Fabio Quadrini – Commento al Vangelo di domenica 16 Febbraio 2020

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Dopo il ยซsaleยป e la ยซluceยป di domenica scorsa (Mt 5, 13-16), la Liturgia ci invita a proseguire immediatamente coi versetti seguenti.
Lโ€™estratto evangelico proposto questโ€™oggi รจ assai lungo, e apparentemente facile da commentare, data la risonanza che il catechismo pone a tali righe.
Piรน e piรน volte abbiamo richiamato al lettore il duplice rischio che si puรฒ correre, quando ci si trova al cospetto di un brano noto del Vangelo: esagerare nel cercare una interpretazione eclatante (abbiamo imparato a conoscere il termine ยซeisegesiยป), oppure lโ€™approccio piรน comune e piรน desolante (almeno chi sfora nelle ยซeisegesiยป, certamente si รจ seduto dinanzi al Testo Sacro), ossia ripetere a pappagallo la solita melina omiletica, la solita lagna insipida (sarร  anche per questo che le chiese sono vuote?).
Ebbene, anche in merito a questo secondo aspetto, la lettura odierna puรฒ offrirci qualche spunto.

Che lo Spirito Santo ci conduca ad una attenta, e sempre rispettosa, ยซscrutatioยป della Parola di Dio.

Certamente il lettore, di fronte al Vangelo di oggi, sente chiaramente come il discorso di Gesรน non sia elaborato in una complessa ed articolata sintassi, ma sia seccamente esposto in una serie di moniti e di indicazioni.
Molti esegeti ritengono che la composizione di tale brano, come avviene anche in altri passi, sia unโ€™opera di elencazione sequenziale, che raccoglie cumulativamente alcuni detti che Gesรน continuamente, e in piรน occasioni, andava ripetendo durante le sue predicazioni: lo stesso Vangelo secondo Matteo รจ redatto su uno schema che si articola in cinque ยซmacro-discorsiยป (sequenze raggruppate di pronunzie di Gesรน), racchiusi tra il racconto dellโ€™Infanzia e quello della Passione.
Di ciรฒ dato atto, sarebbe opera corretta prendere ogni singolo periodo ed analizzarlo, poichรฉ ciascuna frase contiene i propri tesori lessicali e semantici.
Tuttavia il Signore Gesรน, pur se organizzato secondo una partizione di tipo elencativo, non รจ mai disorganico e sconnesso: la pienezza che connota il suo messaggio รจ sempre coordinata ed armonica.
Cerchiamo, allora, di dare anche noi organicitร  al nostro commento, cercando di acquisire, dalla pericope in questione, alcuni momenti emblematici.
A farci da guida sarร  il sostantivo ยซMALIGNOยป (v. 37).

