Enzo Bianchi – Commento al Vangelo di domenica 20 Dicembre 2020

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La quarta domenica di Avvento, che cade sempre allโ€™interno delle ferie maggiori di Avvento, ci narra lโ€™azione di Dio inย  una donna, Maria di Nazaret: davvero โ€œgrandi cose ha fatto in lei il Potenteโ€ (cf. Lc 1,49)! Il famosissimo brano dellโ€™annunciazione dellโ€™angelo a Maria, celebrato da innumerevoli opere dโ€™arte, presenta lโ€™evento che prelude alla venuta del Messia nella carne: il suo concepimento, lโ€™inizio della sua vita mortale. E tutto avviene come compimento puntuale di una parola di Dio, perchรฉ egli realizza sempre le sue promesse.

Il racconto si apre con la precisazione โ€œal sesto meseโ€, il che costituisce lโ€™aggancio con lโ€™annuncio dellโ€™angelo a Zaccaria (cf. Lc 1,5-25). Quando Elisabetta porta ormai da sei mesi in grembo il bambino annunciato dallโ€™angelo, Giovanni, lo stesso โ€œangelo Gabriele รจ mandato da Dio in una cittร  della Galilea, chiamata Nazaretโ€. Era stato inviato da un sacerdote a Gerusalemme, nel tempio, nellโ€™ora dellโ€™offerta dellโ€™incenso; ora invece รจ inviato alla periferia della terra santa, in una cittร  minuscola, in una regione spuria abitata da molti pagani e perciรฒ vista con diffidenza. โ€œDa Nazaret puรฒ venire qualcosa di buono?โ€ (Gv 1,46), si chiederร  non a caso Natanaele.

Il messaggero รจ Gabriele, che nel libro di Daniele annunciava lโ€™unzione di un Santo dei santi alla fine di settanta settimane, la presenza di un Unto da Dio, di un Messia (cf. Dn 9,24-27). Sรฌ, per Luca il tempo delle settanta settimane siย  รจ compiuto, รจ finita lโ€™attesa, รจ giunta la pienezza dei tempi. Lโ€™angelo Gabriele รจ dunque inviato a una donna, Maria, โ€œvergine, promessa sposa di Giuseppe un uomo della casa di Davidโ€, stirpe da cui doveva venire il Messia.

Entrando nella sua casa, Gabriele le dice: โ€œRallegrati (chaรฎre, da charรก, gioia), tu che sei stata colmata dalla graziaโ€. Maria รจ salutata con le parole rivolte dai profeti al popolo di Dio, alla figlia di Sion, cioรจ un invito alla gioia escatologica: โ€œRallegrati, perchรฉ sto per annunciarti la buona notizia, il Vangeloโ€. รˆ definita kecharitomรฉne, ossia donna colmata dalla grazia, totalmente sotto lโ€™influsso della chรกris, della benevolenza gratuita ed efficace di Dio. Per questo il messaggero aggiunge: โ€œIl Signore รจ con teโ€, saluto che riecheggia e riattualizza quelli rivolti alla figlia di Sion, personificazione della comunitร  dei credenti dellโ€™antica alleanza, degli โ€™anawim, quei poveri che speravano solo nel Signore. In particolare, le sue parole ricordano due oracoli:

Rallegrati, figlia di Sion โ€ฆ
Re dโ€™Israele รจ il Signore in mezzo a te, tu non temerai piรน alcuna sventura.
Non temere, Sion โ€ฆ
Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te
รจ un salvatore potente (Sof 3,14-17).
Rallegrati, esulta, figlia di Sion,
perchรฉ, ecco, io vengo ad abitare in mezzo a te. Oracolo del Signore (Zc 2,14).

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Maria รจ profondamente turbata, sia per quella visita sia per il contenuto del messaggio, che non sa decifrare. Ella pensa, medita, si interroga, vuole fare discernimento di quella parola. รˆ la reazione tante volte testimoniata nei racconti delle

annunciazioni: la venuta di Dio, lโ€™ascolto della sua parola indirizzata a un credente turba, causa il timore di Dio, quella sensazione di piccolezza, di umiltร , di indegnitร , che conduce allโ€™adorazione. Come giร  Zaccaria (cf. Lc 1,12), anche Maria รจ sconvolta dallโ€™improvvisa venuta del Signore, e non sa dove questo incontro la condurrร โ€ฆ

Lโ€™angelo allora la rassicura con le parole centrali di questa pagina, da leggere e rileggere, senza mai stancarsi: โ€œNon temere, Maria, perchรฉ hai trovato grazia presso Dioโ€. Quante volte Dio si rivolge cosรฌ ai suoi chiamati, infondendo loro pace, forza e coraggio! โ€œEcco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesรน. Sarร  grande e verrร  chiamato Figlio dellโ€™Altissimo; il Signore Dio gli darร  il trono di David suo padre e regnerร  per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo Regno non avrร  fineโ€.

