BENE, SERVO BUONO

Il timore del Signore rende forti
Il testo dei Proverbi ci aiuta a considerare la bellezza di unโimmagine di sposa, e di madre. Queste due dimensioni della sua vita quotidiana rappresentano i talenti che il Signore le ha consegnato e che lei รจ chiamata a far fruttare. La preziositร e la feconditร della sua vita รจ strettamente legata a diverse relazioni, e la piรน importante รจ quella indicata come timore di Dio: ยซLa donna che teme Dio รจ da lodareยป. Che questo ยซtimoreยป sia il contrario della paura e il principio di ogni audacia รจ dimostrato dalla ยซpauraยป del servo della parabola evangelica, che nasconde il talento sotterra.
I talenti sono consegnati a persone di cui si ha fiducia
Per questo ยซconsegnรฒ loro i suoi beniยป: a chi molto, a chi meno, in ogni modo coinvolgendo tutti e ciascuno in una storia che รจ ยซnostraยป non meno che ยซsuaยป, per un cammino che รจ comune a Lui e a noi. Dio ha dato a ciascuno unโopera da compiere, e una potenza capace di realizzarla. Rilevante รจ il fatto che i primi due servi, ricevuti i talenti, vanno subito a ยซimpiegarliยป. Si coglie bene che nei talenti รจ contenuta una potenza per cui chi ยซopera in essiยป certamente porta frutto, un frutto che raddoppia ciรฒ che il padrone ha consegnato sia al primo che al secondo servo. I beni si consegnano a chi si ama, alle persone di cui si ha fiducia, la cui vita sta a cuore, per cui si desidera solo il bene, tutto il bene possibile, tutta la crescita possibile fino alla libertร vera. ร cosรฌ che, entrando a far parte dellโereditร del padrone, si passa da servi ad amici. Allora quel talento riposto nelle mie mani diventa tesoro tanto grande che non puรฒ rimanere sepolto, รจ il segno che non sono piรน servo, ma sono passato dalla schiavitรน al pieno riconoscimento dellโessere persona.
I compiti vengono svolti in maniera diversa
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ร evidente la responsabilitร di chi si coinvolge e il male di chi ยซnascondeยป il tesoro del suo Signore. Quando mi sento responsabile, la gioia รจ tanto grande che mi fa correre da chi puรฒ moltiplicare il dono perchรฉ lโereditร cresca e sia per tanti. Insieme alla gioia cresce la gratitudine per quel padrone che si รจ fidato e al ritorno mi dirร : ยซSei stato fedele, per questo ricevi molto di piรนยป. Ecco il dono piรน grande: la libertร vera, quella che solo Dio puรฒ donare e ci dona mettendocela tra le mani, anche solo con un talento, e quella libertร donata accresce in me la fedeltร e la possibilitร di donare e donare ancora. Ma non possiamo evitare qualche considerazione su chi ha nascosto il talento. Innanzi tutto per chiederci se a indurlo al male รจ stato il ยซpocoยป che gli รจ stato affidato. Ma sembra di capire che giร quel ยซpocoยป lo aveva spaventato. Anzi, quellโยซunicoยป talento รจ molto adatto a esprimere quellโunico grande talento che รจ il Figlio di Dio. Questo ci conferma che anche chi riceve poco, in quel poco riceve tutto. Anche quella cruda descrizione del padrone che vuole mietere dove non ha seminato รจ molto efficace per esprimere fino a che punto il Signore ci vuole coinvolgere nella sua opera di veritร , di amore e di pace.