Primo punto
Prima di arrivare alla parola scelta, รจ interessante procedere da un verbo, che si trova al versetto 19: ยซChi dunque trasgredirร  uno solo di questi minimi precetti e insegnerร  agli altri a fare altrettanto, sarร  considerato minimo nel regno dei cieliยป.
Certamente la traduzione ยซtrasgredirร ยป รจ perfetta e corretta, ma il verbo greco adoperato รจ ยซlรบseยป che vale precisamente ยซsciogliereยป.
รˆ affermazione corrente, nella nostra attualitร , parlare di ยซsocietร  liquidaยป, ovvero sperimentare come il nostro contesto sociale sia privo di qualsivoglia riferimento ยซsolidoยป, e, ancor peggio, non desideri cercare alcun riferimento ยซsolidoยป.
Ebbene, รจ interessante come circa duemila anni fa, la vicenda umana non fosse poi cosรฌ distante dalla nostra; ed รจ altrettanto interessante come anche duemila anni fa cโ€™era il frequente rischio di scivolare in quello che, ad inizio commento, abbiamo chiamato ยซsolita melina omiletica [โ€ฆ] solita lagna insipidaยป.
Anche la religione รจ parte della struttura sociale ed antropologica; e come lโ€™ambito ยซcivileยป (ยซlaicoยป, per intenderci) non sfugge alla ยซliquiditร ยป, tale approccio ยซfluidoยป travolge anche la partecipazione alla fede, sia dal versante dei soggetti ยซpassiviยป (per intenderci ยซi fedeliยป), sia dal versante dei soggetti ยซattiviยป (per intenderci ยซi sacerdotiยป: sappiamo che tale classificazione non รจ impeccabile, dato il fatto che ogni ยซfedeleยป รจ assieme ยซattivoยป e ยซpassivoยป; tuttavia, cerchiamo di capire il discorso).
Ecco, allora, che pure nel vivere la fede, si sperimenta un approccio ยซliquidoยป, e nella nostra attualitร  coinvolge strettamente la Parola di Dio e la figura stessa del Signore nostro Gesรน Cristo: ad esempio il termine ยซamoreยป, anche tra i cattolici che si definiscono ยซpraticantiยป, sostituisce (spesso? sempre?) il nome ยซGesรนยป.
Ma รจ forse una bestemmia pronunziare il nome ยซGesรนยป?
In realtร  sarebbe propriamente una preghiera, la massima e la piรน alta tra le preghiere, in quanto ยซGesรนยป significa ยซil Signore Salvaยป. Sarebbe sufficiente che al catechismo si insegnasse solo il nome di ยซGesรนยป, per compiere la buona missione: ma questo รจ approccio troppo ยซsolidoยป; meglio le ยซliquideยป teatralitร !
Orbene, tornando al Vangelo odierno, tutta la sequenza delle pronunzie di Gesรน ha propriamente questo ยซfilo rossoยป, ovvero quello di attenersi al senso pieno della legge, non a viverla in maniera ยซdiluitaยป, come se lโ€™omicidio sia solo quello fisico e non morale (Cf. vv. 21-22); come se gli approcci esteriori valgano sostanza, invece che forma (Cf. vv. 23-24).
Ci basti.

Secondo punto
Veniamo alla parola che abbiamo scelto questโ€™oggi, ovvero ยซMALIGNOยป.
Siamo nellโ€™ultimo versetto della pericope (v. 37), il quale recita: ยซSia invece il vostro parlare: โ€œSรฌ, sรฌโ€, โ€œNo, noโ€; il di piรน viene dal Malignoยป.
Tentiamo di capirlo, focalizzando alcuni punti.
Innanzitutto tale riga, in greco, precisamente varrebbe: ยซSia invece il lรณgos di voi โ€œSi, siโ€, โ€œNo, noโ€; il superfluo viene dal sofferenteยป.

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1-Chi sia il ยซlรณgosยป, oramai non abbiamo piรน dubbi (Cf. PAROLA; cf. Lร’GOS). Andiamo diretti, dunque, alla parola chiave.