Chi รจ questo figlio? Colui che Dio aveva promesso tramite il profeta Natan a David (cf. 2Sam 7,8-16). Cosรฌ la profezia si compie, finalmente si realizza, e nella pienezza dei tempi il figlio di David, ma anche Figlio dellโ€™Altissimo, nasce da Maria: il suo Regno non avrร  fine, come ripetiamo ancora oggi nel Credo! Lโ€™attesa del Messia nutrita da generazioni e generazioni di credenti e testimoniata ai tempi di Gesรน, soprattutto dalla comunitร  essenica di Qumran, giunge al suo termine. Quale paradosso: una dichiarazione solenne, un grande annuncio fatto a una giovane e umile ragazza di uno sconosciuto villaggio della Galilea! Gesรน sarร  il nome del nascituro: Jehoshuโ€™a, โ€œil Signore salvaโ€. A Maria spetterร  imporgli questo nome: non saranno perรฒ nรฉ lei nรฉ Giuseppe a sceglierlo, ma il Nome gli รจ dato da Dio stesso tramite lโ€™angelo, perchรฉ esso รจ vocazione, รจ missione, racchiude lโ€™identitร  di Gesรน, Figlio dellโ€™Altissimo, Figlio di Dio, un uomo che solo Dio poteva darci.

Anche questo annuncio non รจ di facile comprensione per Maria: รจ una donna di fede, ma la fede sempre interroga, pone in questione. Non chiede segni, non dubita come ha fatto Zaccaria, che proprio per questo รจ diventato afono, incapace di parlare per dare testimonianza a Dio (cf. Lc 1,8-20), ma interroga: โ€œCome avverrร  questo, poichรฉ non conosco uomo?โ€. Attenzione, lโ€™evangelista non sโ€™interessa alla psicologia di Maria, ma vuole rivelare lโ€™identitร  di Gesรน attraverso il modo del concepimento del bambino. Sรฌ, Maria รจ vergine, รจ in una condizione che impedisce la nascita da lei di un figlio. Molte donne nellโ€™Antico Testamento avevano generato un figlio grazie allโ€™intervento di Dio, nonostante la loro condizione di sterilitร : Sara, Annaโ€ฆ fino a Elisabetta. Cโ€™era unโ€™impossibilitร  umana a generare, ma la potenza di Dio rivelata nellโ€™annuncio della nascita aveva reso fecondo il grembo di quelle sterili. E cosรฌ, dopo essersi unite al loro coniuge,ย  anche se sterili, avevano concepito e dato alla luce per grazia, per volontร  di Dio. Quei figli solo Dio poteva donarli loroโ€ฆ

In Maria ciรฒ risulta ancora piรน evidente. Questa giovane รจ vergine, non conosce uomo, non si รจ unita al fidanzato Giuseppe (Matteo dirร  che โ€œsi trovรฒ incinta prima che andassero a vivere insiemeโ€: Mt 1,18), dunque non puรฒ assolutamente diventare madre. Maria non chiede allโ€™angelo nรฉ garanzie nรฉ segni, ma interroga il mistero di Dio affinchรฉ le sia indicato il cammino della fede, la strada dellโ€™obbedienza. In tal modo cerca solo di rispondere alla chiamata di Dio. Continua a essere una donna di fede, cioรจ una donna di ascolto: ha veramente โ€œun cuore capace di ascoltoโ€ (1Re 3,9), che accoglie la parola del Signore, la custodisce, cerca di interpretarla, di pensarla, di meditarla (cf. Lc 2,19.51). Con la sua fede interroga lโ€™intelletto, ciรฒ che ha compreso.

Lโ€™angelo allora le rivela: โ€œLo Spirito santo scenderร  su di te e la potenza dellโ€™Altissimo ti coprirร  con la sua ombraโ€. Lo Spirito compirร  ciรฒ che รจ impossibile agli umani ma possibile a Dio. รˆ lui il protagonista della nuova creazione: colui che alla creazione del mondo si librava sullโ€™informe e sul vuoto (cf. Gen 1,2) scenderร  nellโ€™utero vuoto di Maria e darร  inizio alla nuova creazione. Lo Spirito, potenza efficace di Dio, la sua Shekinah, la sua Presenza che dimorava sul monte Sinai e nel Santo dei santi, testimoniata dalla nube che faceva ombra, verrร  a porre la sua dimora in Maria, la quale entrerร  nellโ€™ombra della potenza di Dio. Lo Spirito scenderร  su Maria, nel suo grembo verginale: ed ecco, la Vergine concepirร  il Figlio di Dio, il Santo! Cosรฌ, e solo cosรฌ, รจ possibile raccontare la filiazione di Gesรน da Dio e da Maria sua madre, di quel Figlio che solo Dio poteva dare allโ€™umanitร .

