprezza)

Quinto passaggio
Rimanendo ancora sul nome โ€œthumรฒsโ€, esso non solo significa โ€œanimoโ€, come piรน volte oramai ripetuto, ma significa anche โ€œspiritoโ€ (da notare come lo โ€œSpirito_di_Dioโ€ in ebraico sia la โ€œRuahโ€, parola onomatopeica che indica il โ€œsoffiare del ventoโ€: stiamo girando sempre attorno allo stesso concetto).
Possiamo allora ipotizzare (ovvero ne siamo assolutamente certi) che come in Maria, anche in Giuseppe sia sceso lo Spirito Santo; che come Maria, anche Giuseppe sia stato coperto dal Paraclito (cfr. Lc 1, 35).
Ma se lโ€™ โ€œEccoโ€ della Vergine รจ stato acconsentire ad un โ€œservizio di nascitaโ€, ovvero di vita, il โ€œSi_silenziosoโ€ di Giuseppe รจ stato accettare un โ€œservizio di morteโ€ (โ€œsilenziosoโ€ perchรฉ Giuseppe annuisce con le opere, non con la pronunzia di parole; โ€œsilenziosoโ€ perchรฉ giร  nel sonno, ancor prima di svegliarsi, Giuseppe ha accettato la chiamata, tanto รจ vero che non appena si desta, esegue subito quanto โ€œgli aveva ordinato lโ€™angelo del Signoreโ€).
Vediamo di capirci un poโ€™ di piรน, in merito a questo โ€œservizio di morteโ€.
In primo luogo si puรฒ fare una osservazione alquanto ordinaria, ma pur sempre logica.
Nei Vangeli nulla รจ scritto in merito, ma la Tradizione accoglie la morte di Giuseppe ancor prima dellโ€™inizio della vita pubblica di Gesรน. Giuseppe, infatti, dopo i racconti dellโ€™Infanzia, non compare mai piรน in altri episodi della vita del Figlio, se non come citazione (cfr. Mt 13, 55; Lc 4, 22; Gv 1, 45. 6, 42), al contrario di Maria: รจ come se le narrazioni evangeliche abbiano riportato la morte di Giuseppe in modo โ€œimplicitoโ€ (uomo โ€œsilenziosoโ€ nella vita e nella morte), ovvero non menzionandolo mai piรน โ€œagenteโ€ in alcuna vicenda, fuorchรฉ quelle della Nascita.
Per proseguire, perรฒ, e per approfondire la โ€œdifferenzaโ€ (meglio sarebbe dire โ€œspecificitร โ€) dei due servizi (di vita [Maria]; di morte [Giuseppe]), dobbiamo soffermarci su alcune particolari sottigliezze nascoste.
Il termine โ€œripudiarlaโ€ (v. 19), che troviamo nel passo evangelico odierno, in greco รจ โ€œapolรนsaiโ€. Letteralmente significa โ€œsciogliereโ€, ma questo verbo viene usato anche per indicare โ€œfar_venire_alla_luce/nascereโ€.
Ebbene, mentre Giuseppe considerava โ€œqueste coseโ€, ovvero il โ€œripudioโ€ in merito a Maria (che possiamo dunque intendere โ€œnascitaโ€: giร  prima del sogno, quindi, come giร  detto, Giuseppe aveva manifestato una prima volontร  di accoglienza del โ€œservizio di vita di Mariaโ€), si addormenta.
Nel Vangelo non รจ scritto che Giuseppe si addormenti, ma lo si deduce, e questo momento dovrebbe oggettivamente incastonarsi tra il โ€œmentre stava considerandoโ€ e il โ€œgli apparve in sogno un angelo del Signoreโ€. Ma se รจ vero che logicamente lโ€™atto di โ€œaddormentarsiโ€ debba essere prodromico al โ€œsognareโ€, รจ altrettanto vero che tra lโ€™addormentarsi e il โ€œvagolare delle nostre cogitazioniโ€ non cโ€™รจ separazione netta: spesso infatti, per non dire sempre, il riflettere (considerare) si fonde in un tuttโ€™uno con lโ€™addormentarsi (ci si addormenta riflettendo; si riflette dormendo). Ecco, allora che quel โ€œmentre stava considerandoโ€ puรฒ valere tanto โ€œanimo_che_rifletteโ€, quanto โ€œspirito_che_si addormentaโ€, ovvero โ€œSpirito_che_addormentaโ€.

(Interessante sarebbe analizzare il parallelo, che lasciamo alla meditazione del lettore, tra Giuseppe di Nazaret e Giuseppe figlio di Giacobbe, anche questโ€™ultimo legato ai sogni [cfr. Gn 37-50])

Chiarito come anche su Giuseppe sia sceso lo Spirito Santo, ecco, perรฒ, che il Paraclito lo ha coperto facendolo addormentare: ma โ€œaddormentarsiโ€, nelle Scritture, รจ lo stesso che dire โ€œmorireโ€.
Possiamo, dunque, affermare che la discesa dello Spirito Santo, se su Maria era stata foriera di vita, su Giuseppe era stata cagione di morte (โ€œconsiderareโ€ la vicenda che aveva coinvolto Maria, era stata per Giuseppe una morte in tutti i sensi: โ€œriflettereโ€ su quella gravidanza scandalosa, infatti, rappresentava giร  un โ€œmorireโ€, ma โ€œaddormentarsiโ€, avendo nellโ€™animo quella gravidanza scandalosa, abbiamo appena detto รจ sinonimo di morire).