2-La traduzione rende, come abbiamo sentito, ยซMalignoยป, ma il termine greco adoperato รจ ยซponerรณsยป, che vale puntualmente ยซsofferenteยป.
Ma non basta: dalla stessa radice (ยซpenยป), a darci maggior meraviglia, deriva il sostantivo ยซpรณnosยป, che significa ยซfatica/lavoroยป.
Ma non basta ancora: sempre dalla stessa radice deriva il verbo ยซpรฉnomaiยป che significa ยซlavoro_per_guadagnare_da_vivereยป.
Ma non basta ancora: sempre dalla stessa radice deriva il sostantivo ยซpรฉnesยป che significa ยซpovero/che_lavora_per_vivereยป.
Comโ€™รจ possibile che il ยซMalignoยป sia ยซil sofferenteยป, ยซchi fatica e lavora per vivereยป, o ancor piรน ยซil poveroยป (termine cosรฌ caro entro le mura ecclesiastiche)?
Forse la risposta potremmo riceverla dal summenzionato concetto di ยซliquiditร ยป sommariamente accennato sopra: cosรฌ come ยซlโ€™omicidioยป viene ยซdiluitoยป al mero ยซuccidere fisicamenteยป (v. 21), anche il ยซpoveroยป viene ยซliquefattoยป solamente a ยซcolui che non ha da mangiareยป o che ยซsbarca da una naveยป.
Ecco dove si insinua il ยซMalignoยป: esso non รจ un pupazzo, con la tuta rossa, la coda lunga e le corna. Il ยซMalignoยป si insinua, subdolo, nelle pieghe del bene, nelle amabili emotivitร , nei termini piรน persuasivi, persino nelle tenere interpretazioni della Parola di Dio.
Dato che oggi siamo a tirare in ballo espressioni correnti, che appartengono ad una gergalitร  diffusa, non รจ forse vero che il ยซteologo dei teologiยป รจ proprio il ยซMalignoยป? Non รจ forse vero, infatti, che il diavolo, nel deserto, ha tentato Gesรน, citando proprio la Scrittura (Cf. Mt 4 1-11)?
Infatti, parlando solo di ยซpoveriยป, e purtroppo solo di ยซcerti poveriยป (anche un nababbo puรฒ essere ยซpoveroยป!), non si menziona piรน il nome del Signore nostro Gesรน Cristo: ยซSia lodato il povero!ยป, viene ripetuto sempre da certi ambienti; e Gesรน Cristo?
Ma non basta: non รจ forse vero che la prima beatitudine che proclama Gesรน รจ: ยซBeati i poveri in spiritoยป (Mt 5, 1. Guarda caso siamo sempre nello stesso capitolo 5: sembra una conferma a ciรฒ che stiamo dicendo oggi)? E se ci guardiamo attorno, sono piรน coloro che muoiono di fame, o quelli che gridano aiuto per il proprio spirito (anche implicitamente; anche inconsapevolmente; anche se nellโ€™apparenza non lo danno a vedere; anche se neanche essi lo riconoscono)?
Poco prima dei versetti di oggi (Cf. Mt 5, 13), non รจ forse vero che la preoccupazione di Gesรน รจ rivolta al ยซsale che potrebbe diventare insipidoยป (Cf. SIETE)? Non รจ forse vero che Gesรน ci chiama ad essere ยซsalatori di uominiยป per dare sapore alla ยซmalakรญa (mollezza)ยป (Cf. Mt 4, 19.23. Cf. MARE)? E non รจ forse vero che prima di guarire nel corpo, Gesรน rimette i peccati (Cf. Mt 9, 2; Mc 2, 5)? E non รจ forse vero che, dopo aver sanato il paralitico, Gesรน gli comanda di tornare a casa dicendo: ยซprendi il tuo lettoยป (Cf. Mt 9, 6; Mc 2, 11; Gv 5, 8. Che significa ยซprendi il tuo lettoยป? Ci rifletta un pochino il lettoreโ€ฆ)? E non รจ forse vero che, dinanzi alla supplica del ladrone, Gesรน concede il Paradiso e non la schiodatura dalla croce (Cf. Lc 23, 43)?
Ci basti.
Ma la gli equivoci non sono terminati. Aumentano.

3-Se abbiamo detto che ยซMaligno (ponerรณs)ยป intende ยซsofferente/poveroยป, comโ€™รจ possibile che da questi venga ยซil di piรนยป?
Il termine greco adoperato per ยซdi piรนยป รจ ยซperissรณnยป, che vale precisamente ยซche_passa_la_misuraยป, ovvero ยซsuperfluoยป.
Puรฒ forse un ยซpoveroยป che ยซlavora_per_vivereยป, avere il superfluo?
La risposta รจ: ยซSiยป!
Quando la materialitร  rappresenta lโ€™unico motivo di vita, non รจ piรน bene primario, ma ยซsuperfluoยป!
Quando la materialitร  diviene sfoggio ed ostentazione del proprio valore, non รจ piรน una necessitร , ma ยซil di piรนยป!
Quando la materialitร  fagocita lโ€™ ยซessereยป nellโ€™ ยซavereยป, non รจ piรน un valore, ma ยซil Malignoยป!
Quando la fede ha come prioritร  ยซil poveroยป e non ยซil Lรณgosยป, in essa รจ penetrato da qualche fessura il fumo di satana! E quando si chiama la Chiesa a fare la ยซOnlusยป, la voce รจ quella del ยซMalignoยป!