Dio, il celeste, si รจ fatto terrestre; Dio, lโ€™eterno, si รจ fatto mortale;

Dio, lโ€™onnipotente, si รจ fatto debole;

Dio, il tre volte Santo, si รจ fatto Emmanuele, Dio-con-noi (cf. Is 7,14; Mt 1,23); Dio, che รจ Dio, si รจ fatto uomo.

Ecco il grande mistero dellโ€™incarnazione, dellโ€™umanizzazione di Dio: Maria di Nazaret appare il luogo in cui il Dio invisibile si รจ fatto visibile, il sito dove il Dio che non puรฒ essere visto si รจ fatto lโ€™uomo che racconta Dio (exeghรฉsato: Gv 1,18), il Dio-con-noi.

Infine, Gabriele annuncia a Maria un segno: โ€œElisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anchโ€™essa un figlio e questo รจ il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla รจ impossibile a Dioโ€ (cf. Gen 18,14). Di fronte a questa ulteriore rivelazione dellโ€™angelo, Maria dice semplicemente: โ€œEccomi!โ€, ovvero pronuncia il suo โ€œsรฌโ€ incondizionato. Alle parole abbondanti dellโ€™angelo, replica rompendo appena il silenzio: โ€œEccomi, sono la serva del Signore. Avvenga per me secondo la tua parolaโ€. Maria continua a essere e mostrarsi donna della fede, donna dellโ€™ascolto, e si rivela anche donna dellโ€™obbedienza: non รจ una madre che si fa discepola ma, proprio perchรฉ discepola, รจ chiamata a essere madre, eย  madre del Messia.

Si definisce serva del Signore, si mette radicalmente e totalmente al suo servizio. Maria รจ la serva che dice il suoย  โ€œamenโ€, il suo โ€œfiatโ€, accogliendo la vocazione rivoltale da Dio. Cโ€™รจ in lei un totale abbandono allโ€™ascolto della Parola e della volontร  del Signore, ed รจ lโ€™ascolto che rende servi, dice tutta la Scrittura. In Maria abbiamo lโ€™icona autentica della chiesa e del credente sottomesso al primato della parola di Dio e allโ€™azione dello Spirito. Non รจ un caso che la nascita di

Gesรน avvenga grazie allโ€™azione dello Spirito che scende in Maria e che la nascita della chiesa avvenga grazie allo Spirito che scende sui discepoli e sulla stessa Maria riuniti in preghiera (cf. At 1,8; 2,1-4). E non si dimentichi che la generazione di Gesรน da parte di Maria รจ innanzitutto un evento spirituale, come Luca ci ricorda in un brano attestato solo nel suo vangelo:

Mentre Gesรน parlava, una donna dalla folla alzรฒ la voce e gli disse: โ€œBeato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!โ€.

Ma egli disse: โ€œBeati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la custodiscono!โ€ (Lc 11,27-28).

Parole che risuonano a piena lode di Maria, la quale รจ โ€œbeata perchรฉ ha creduto al compiersi della promessa delย  Signoreโ€ (cf. Lc 1,45).

Il generare Cristo รจ unโ€™operazione innanzitutto spirituale, che avviene grazie alla fede, la quale รจ esposizione radicale di sรฉ alla presenza di Dio e alla forza del suo Spirito. A questa generazione di Cristo in sรฉ, รจ chiamato ogni cristiano: siย  tratta di accogliere la Parola con fede e obbedienza, di lasciarla fecondare in noi dallo Spirito santo, di lasciarla crescere notte e giorno, anche se non sappiamo come (cf. Mc 4,26-27). Cosรฌ sarร  generato il Cristo: โ€œCristo in voi, speranza della gloriaโ€ (Col 1,27).

Il mistero di Maria diviene dunque il mistero del cristiano, il quale, contemplando lโ€™icona dellโ€™annunciazione, vede il mistero della sua stessa vocazione. E impara che tale impresa non puรฒ essere portata avanti contando sulle proprieย  forze personali, ma solo fidandosi e affidandosi alla grazia del Signore.

Fonte: il blog di Enzo Bianchi

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