Esegesi e commento al Vangelo di Domenica 16 Settembre 2018 – p. Rinaldo Paganelli

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VOI CHI DITE CHE IO SIA?

p. Rinaldo Paganelli

Una domanda coinvolgente

Nella liturgia di oggi, il Signore fa una domanda che tocca il cuore di ognuno: ยซVoi chi dite che io sia?ยป. A ciascuno chiede ยซio chi sono per te?ยป รˆ il cuore della nostra fede, รจ il banco di prova in cui si giocano le opere frutto della fede, in cui la fede si fa vita e la vita vive per la forza della fede. Chi รจ veramente il Signore per me? …unโ€™ideologia da seguire, da annunciare, da predicare dai pulpiti delle chiese e poi dimenticare, o รจ Colui che irrompe nella storia per sconvolgere i piani dei potenti, per fare del povero il signore dellโ€™umanitร , per rompere il silenzio di Dio? Queste attenzioni non trattano della vicenda di qualcuno, ma della strada percorsa da tutti coloro che vogliono seguirlo. Le diverse opinioni suggeriscono che la gente vede qualcosa di Lui e in Lui. Ma Gesรน incalza, vuole sapere cosa pensano i suoi (v. 29). E Pietro, forse anche a nome degli altri discepoli, mostra di vedere veramente chi sia Gesรน: ยซTu sei il Cristoยป, cioรจ il Messia, il Consacrato del Signore atteso da tutta la storia e da tutta la profezia della Prima Alleanza. Dunque, si tratta di un ยซvedereยป con lo sguardo che solo Dio stesso puรฒ concedere. Un vedere che รจ solo dono di Dio.

Un silenzio riflessivo

Ritorna anche la proibizione che abbiamo giร  incontrata: ยซE ordinรฒ loro severamente di non parlare di lui ad alcunoยป. Questa richiesta ha una sua validitร  perenne. La Parola che oggi ci viene regalata spiega il perchรฉ di questo silenzio. Il rischio รจ quello di una ยซvisioneยป trionfalistica e inautentica della persona e del mistero di Gesรน. Una visione attestata su una condizione ยซvincenteยป della persona di Gesรน. Proprio per questo Gesรน comincia ad insegnare ai suoi quale sia la strada che Egli deve percorrere, fino alla sua uccisione e risurrezione. Siamo sempre esposti al pericolo di non cogliere come lโ€™obbedienza di Gesรน al Padre lo porti ad immergersi nel dramma dellโ€™esistenza umana, fino alla morte di croce, cioรจ alla morte del malfattore. ยซApertamenteยป (v. 32), cioรจ con chiarezza e determinazione, Gesรน fa questo discorso. Marco dice che Gesรน rimprovera Pietro voltandosi e ยซguardando i suoi discepoli ยป. Sempre nellโ€™orizzonte del ยซvedereยป, Egli sembra far sgorgare il suo rimprovero a Pietro da questo sguardo sui discepoli, rappresentanti in questo momento dellโ€™umanitร  con tutti i suoi limiti, le sue ferite e le sue debolezze. Pietro รจ esposto ad una visione mondana del Cristo. Il rimprovero fatto a Pietro รจ rivolto a tutti noi e allโ€™intera comunitร  credente di tutti i tempi, e invita a seguirlo portando la croce.

Dentro un cammino di croce

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Il cammino dietro a Lui portando la croce diventa lโ€™immagine forte della persona del discepolo. Il discepolo ยซrinnega se stessoยป. La croce รจ il luogo della salvezza del mondo, il modo con cui il Padre ha redento lโ€™umanitร . Occorre recuperare questa dimensione perchรฉ oggi i piรน pensano alla croce come realtร  di sola sofferenza. Ma ciรฒ che fa soffrire non รจ tanto la sofferenza, ma la solitudine in cui ci troviamo, perchรฉ siamo scappati da noi stessi e siamo scappati da Dio. Accettare la croce significa morire, ma รจ la morte di quanto in noi non รจ vero, anche se sembra la nostra forza. (Mc 8,35). Occorre accettare lo scandalo della croce.

La forza di Dio nella debolezza

Quando Dio si manifesta, noi tutti ci scandalizziamo. รˆ uno scandalo quando Dio nasce come un bambino. รˆ uno scandalo lโ€™atteggiamento di Gesรน verso la sua famiglia, verso la sua cittร . รˆ uno scandalo il suo modo di proporsi come Messia, dimesso e nascosto, senza portare i cambiamenti che tutti si aspettavano.
Ma nonostante questo, per noi rimane vero che รจ nella debolezza dellโ€™uomo che Dio si rende potente, รจ nella nostra povertร  che Dio si manifesta ricco, รจ nella nostra incapacitร  che Dio si manifesta forte. Per questo Paolo arriva a dire: ยซmi vanto volentieri della mia debolezza perchรฉ la potenza di Dio agisca in meยป (2Cor 11,30). Cristo Gesรน entra nella nostra vita e la cambia dalle radici, perchรฉ ogni gioia sia irradiata, ogni dolore condiviso. Fa conoscere le nostre croci, quelle che si fa piรน fatica a riconoscere e ad abbracciare e invita a prenderle, per poterlo seguire su quelle strade che Lui ha preparato, perchรฉ la nostra gioia sia piena. Come i discepoli, e soprattutto come Pietro, anche noi abbiamo dimestichezza con Gesรน e a volte tentiamo di suggerire al Maestro la strada giusta, rimproverandolo che voglia percorrere la strada della croce. Non meravigliamoci di sentirci condannare da Gesรน (Mc 8,33). Farisei sono tutte quelle persone vogliono vivere la vita di Dio con le proprie forze e che trovano nella legge la sicurezza per la propria vita.

PER IL CONFRONTO NEL GRUPPO

  • Cosa dite di Cristo Gesรน, che immagine avete di Lui?
  • Come presentiamo la figura di Gesรน a quelli che incontriamo?

IN FAMIGLIA

  • Abbiamo fatto la scelta di stare con Gesรน, che cosa ci piace maggiormente della sua figura, che cosa ci risulta piรน difficile?
  • Quando ci chiede di portare la croce, come vediamo Cristo Gesรน e che cosa diciamo di Lui?

p. Rinaldo Paganelli

Tratto da:ย Stare nella domenica alla mensa della Parola, Anno B – ElleDiCi | Fonte

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 16 Settembre 2018 anche qui.

Tu sei il Cristo… Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 8, 27-35
ย 
27Poi Gesรน partรฌ con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarรจa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: ยซLa gente, chi dice che io sia?ยป. 28Ed essi gli risposero: ยซGiovanni il Battista; altri dicono Elia e altri uno dei profetiยป. 29Ed egli domandava loro: ยซMa voi, chi dite che io sia?ยป. Pietro gli rispose: ยซTu sei il Cristoยป. 30E ordinรฒ loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
31E cominciรฒ a insegnare loro che il Figlio dellโ€™uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. 32Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. 33Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverรฒ Pietro e disse: ยซVaโ€™ dietro a me, Satana! Perchรฉ tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uominiยป.
34Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: ยซSe qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 35Perchรฉ chi vuole salvare la propria vita, la perderร ; ma chi perderร  la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverร .

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 16 – 22 Settembre 2018
  • Tempo Ordinario XXIV
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

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