4-Da qui possiamo ora giungere alla prima parte del versetto in questione: ยซSia invece il lรณgos di voi โ€œSi, siโ€, โ€œNo, noโ€ยป.
Nostro Signore Gesรน Cristo ci invita, nellโ€™esercizio della nostra libertร , a fare una scelta, decisa, determinata, definita e definitiva: scegliamo Lui (il Lรณgos) o ยซil Malignoยป? (Guarda caso, fra alcune righe nel Vangelo cโ€™รจ scritto: ยซNessuno puรฒ servire due padroni, perchรฉ o odierร  lโ€™uno e amerร  lโ€™altro, oppure si affezionerร  allโ€™uno e disprezzerร  lโ€™altro. Non potete servire Dio e la ricchezzaยป [Mt 6, 24s]. Si noti che i capitoli 5 e 6 sono sempre allโ€™interno dello stesso ยซDiscorso della Montagnaยปโ€ฆ: alla faccia dellโ€™assenza di organicitร !)

Terzo punto
รˆ bene, ora, chiarire subito una cosa: cosโ€™รจ il ยซsuperfluoยป?
Altro non รจ se non ciรฒ che รจ ยซsovrabbondanteยป.
Ma il ยซsovrabbondanteยป non รจ forse attributo proprio del Signore?
Facciamo, infatti, un salto al Vangelo secondo Giovanni: ยซIl ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perchรฉ abbiano la vita e lโ€™abbiano in abbondanza (ยซperissรณnยป, uguale identico a quello odierno del versetto 37)ยป.

(Cf. Sal 23, 5: ยซDavanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici. Ungi di olio il mio capo; il mio calice traboccaยป;
cf. Mt 14, 20: ยซTutti mangiarono a sazietร , e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste pieneยป;
cf. Mc 6, 42-43: ยซTutti mangiarono a sazietร , e dei pezzi di pane portarono via dodici ceste piene e quanto restava dei pesciยป;
cf. Lc 9, 17: ยซTutti mangiarono a sazietร  e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici cesteยป;
cf. Gv 6, 12-13: ยซE quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: โ€œRaccogliete i pezzi avanzati, perchรฉ nulla vada perdutoโ€. Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani dโ€™orzo, avanzati a coloro che avevano mangiatoยป)

