Fabio Quadrini – Commento al Vangelo di domenica 16 Maggio 2021

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Ma Gesรน ยซfu elevatoยป (passivo: ha subรฌto lโ€™azione compiuta da un agente โ€“ cf. Mc 16, 19), oppure โ€œsi รจ elevatoโ€ (riflessivo: lui stesso ha compiuto lโ€™azione per sรฉ stesso โ€“ cf. Gv 20, 17)?

La stessa questione potrebbe sorgere anche circa la Risurrezione: Gesรน, infatti, โ€œรจ risortoโ€ (cf. Mc 16, 6), oppure Qualcuno ยซlo ha risuscitatoยป (cf. At 2, 32)?
La stessa questione, inoltre, potrebbe germogliare anche in merito allโ€™Incarnazione: Gesรน, difatti, โ€œรจ stato messo al mondoโ€ (cf. Lc 1, 31.35), oppure ยซsi รจ fatto carneยป (cf. Gv 1, 14; 18, 37)?

Nel versetto che questa domenica ascoltiamo o leggiamo, il verbo adoperato รจ analambรกno:

ยซIl Signore Gesรน, dopo aver parlato con loro, fu elevato (anelรฉmfthe, coniugato appunto da analambรกno) in cielo e sedette alla destra di Dioยป (Mc 16, 19).

Corretta, assolutamente, la traduzione, tanto come significato quanto come coniugazione passiva.
Ergo: Gesรน certamente ยซfu elevatoยป.

Nondimeno lโ€™analisi del verbo in questione (analambรกno appunto), ci permette di esplicare la profonditร  teologica che ci cela dietro questa vicenda.
Tale termine ha il suo nucleo forte nel verbo lambรกno (ยซprendereยป), il quale รจ preceduto dalla preposizione anรก (ยซsuยป).
Tuttavia รจ proprio questa piccola (e alle volte trascurabile) preposizione anรก ad essere decisiva per una lettura esegetica della questione che siamo a trattare.
Tale preposizione, infatti, nella combinazione specifica con lambรกno, non ha un univoco significato, bensรฌ offre tre diverse sfumature di senso, in quanto essa opera su altrettanti livelli semantici molto molto simili, ma allo stesso tempo ciascuno con la propria e specifica particolaritร  e distinzione.

1 โ€“ La prima sfumatura di significato che anรก produce su lambรกno, รจ quella che abbiamo appena sopra riferito, la quale esprime chiaramente il significato base, ovvero ยซprendere (lambรกno) su (anรก)ยป.

2 โ€“ La seconda sfumatura, perรฒ, lascia che anรก valga anche ยซdi nuovoยป (quindi analambรกno = ยซprendere di nuovoยป).

3 โ€“ La terza sfumatura, infine, vuole che la preposizione anรก sia intesa pure come ยซindietroยป (quindi analambรกno = ยซprendere indietroยป).

Da ciรฒ, risulta notevolmente interessante notare il fatto di come le tre Persone della Trinitร  abbiano ciascuno la propria identificazione nelle tre sfumature di senso appena identificate dalla preposizione anรก.

1 โ€“ Invero, il primo senso di ana-(lambรกno), ovvero ยซsu-(prendere)ยป, detiene unโ€™enfasi di significato che sembra effettivamente porre lโ€™accento sullโ€™operare dello Spirito.
Il movimento espresso da questa preposizione-avverbio ยซsuยป, infatti, riesce a farci intravvedere, in dissolvenza, lโ€™azione che lo Spirito, mandato dal Padre per il Figlio, ha posto in essere per sollevare in cielo il Signore Gesรน, affinchรฉ potesse sedere alla destra di Dio (cf. Mc 16, 19).

2 โ€“ Il secondo senso di ana-(lambรกno), ovvero ยซdi nuovo-(prendere)ยป, invece, sembra propriamente appartenere nello specifico alla signoria del Figlio.
Il Signore Gesรน Cristo, infatti, รจ Dio il Signore, e nellโ€™Ascensione, invero, รจ Egli stesso che da sรฉ, in sรฉ e per sรฉ ha operato.

3 โ€“ Il terzo senso di ana-(lambรกno), ovvero ยซindietro-(prendere)ยป, infine, sembra legarsi fortemente allโ€™abbraccio di recupero del Padre.
Difatti lโ€™Ascensione รจ, in senso figurato, il rientro trionfante del Signore nel Regno di Dio; la ri-unificazione, per lo Spirito (unificazione questa mai disunita in Spirito), del Figlio nel seno del Padre che lo aveva mandato.