I fallimenti derivano dalla paura che blocca anche le cose di Dio
Da dove viene la paura del terzo servo non รจ facile dire; รจ certo che egli non coglie il fatto fondamentale, e cioรจ che il giudizio divino รจ del tutto proporzionato al dono che Egli fa a ciascuno. Lโuomo che consegna i beni ai suoi servi รจ un tipo duro, che miete anche dove non ha seminato. Alcuni dei suoi comportamenti sono di fatto strani ed esagerati. La parabola non teme di enfatizzare la severitร e il giudizio con la ripresa, da parte del padrone, di quello che il servo aveva detto sul mietere e il raccogliere. Ma tutto questo vuole ancor piรน sottolineare la ricchezza e la potenza del dono affidato, e quindi la responsabilitร di chi deve farlo fruttificare. Il bravo ebreo era abituato a leggere nella Scrittura parole come ascoltare e custodire, e gli insegnavano che doveva custodire la legge con una siepe di precetti per non correre il rischio di trasgredirla. Con Gesรน non รจ piรน cosรฌ. Gesรน vuol dire con questa parabola che le cose di Dio vanno diffuse, rischiate per far aumentare la loro risonanza nei cuori umani. I primi due servi hanno mostrato di aver capito bene il suo insegnamento. Bravi servi buoni e fedeli, che partecipano alla gioia del loro Dio. Ma il caso della parabola รจ volutamente paradossale e inimitabile. Non ci insegna la moralitร del coraggio e del rischio, ma ci rivela che il di piรน di grazia, donato ai discepoli del Signore, ha in sรฉ la forza di crescere e deve perciรฒ essere gettato con generositร nella missione.
PER IL CONFRONTO NEL GRUPPO
- ย Le difficoltร le vivi con paura oppure trovi lโaudacia per affrontarle? Come?
- I doni che hai ricevuto sono tutti adeguatamente impiegati?
IN FAMIGLIA
- Ripensa a un dono che hai ricevuto: dove lo hai messo, che cosa ne hai fatto, con chi lo hai condiviso, dove รจ adesso?
- Cosa ti fa dire che lo hai fatto ยซcircolareยป?
- Si puรฒ ascoltare insieme la canzone ยซMetti in circolo lโamoreยป e dire che cosa ognuno sta mettendo ยซin circoloยป di sรฉ!
- Nel passato ti รจ stato dato un dono (gli dai un nome), nel presente lo stai facendo fruttificare, nel futuro lo riconsegnerai.
Verifica ognuno di questi tempi, e valuta che cosa stai facendo con il dono.
Tratto da: Entrare nella domenica…, anno A – R. Paganelli – ElleDiCi | Fonte
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
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XXXIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
- Colore liturgico: Verde
- Prv 31, 10-13. 19-20. 30-31; Sal.127; 1 Ts 5, 1-6; Mt 25, 14-30
Mt 25, 14-30
Dal Vangelo secondoย Matteo
14Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentรฌ compassione per loro e guarรฌ i loro malati. 15Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: ยซIl luogo รจ deserto ed รจ ormai tardi; congeda la folla perchรฉ vada nei villaggi a comprarsi da mangiareยป. 16Ma Gesรน disse loro: ยซNon occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiareยป. 17Gli risposero: ยซQui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!ยป. 18Ed egli disse: ยซPortatemeli quiยป. 19E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sullโerba, prese i cinque pani e i due pesci, alzรฒ gli occhi al cielo, recitรฒ la benedizione, spezzรฒ i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla. 20Tutti mangiarono a sazietร , e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. 21Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini. 22Subito dopo costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sullโaltra riva, finchรฉ non avesse congedato la folla. 23Congedata la folla, salรฌ sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassรน, da solo. 24La barca intanto distava giร molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. 25Sul finire della notte egli andรฒ verso di loro camminando sul mare. 26Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: ยซร un fantasma!ยป e gridarono dalla paura. 27Ma subito Gesรน parlรฒ loro dicendo: ยซCoraggio, sono io, non abbiate paura!ยป. 28Pietro allora gli rispose: ยซSignore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acqueยป. 29Ed egli disse: ยซVieni!ยป. Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andรฒ verso Gesรน. 30Ma, vedendo che il vento era forte, sโimpaurรฌ e, cominciando ad affondare, gridรฒ: ยซSignore, salvami!ยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 19 – 25 Novembre 2017
- Tempo Ordinario XXXIII
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo A
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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