(Interessante notare come sia Maria che Giuseppe abbiano accolto lโ€™annuncio dellโ€™angelo con un duplice โ€œSiโ€. Maria ha proclamato il primo โ€œSiโ€ nel momento in cui ha detto: โ€œCome avverrร  questo, poichรฉ non conosco uomo?โ€ [Lc 1, 34], mentre il suo secondo โ€œSiโ€ รจ stato quando ha detto โ€œEcco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parolaโ€ [Lc 1, 38]. Giuseppe ha proclamato il suo primo โ€œSiโ€ quando โ€œpensรฒ di ripudiarla [cfr. -nascere- come detto sopra] in segretoโ€ [v. 19], mentre il suo secondo โ€œSiโ€ รจ stato โ€œsilenziosoโ€ nel sonno, quindi โ€œoperosoโ€ non appena desto [v. 24])

Se al lettore serve, giustamente, un ragionamento piรน concreto che assimili โ€œmorteโ€ a โ€œaddormentarsiโ€, lo scrivente non si tra indietro. Ebbene:
1-il luogo dove si seppelliscono i morti si chiama โ€œcimiteroโ€. Esso deriva dal sostantivo greco โ€œkรฒimesisโ€, ovvero dal verbo โ€œkoimร oโ€ che significa propriamente โ€œaddormentare/assopireโ€
2- al di lร  delle fandonie (ognuno, comunque, รจ libero di pensarla come vuole!) Gesรน in Croce รจ morto (non รจ stato nรฉ sostituito, nรฉ tantomeno รจ stato messo dormiente nel sepolcro)
3-se andiamo alla Risurrezione e, precisamente, al versetto 6 del capitolo 28 secondo Matteo, lโ€™angelo (guarda caso eccolo ancora) dice: โ€œNon รจ qui. รˆ risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era depostoโ€. Quel โ€œdepostoโ€, riferito a Gesรน morto, in greco รจ โ€œรจkeitoโ€, ovvero dalla stessa radice di โ€œkoimร oโ€.
Ma cosa accade a chi muore (si addormenta) con lo Spirito?
Rimaniamo a Gesรน.
1-in Croce il Cristo โ€œemise lo spiritoโ€ (Mt 27, 50).
2-ma dopo il sabato, allโ€™alba del primo giorno della settimana, Egli Risuscitรฒ. Riprendendo le parole dette appena sopra dallโ€™angelo in Mt 28, 6 (โ€œNon รจ qui. รˆ risortoโ€), quel โ€œrisortoโ€ in greco รจ โ€œรจgรจrtheโ€, che vale tanto โ€œdestarsi_dal_sonnoโ€, quanto appunto โ€œrisorgere_dai_mortiโ€
3-ora, tornando a Giuseppe, il quale si รจ addormentato per opera dello Spirito, al versetto 24 della pericope odierna รจ scritto: โ€œQuando si destรฒ dal sonnoโ€. Quel โ€œdestรฒโ€ in greco รจ โ€œegerthรจisโ€, ovvero lo stesso di โ€œรจgรจrtheโ€, quindi โ€œrisorgereโ€ o โ€œsvegliarsiโ€œ.
Come, allora, Gesรน, morto con lo Spirito, รจ Risorto; anche Giuseppe, โ€œaddormentatoโ€ per opera dello Spirito, si รจ โ€œdestatoโ€.

Ecco allora, sintetizzando al massimo tutta la fatica fatta fin ora, cosa Giuseppe โ€œconsideravaโ€ (โ€œenthumethรจntosโ€) nel suo animo (โ€œthumรฒsโ€):
1-furia e nascondimento (โ€œthรนoโ€ e โ€œfurorโ€)
2-profumo e sacrificio (โ€œthรนosโ€ e โ€œthรนmonโ€)
3-morte e risurrezione (โ€œthumรฒsโ€)

Immenso รจ stato lโ€™ โ€œEccoโ€ di Maria; ma รจ doveroso โ€œconsiderareโ€ altrettanto smisurato lโ€™assenso silenzioso, ubbidiente ed operoso di Giuseppe.
Lo sposo della Vergine compare di sfuggita nei Vangeli, per di piรน senza proferire alcuna parola, ma anchโ€™egli ha serbato tutto nel suo cuore (cfr. Lc 2, 19.51); anchโ€™egli รจ stato trafitto da spade (cfr. Lc 2, 35); anchโ€™egli ha partecipato dellโ€™intera vicenda del Figlio; ed anchโ€™egli, col suo โ€œSi_silenziosoโ€, ha vissuto e permesso, assieme alla sua sposa, la Risurrezione del Signore nostro Gesรน Cristo.

Fonte

Per gentile concessione di Fabio Quadrini che cura, insieme a sua moglie, anche la rubrica ALLA SCOPERTA DELLA SINDONE: https://unaminoranzacreativa.wordpress.com/category/sindone/


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