Chiaramente non si possono sviscerare definitivamente i misteri che caratterizzano la nostra fede, tantomeno possiamo farlo in poche righe di commento, tuttavia, la risposta alla domanda iniziale (Ma Gesรน ยซfu elevatoยป, oppure โ€œsi รจ elevatoโ€?) prevede che siano accolte validamente entrambe le opzioni, e tale duplicitร  รจ da recepirsi pienamente in egual misura e maniera, poichรฉ i sensi che si vogliono esprimere valgono tutti e due e tutti e due hanno valore compiuto.

Invero, se si adopera il passivo (ยซfu elevatoยป โ€“ cf. Mc 16, 19), lโ€™enfasi viene posta sullโ€™intervento che Dio Padre nel Figlio per lo Spirito ha rivolto ai meriti dellโ€™Unigenito incarnato, morto e risorto.
La formula passiva, quindi, pone in risalto il ruolo esercitato e svolto dallโ€™Unitร  Trinitaria in occasione dellโ€™atto di gloria dellโ€™Ascensione di Gesรน.
E questo vale anche per la Risurrezione (cf. At 2, 32: ยซQuesto Gesรน, Dio lo ha risuscitatoยป).
E questo vale anche per lโ€™Incarnazione (cf. Lc 1, 35: ยซLo Spirito Santo scenderร  su di te e la potenza dellโ€™Altissimo ti coprirร  con la sua ombra. Perciรฒ colui che nascerร  sarร  santo e sarร  chiamato Figlio di Dioยป)

Invece lโ€™utilizzo della formula col riflessivo (โ€œsi รจ elevatoโ€), pone lโ€™enfasi sul riconoscimento del fatto che Gesรน Cristo รจ Dio il Signore.
La formula riflessiva, quindi, pone in risalto il fatto che lโ€™Ascensione รจ scaturita intimamente dal Signore Gesรน, dato che questo movimento di glorificazione รจ azione che appartiene solo a Dio (cf. Gv 20, 17: ยซGesรน le disse: โ€œNon mi trattenere, perchรฉ non sono ancora salito al Padre; ma vaโ€™ dai miei fratelli e diโ€™ loro: โ€œSalgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostroโ€ยป).
E questo vale anche per la Risurrezione (cf. Gv 10, 17-18: ยซ[โ€ฆ] io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovoยป).
E questo vale anche per lโ€™Incarnazione (cf. Gv 18, 37: ยซ[โ€ฆ] Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo [โ€ฆ]ยป).

Una nota su questa immagine, che esula, ma non esula, con il discorso appena fatto.
Il versetto che precede quello da noi appena analizzato (ยซIl Signore Gesรน, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dioยป โ€“ Mc 16, 19), termina cosรฌ:

ยซ[Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome] โ€ฆ imporranno le mani ai malati e questi guarirannoยป (Mc 16, 18).

Il verbo ยซguarirannoยป nel greco originario del testo รจ reso con la formula kalรตs รฉxousin (che letteralmente sarebbe: ยซavranno [รฉxousin]ยป bellamente/benemente [kalรตs]).
Facendo un gioco esegetico, รจ molto curioso notare come lโ€™avverbio in questione kalรตs (a caratteri greci ฮบฮฑฮปแฟถฯ‚) si scrive con le medesime lettere di un sostantivo, ovvero kรกlos (a caratteri greci ฮบฮฌฮปฯ‰ฯ‚). E questo sostantivo si traduce con ยซcorda/funeยป.
Proviamo, ora, a tradurre il passo del versetto in questione, mettendo il sostantivo al posto dellโ€™avverbio:

ยซ[Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome] โ€ฆ imporranno le mani ai malati e questi avranno cordaยป.

Ebbene, anche da un gioco possiamo trarre spunti esegetici profondi.
Infatti, il Signore Gesรน che ยซfu elevato in cieloยป, e lโ€™Ascensione potrebbe figurarsi per immagine proprio come lโ€™incordarsi trinitario del Figlio al Padre per lo Spirito (cf. Mc 16, 19), รจ Egli stesso la corda che ci solleva dalle sabbie mobili, guarendo le nostre miserie.
Il Signore Gesรน che fu asceso al cielo, รจ Egli stesso lโ€™Ascensione (cf. 1Tm 2, 5) che farร  elevare in cielo anche noi (sempre che a Lui rivolgiamo e tendiamo la nostra mano: difatti per noi non cโ€™รจ il riflessivo, ma solo il passivo).

Fonte

Per gentile concessione di Fabio Quadrini che cura, insieme a sua moglie, anche la rubrica ALLA SCOPERTA DELLA SINDONE: https://unaminoranzacreativa.wordpress.com/category/sindone/