Ebbene, ma se il versetto in questione (v. 37) recita che il ยซsuperfluo/sovrabbondanteยป viene dal ยซMalignoยป, cโ€™รจ dunque ยซsovrabbondanzaยป sia nel ยซMalignoยป sia nel Signore? Il Signore e ยซil Malignoยป sono quindi sullo stesso piano? Ovvero: perchรฉ ยซil Malignoยป รจ ยซsuperfluoยป, mentre il Signore รจ ยซsovrabbondanteยป? Ci giriamo i significati come vogliamo e come ci fanno comodo?
Allora, la questione non si gioca sulla ยซsovrabbondanzaยป in sรฉ (che non รจ ยซsprecoยป sia chiaro), poichรฉ essa รจ chiaramente un bene, ed รจ da Dio; รจ sempre segno della benedizione di Dio: il problema รจ (dato che abbiamo citato il Vangelo secondo Giovanni, mutuiamo da questo la sua domanda fondamentale) ยซda doveยป questa sovrabbondanza? Inteso: ne cerco una alternativa a quella del Signore? Ovvero: come uso la sovrabbondanza dal Signore?
Per capirci: la tecnologia, ad esempio, รจ un immenso bene, ma dallโ€™uso che se ne fa, essa puรฒ divenire tanto un ยซbuono sovrabbondanteยป, quanto un ยซmale sovrabbondanteยป (cioรจ ยซsovrabbondanza di non_beneยป). Precisiamo con un altro caso: se sovrabbondiamo di salute, si dice che siamo in un uno stato di ยซgraziaยป; ma se sovrabbondiamo di sofferenze, รจ ยซaltra_graziaยป o ยซdis_graziaยป? Eppure stiamo sempre in un regime di ยซsovrabbondanzaยป.
รˆ faticoso capire: รจ tutta una sottigliezza.
Ma la Salvezza si gioca tutta sulle sottigliezze, e il ยซMalignoยป รจ il ยซsottileยป per antonomasia.
Sia ben chiaro, Dio, il Signore, รจ Uno: non esiste il ยซdio del beneยป con la sua sovrabbondanza, e il ยซdio del maleยป con la sua sovrabbondanza. Assieme al Signore, tuttavia, cโ€™รจ la nostra libertร , la quale puรฒ scegliere Dio, oppure ยซscelgo_ioยป (cioรจ ยซnon_Dioยป; ยซaltro_da_Dioยป).
La ยซsovrabbondanzaยป รจ del Signore e dal Signore, ed รจ una ยซgraziaยป; ciรฒ che sovrabbonda dal ยซMalignoยป, invece, รจ ยซdis_graziaยป, che significa appunto ยซnon_graziaยป, cosรฌ come ยซil Malignoยป non รจ ยซil dio del maleยป, ma รจ ยซassenza_di_Dioยป. Tuttavia, come diciamo sempre, il demonio scimmiotta il Signore, e la sua abilitร  di giocare con i concetti, con le definizioni, con le confusioni, รจ fortissima: nostro compito รจ quello di essere ยซsolidi nel Lรณgosยป, stare sempre accorti e pronti a discernere in ogni occasione.
Liquefare la nostra fede nellโ€™emotivitร , nel politicamente corretto, nel melenso, รจ fare il gioco del demonio!

(Ad argomentare ciรฒ, รจ interessante un piccolo riferimento economico. La differenza tra entrate e uscite รจ detta saldo: se tale saldo รจ positivo, si parla di avanzo; se รจ negativo, si parla di dis_avanzo. Sono entrambi ยซsuperfluo/sovrabbondanzaยป, ma il primo รจ una ยซgraziaยป, il secondo una ยซdis_graziaยป, cioรจ una ยซassenza_di_graziaยป, non unโ€™ ยซaltra_graziaยป)

A corroborare ulteriormente il discorso, torniamo al Vangelo di oggi, precisamente al versetto 20: ยซIo vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererร  quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieliยป?
Questo ยซsupererร ยป รจ sempre lo stesso termine (ยซperisseรบseยป).
E qui ancora la stessa questione: ma se al versetto 37 la ยซsovrabbondanzaยป era da ยซMalignoยป, in questo versetto, e nei seguenti (Cf. vv. 22, 28, 32, 34; e fuori pericope, ma nello stesso capitolo: vv. 39, 44), non รจ proprio il Signore (ยซIo vi dicoยป) ad invitarci alla ยซsovrabbondanzaยป?
Ebbene, ecco, quindi, la nostra scelta, la nostra libertร , sollecitata e interrogata dal Lรณgos (v. 37): a chi vogliamo dire ยซโ€Sรฌ, sรฌโ€, โ€œNo, noโ€ยป?
Vogliamo che la ยซgiustiziaยป sovrabbondi dagli ยซscribiยป e dai ยซfariseiยป, oppure da ยซIo vi dicoยป (Cf. v 20)?
Vogliamo che la fede si liquefaccia nella mera materialitร , nel formalismo, nellโ€™emozionale, oppure sia piena e solida del nome del Signore nostro Gesรน Cristo (che poi, poi, poi, si declina e coniuga, certamente, nel concreto)?

Quarto punto
Il lettore attento, ovvero il fedele dei nostri commenti, nonostante si sia lasciato (forse) trasportare da tutto il discorso, certamente si starร  domandando ยซda doveยป la parola scritta nel titolo?
Ebbene, chiudiamo proprio con il termine in questione, il quale non รจ stato volutamente tradotto, ma รจ precisamente cosรฌ comโ€™รจ nellโ€™originale greco del Vangelo: ยซrakร ยป.
Tale esclamazione, aggettivo o sostantivo che sia, la troviamo al versetto 22: ยซChi poi dice al fratello: โ€œrakร  (Stupido)โ€œ, dovrร  essere sottoposto al sinedrioยป.
Che cโ€™entra col discorso finora articolato?

