Nel XIX secolo Louis Braille inventรฒ, chiamandolo col suo cognome, il sistema di scrittura e lettura tattile per coloro che hanno difficoltร a vedere, ovvero sono ciechi.
Questa invenzione, il Braille appunto, consiste in simboli riprodotti a rilievo oppure impressi con un punteruolo, i quali, una volta toccati, โparlanoโ (rappresentano lettere e numeri) finanche a โsuonareโ (rappresentano anche le note musicali).
Data questa premessa, dal Vangelo di oggi estrapoliamo il seguente verbo: TOCCATE(mi) (cf. Lc 24, 39).
Il verbo greco di riferimento, presente nel testo originario dellโestratto di questa domenica, รจ pselafรกo.
La sua traduzione, che certamente vale ยซtoccare/palpareยป, esprime esattamente il senso dellโยซandare a tentoniยป o del ยซcamminare brancolandoยป: esattamente come un cieco. -La sequenza del Vangelo di oggi, invero, รจ incentrata fortemente proprio sul โguardare/vedereโ. Gli Undici e gli altri, difatti, erano veri e propri โciechiโ, poichรฉ dinanzi al Risorto ยซcredevano di vedere un fantasmaยป (Lc 24, 37)
Molto interessante, perรฒ, รจ una analisi piรน dettagliata di pselafรกo.
Esso รจ un verbo composto da due termini: psรกllo e afรกo.
Il verbo afรกo รจ il nucleo forte del lemma, in quanto significa precisamente ยซtoccare/palpareยป come atto proprio del senso del tatto.
Ma rilevante รจ lโaltra metร del lemma, ovvero psรกllo.
Se afรกo, infatti, rappresenta la struttura del verbo in questione (pselafรกo), psรกllo ne costituisce lโanima.
Il termine psรกllo tecnicamente intende ยซsvellere/strappareยป, ma tale atto viene propriamente riferito al far vibrare uno strumento musicale. -Il cosiddetto pull-off (ยซstrappoยป) della corda della chitarra, col quale la nota dello strumento โparlaโ, ovvero suona
Tornando, quindi, alla pericope odierna, e al versetto da cui abbiamo estratto la parola in oggetto, ecco come risulti molto suggestivo il fatto che Gesรน parli della sua Risurrezione proprio con le sue piaghe, attraverso le sue piaghe; che Gesรน faccia risuonare la sua Gloria proprio attraverso le lacerazioni della sua Passione:
ยซGuardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi (pselafรกo ovvero ยซpalpate strappandomi affinchรฉ le piaghe della mia Passione possano parlare e risuonare della mia Risurrezioneยป) e guardateยป (Lc 24, 39). -E chi parla, ovvero suona, non puรฒ mai essere una cosa morta, un morto! Si chieda ad un musicista se lo strumento che suona รจ inanimato oppure vivo; si chieda a chi costruisce gli strumenti musicali se lavorano materiali inerti oppure vivi
Ma abbiamo detto come il Braille consista in simboli in rilievo oppure impressi con un punteruolo.
Ebbene, non รจ forse vero che la Passione subita da Gesรน, ha lasciato impressi sul suo corpo i gonfiori delle violente percosse subite?
E non รจ forse vero che nelle mani e nei piedi di Gesรน sono stati impressi i fori della Crocifissione? -Interessante a tal proposito il passo di Is 49, 16: ยซEcco, sulle palme delle mie mani ti ho disegnato (ezogrรกfesa)ยป che letteralmente si puรฒ rendere come: ยซEcco, sulle palme delle mie mani ti ho tatuato/impressoยป. Applicato a Gesรน, ecco come i segni della Passione siano proprio il marchio dโamore per lโuomo, il tatuaggio dโamore per lโuomo, che il Signore ha desiderato imprimersi per sempre
Ecco come risulti molto rilevante il fatto che la prima parte della pericope odierna, come sopra accennato in nota, verta tutta sul sulla โcecitร โ, mentre la seconda si concentri proprio sul tema dello โscrivereโ, esattamente a rappresentare la difficoltร degli Undici e degli altri (che arrivano a rappresentare anche tutti noi), e lโintervento del Signore, che per far fronte al tale (anche nostro) impedimento, con lโโinvenzioneโ della sua Passione Morte e Risurrezione ha permesso allโuomo, che era cieco, di โleggere Dioโ toccandolo, di ยซcomprendere le Scrittureยป facendo โvibrareโ le piaghe della sua Passione (Lc 24, 45).

Ma il Braille ci invita anche a riflettere su unโultima cosa, che non รจ ultima bensรฌ decisiva.
Questo sistema funziona solo se si tocca concretamente la superficie a rilievo o forata.
Ebbene, il Signore non รจ una fiaba per bambini o una favoletta della buonanotte: Egli ha patito รจ morto ed รจ risorto veramente: ยซGli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiรฒ davanti a loroยป (cf. Lc 24, 42-43). -Il Signore, Egli che รจ Dio, Egli che puรฒ tutto, ha scelto di patire per salvarci; ha scelto di avere sul suo corpo, in eterno, le piaghe della Passione, per amore nostro: forse questo ci sfugge!
Se non riconosciamo assieme al kรฉrygma (aspetto teologico) lโaspetto storico di Gesรน Cristo, vuoti e vani saranno la lettura e il suono della nostra fede (cf. 1Cor 15, 12-17).




