Esegesi al Vangelo di domenica 26 novembre 2017 – p. Rinaldo Paganelli

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VENITE, BENEDETTI

p. Rinaldo Paganelli

Il pastore si prende cura di tutte le pecore

Il testo di Ezechiele รจ il passo biblico piรน completo ed elaborato sullโ€™immagine di Dio pastore. Nella tradizione dellโ€™antico oriente il re non era solo la guida politico-militare di un popolo, ma era la fonte di ogni forma di vitalitร  e feconditร . Cosรฌ sarร  Dio pastore: dopo il raduno e la rassegna per controllare la presenza di tutte le pecore, egli le porterร  al pascolo per nutrirle e farle crescere. Dio si adopera per la totalitร  e, al contrario di quel che normalmente accade nei lunghi percorsi carovanieri, eviterร  in ogni modo che le fatiche del viaggio selezionino i piรน forti a spese dei deboli e dei malati. In realtร  tra il testo del profeta e lโ€™Evangelo, cโ€™รจ un salto enorme, perchรฉ il testo profetico ci parla del ritorno e dellโ€™incontro nella terra del Signore di tutto lโ€™Israele disperso, mentre il Vangelo ci presenta la convocazione finale di tutti i popoli, nellโ€™unica regalitร  del Cristo. Anche il testo della lettera ai Corinzi proclama il carattere assolutamente universale del mistero cristiano: tutta la stirpe di Adamo, cioรจ tutta lโ€™umanitร , รจ salvata e posta ยซoltre la morteยป dalla morte-risurrezione del Figlio di Dio. Viene confermata la novitร  cristologica del Regno.

La regalitร  di Cristo รจ giocata in quattro parole

Dallโ€™uomo e dallโ€™umano venne solo la morte. Da Cristo e dalla sua figliolanza divina verrร  una vittoria sulla morte che non รจ consentito alle forze umane neppure sperare. Cristo รจ re perchรฉintroduce nel nostro mondo la reale presenza di Dio e compie un rinnovamento totale della condizione umana. Dio inizia la sua presenza facendosi direttamente pastore di ogni coscienza umana. Poi, in Cristo, si identifica con ogni uomo, con i piccoli e con coloro che li aiutano, svelando cosรฌ di essere colui che segretamente riconosce il valore profondo dei loro gesti, ignoto a chi li compie: ยซQuando maiยป, ma non a lui. ยซVenite… via… quando… ogni volta…ยป. Cinque parole, quattro movimenti su cui si giocano la regalitร  di Cristo e la vita dellโ€™uomo. In quel giorno il suo giudizio non sarร  sulle grandi opere, sulle filosofie di vita, sui libri scritti o sulle conferenze preparate per le moltitudini. Sarร  su un vestito donato, su un pane spezzato e condiviso, su una lacrima asciugata e un abbraccio regalato al posto di parole prive di significato.

Il Regno sarร  di chi avrร  dato spazio a gesti di amore

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Saremo eredi del Regno, abitanti di eternitร  se avremo fatto spazio al Dio incarnato, se il povero, lโ€™affamato, il carcerato, quello che non conta sarร  diventato carne della mia carne. In quel momento la voce dei piccoli, il balbettio di chi non ha avuto voce in questo mondo, diventerร  la voce che intercederร  presso il re per la mia salvezza. Il nocciolo dellโ€™allegoria sta nella sorpresa dei salvati, che si vedono riconosciuto un fattivo amore per Cristo che non sono consapevoli di aver esercitato, scoprendo cosรฌ che Cristo si identifica con i piรน piccoli degli uomini. In questo modo scoprono anche di non essere salvati per i loro meriti, ma per lโ€™amore che Cristo Gesรน ha verso i piccoli. Siamo salvati perchรฉ cโ€™รจ Cristo e perchรฉ Cristo รจ cosรฌ: non dipende da noi. La salvezza sarร  per tutti una sorpresa e un dono, apparirร  come riconoscimento di piccoli atti di misericordia ai quali Dio รจ collegato.

La salvezza chiama e libera tutti

Il regno di Dio e di Cristo รจ la segreta onnipresenza dellโ€™amore per ogni singola individualitร . Per questo lร  dove ogni creatura, anche la piรน debole, รจ rispettata, รจ nascostamente presente il vero gregge dellโ€™unico pastore.Tutta la storia dellโ€™umanitร  viene descritta come lโ€™opera salvifica di chiamata e di liberazione di tutte legenti dalla prigionia della morte. La comunione di fede tra i discepoli di Gesรน non รจ semplicemente un ยซbuon esempioยป per il mondo, ma ha un potere di sollecitazione e di rafforzamento nei confronti delle nazioni. La domanda retorica con la quale sia i benedetti sia i maledetti affermano di non aver mai visto prima di quel momento il Signore Gesรน, viene a dire che essere cristiani ed essere poveri in certo modo coincide, e non solo e non tanto perchรฉ tutti i poveri sono nella predilezione del Padre, ma prima di tutto perchรฉ tutti i cristiani sono sigillati dallo Spirito di povertร  del Cristo, e il ยซfarsi poveriยป nellโ€™obbedienza al Padre fino alla Croce รจ il cuore dellโ€™esperienza cristiana.

PER IL CONFRONTO NEL GRUPPO

  • ย Tra i cristiani tutti hanno valore. Che cosa ti fa dire questa convinzione?
  • In che modo servi Cristo Gesรน ogni volta che incontri un ยซpiccoloยป?

IN FAMIGLIA

Si diventa come Dio amando chi ha fame, chi ha sete, chi รจ straniero, chi รจ nudo, chi รจ malato, chi รจ carcerato.
Che cosa hai fatto o fai per ognuna di queste categorie di persone?

p. Rinaldo Paganelli

Tratto da: Entrare nella domenica…, anno A – R. Paganelli – ElleDiCi | Fonte

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 26 Novembre 2017 anche qui.

XXXIV Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
Nostro Signore Gesรน Cristo Re dell’Universo

Mt 25, 31-46
Dal Vangelo secondoย  Matteo

31Quando il Figlio dellโ€™uomo verrร  nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederร  sul trono della sua gloria. 32Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerร  gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, 33e porrร  le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. 34Allora il re dirร  a quelli che saranno alla sua destra: โ€œVenite, benedetti del Padre mio, ricevete in ereditร  il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, 35perchรฉ ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, 36nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmiโ€. 37Allora i giusti gli risponderanno: โ€œSignore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? 38Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? 39Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?โ€. 40E il re risponderร  loro: โ€œIn veritร  io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli piรน piccoli, lโ€™avete fatto a meโ€. 41Poi dirร  anche a quelli che saranno alla sinistra: โ€œVia, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, 42perchรฉ ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, 43ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitatoโ€. 44Anchโ€™essi allora risponderanno: โ€œSignore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?โ€. 45Allora egli risponderร  loro: โ€œIn veritร  io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi piรน piccoli, non lโ€™avete fatto a meโ€. 46E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eternaยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 26 Novembre – 02 Dicembre 2017
  • Tempo Ordinario XXXIV
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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