1-In primo luogo una nota molto interessante.
La parola ยซrakร ยป non รจ greca: รจ la traslitterazione dellโ€™ebraico ยซrakhร ยป, e significa ยซstupido/abominevoleยป.
Dove sta la particolaritร ?
La particolaritร  sta nel fatto che sarebbe opportuno non tradurla, alla stessa stregua di ยซAbbร ยป (Mc 14, 36), ยซTalitร  kumยป (Mc 5, 41), ยซOsannaยป (Mt 21, 9), ยซEffatร ยป (Mc 7, 34), ยซElรฌ, Elรฌ, lemร  sabactร niยป (Mt 27, 46; Mc 15, 34): non traducendola, infatti, possiamo ascoltare la ยซviva voceยป del Signore; possiamo sentire il suo ยซIpsissimum Verbumยป.

2-In secondo luogo (oramai prossimi allโ€™inizio della Quaresima) sappiamo che Gesรน, prima di essere condannato alla Croce, รจ stato ยซsottoposto al sinedrioยป: chissร  quante volte, con quali toni, durante i processi e in tutta la vicenda pasquale, sarร  stata sputata questa parola di disprezzo al Signore (ยซrakร /stupido_abominevoleยป).
Ma la Passione di indica che anche Pietro e Giuda, pure se in altro modo e maniera, hanno esibito al loro Maestro lโ€™epiteto ยซrakร ยป: il primo liquefacendosi in un semplice ยซNo (Non lo conosco)ยป (Cf. Mt 26, 69-74); il secondo sciogliendosi addirittura in un bacio: ยซSalve, Rabbรฌ!โ€. E lo baciรฒยป (Mt 26, 49). Chissร  se in quel ยซRabbรฌยป (altro termine ebraico, come quelli sopra), pulsava invece la parola ยซrakhร ยป!
Eppure il Signore nostro Gesรน Cristo ci lascia liberi, liberi di diluirlo nelle categorie materiali; liberi di preferire la sovrabbondanza del ยซMalignoยป a quella del ยซLรณgosยป; liberi di dirgli ยซSi, siยป oppure ยซNo. noยป; liberi di chiamarlo ยซRabbรฌยป o ยซrakร ยป: liberi di scegliere il sepolcro o la Risurrezione!

gerusalemme_santo_sepolcro_gerico_monte_tentazioni
Santo Sepolcro (Gerusalemme) โ€“ Monte delle Tentazioni (Gerico)

Fonte

Per gentile concessione di Fabio Quadrini che cura, insieme a sua moglie, anche la rubrica ALLA SCOPERTA DELLA SINDONE: https://unaminoranzacreativa.wordpress.com/category/sindone/


Letture della Domenica
VI Domenica del Tempo Ordinario โ€“ ANNO A
Colore liturgico: VERDE

Prima Lettura

A nessuno ha comandato di essere empio.Dal libro del Siracide

Sir 15, 15-20, NV 15, 16-21

Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodiranno;
se hai fiducia in lui, anche tu vivrai.

Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua:
lร  dove vuoi tendi la tua mano.

Davanti agli uomini stanno la vita e la morte, il bene e il male:
a ognuno sarร  dato ciรฒ che a lui piacerร .

Grande infatti รจ la sapienza del Signore;
forte e potente, egli vede ogni cosa.

I suoi occhi sono su coloro che lo temono,
egli conosce ogni opera degli uomini.

A nessuno ha comandato di essere empio
e a nessuno ha dato il permesso di peccare.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 118 (119)

R. Beato chi cammina nella legge del Signore

Beato chi รจ integro nella sua via
e cammina nella legge del Signore.
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore. R.

Tu hai promulgato i tuoi precetti
perchรฉ siano osservati interamente.
Siano stabili le mie vie
nel custodire i tuoi decreti. R.

Sii benevolo con il tuo servo e avrรฒ vita,
osserverรฒ la tua parola.
Aprimi gli occhi perchรฉ io consideri
le meraviglie della tua legge. R.

Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti
e la custodirรฒ sino alla fine.
Dammi intelligenza, perchรฉ io custodisca la tua legge
e la osservi con tutto il cuore. R.

Seconda Lettura

Dio ha stabilito una sapienza prima dei secoli per la nostra gloria

Dalla Prima lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi

1 Cor 2,6-10

Fratelli, tra coloro che sono perfetti parliamo, sรฌ, di sapienza, ma di una sapienza che non รจ di questo mondo, nรฉ dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che รจ nel mistero, che รจ rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria.

Nessuno dei dominatori di questo mondo lโ€™ha conosciuta; se lโ€™avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria.

Ma, come sta scritto:

ยซQuelle cose che occhio non vide, nรฉ orecchio udรฌ, nรฉ mai entrarono in cuore di uomo, Dio le ha preparate per coloro che lo amanoยป. Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito;ย  lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profonditร  di Dio.

Parola di Dio

Vangelo

Cosรฌ fu detto agli antichi; ma io vi dico.

Dal Vangelo secondo Matteoย 
Mt 5, 17-37

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:

ยซNon crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In veritร  io vi dico: finchรฉ non siano passati il cielo e la terra, non passerร  un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirร  uno solo di questi minimi precetti e insegnerร  agli altri a fare altrettanto, sarร  considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverร  e li insegnerร , sarร  considerato grande nel regno dei cieli.

Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererร  quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.

Avete inteso che fu detto agli antichi: โ€œNon ucciderai; chi avrร  ucciso dovrร  essere sottoposto al giudizioโ€. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrร  essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: โ€œStupidoโ€, dovrร  essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: โ€œPazzoโ€, sarร  destinato al fuoco della Geรจnna.

Se dunque tu presenti la tua offerta allโ€™altare e lรฌ ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lรฌ il tuo dono davanti allโ€™altare, vaโ€™ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.

Mettiti presto dโ€™accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perchรฉ lโ€™avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In veritร  io ti dico: non uscirai di lร  finchรฉ non avrai pagato fino allโ€™ultimo spicciolo!

Avete inteso che fu detto: โ€œNon commetterai adulterioโ€. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha giร  commesso adulterio con lei nel proprio cuore.

Se il tuo occhio destro ti รจ motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geรจnna. E se la tua mano destra ti รจ motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geรจnna.

Fu pure detto: โ€œChi ripudia la propria moglie, le dia lโ€™atto del ripudioโ€. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone allโ€™adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.

Avete anche inteso che fu detto agli antichi: โ€œNon giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramentiโ€. Ma io vi dico: non giurate affatto, nรฉ per il cielo, perchรฉ รจ il trono di Dio, nรฉ per la terra, perchรฉ รจ lo sgabello dei suoi piedi, nรฉ per Gerusalemme, perchรฉ รจ la cittร  del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perchรฉ non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: โ€œsรฌ, sรฌโ€, โ€œno, noโ€; il di piรน viene dal Malignoยป.

Parola del Signore.

Forma breve:

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5, 20-22a.27-28.33-34a.37

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซIo vi dico: se la vostra giustizia non supererร  quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.

Avete inteso che fu detto agli antichi: โ€œNon ucciderai; chi avrร  ucciso dovrร  essere sottoposto al giudizioโ€. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrร  essere sottoposto al giudizio.

Avete inteso che fu detto: โ€œNon commetterai adulterioโ€. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha giร  commesso adulterio con lei nel proprio cuore.

Avete anche inteso che fu detto agli antichi: โ€œNon giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramentiโ€. Ma io vi dico: non giurate affatto. Sia invece il vostro parlare: โ€œsรฌ, sรฌโ€, โ€œno, noโ€; il di piรน viene dal Malignoยป.

Parola del Signore

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