PRIMA DOMENICA DI AVVENTO
Anno A – Rito Ambrosiano โ 13 novembre 2022ย
La venuta del Signore
Fratelli, sorelle,ย
inizia lโAvvento e la liturgia ci ripeterร con insistenza che i cristiani aspettano Qualcuno, Colui cheย viene, Gesรน nostro Signore. Ne siamo convinti? โLโessenza dell’ottimismo non รจ soltanto guardare alย di lร della situazione presente, ma รจ una forza vitale, la forza di sperare quando gli altri si rassegnano,ย la forza di tenere alta la testa quando sembra che tutto fallisca, la forza di sopportare gli insuccessi,ย una forza che non lascia mai il futuro agli avversari, il futuro lo rivendica a sรฉโ (D. Bonhoeffer).ย
โVieni, vieni Signore Gesรนโย
Ricordo lโinizio di un canto proprio dei vesperi ambrosiani: โnella notte o Dio noi veglieremo, conย le lampade vestiti a festa, presto arriverai e sarร giornoโ. Signore, abbiamo bisogno di te. Abbiamoย bisogno di te, mentre รจ ancora di nuovo Avvento. Un Avvento contrassegnato da venti di guerra, daย dolori e da sconfitte, da ansie e da paure. Ed รจ Avvento di Te: ancora uomini e donne combattonoย per una giustizia per tutti, e non per pochi; per gli ultimi anzichรฉ per i primi. Signore, abbiamo bisognoย di te. Per ridare vigore alla vita, a questa nostra vita. Troppe โossa arideโ abitano i nostri giorni e tanteย sono le malinconie generate da fatue e illusorie libertร . Signore, abbiamo bisogno di te: Vieni Signoreย Gesรน, vieni ancora tra noi. Vieni a cercarci a scovarci se mai fossimo caduti in qualche dirupo, inย qualche tranello inventato da uomini loschi e malvagi che non Ti conoscono e che non Ti voglionoย incontrare. Vieni, Signore Gesรน, vieni. Ti aspettiamo.
Dunque: si dice attesa, attesa di Lui che ancoraย e sempre viene. E giร la gioia dovrebbe trasparire sui nostri volti. Ma non รจ cosรฌ. Anzi, dopo averย ascoltato il Vangelo di questa liturgia ci prende piuttosto come un senso di tristezza, mentre sentiamoย che tutto crolla, che lโiniquitร dilaga, che la tribolazione e il dolore hanno il sopravvento. Eppure,ย siamo certi che mentre Gesรน parlava ai Suoi con questi accenti apocalittici, servendoSi proprio diย parole dure e di immagini tanto forti, chi Lo ascoltava intuiva una buona notizia, respirava Vangelo.ย Come si dischiudesse per loro un mondo diverso, una rinnovata speranza, una luce vera.ย ย
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โNon ve ne accorgete?โย
Come ci ricorda Isaia, che conosceva le fatiche della profezia โEcco, faccio una cosa nuova: proprioย ora germoglia, non ve ne accorgete? Aprirรฒ anche nel deserto una strada, immetterรฒ fiumi nellaย steppaโ (43,19). Abitare, fratelli e sorelle, la situazione, ogni situazione, intuendo che proprio in essaย si dischiude la speranza. Si dischiude la possibilitร , la prospettiva reale di un mondo nuovo e diverso,ย che รจ giร il regno del Signore che si realizza. Che รจ giร la gioia della Sua inestimabile presenza. Cosรฌย lโAvvento ci viene regalato come tempo nel quale mettere in atto esercizi di attesa. Come dovessimoย togliere le incrostazioni da un affresco di valore, che il tempo ha appesantito e dimenticato. Comeย dovessimo liberarci da troppe inutili sovrastrutture.
A volte basterebbe guardarsi intorno e ascoltareย semplicemente. Sentendo quante pesantezze abitano le nostre case, quante fatiche affliggono le nostreย chiese. Anziani affaticati, giovani svagati e smarriti. E cosa pensare quando il terremoto ti riportaย allโira di Dio e lโacqua รจ tanto alta da travolgere la bellezza e scombinare le nostre cittร ? Quiย lโesercizio consisterebbe in un capovolgimento: o immagini che dallโalto ti piova addosso il giudizioย di Dio oppure, partendo dal basso, partendo da te, decidi di cambiare rotta. La gioia non รจ lร dove iย media fanno di tutto per venderti un prodotto e la speranza non รจ mai oltre la tua finestra. Lโesercizioย รจ ripartire da quello che sei, cosรฌ carico di fallimenti e fatiche, per riscoprire – a cominciare da te e daย chi sta intorno a te – sussulti di speranza, sprazzi di gioia che giร dicono dellโarrivo del Signore.ย ย
โGuardate la terra di sottoโย
Perchรฉ la fine del mondo comincia ad attecchire quando si tirano i remi in barca, quando il lamentoย diventa lโunica musica che ascoltiamo. Quando non sappiamo piรน sognare e di cominciamenti nuoviย non se ne parla piรน. Quando non abbiamo piรน il coraggio di alzare la testa, lasciando piuttosto cheย sโaffossi nelle spalle. Dobbiamo riprendere in mano tutto, con pazienza. Armandoci della fiducia cheย torna a ricreare a partire da ciรฒ che abbiamo tra le mani. Del resto, la storia di Dio che la Bibbia ciย racconta continuamente ci ripete di questo Suo impenitente non arrenderSi mai.
Ma lโultimo esercizioย lo dobbiamo comunque fare con piรน onestร . Non dobbiamo avere paura di aprire gli occhi, comeย scrive Isaia: โAlzate al cielo i vostri occhi e guardate la terra di sottoโ. Aprire gli occhi sulle causeย della rovina. Seguendo il racconto di Matteo che ci invita a individuare, tra le cause dellaย devastazione, il dilagare della menzogna e dellโipocrisia. Se le societร e le chiese sโaffaticano non รจย perchรฉ abbiamo tutti accettato di convivere con la menzogna e lโipocrisia? โGuardatevi dai falsiย profetiโ Cioรจ: fate attenzione a tutti quelli che usano parole religiose, parole devote, servendosiย troppo spesso del nome di Dio: โVerranno dicendovi: โEcco il Cristo รจ qui, ecco รจ lร โ. Non seguiteliโ.ย Non costruite sulla sabbia dei compromessi, della corruzione, del denaro, degli interessi, dellโegoismoย verniciato di elemosina, dellโingiustizia nei confronti dei poveri. Costruite sulla roccia che รจ Dio,ย sulla Sua Parola che non passa. Confidando ancora e sempre in Gesรน, nellโattesa della Sua venuta.ย ย
don Walter Magni
Letture della Domenica
PRESENTAZIONE DEL SIGNORE โ festa
Colore liturgico: BIANCO
Prima Lettura
Entrerร nel suo tempio il Signore che voi cercate.Dal libro del profeta Malachรฌa
Ml 3,1-4
Cosรฌ dice il Signore Dio: ยซEcco, io manderรฒ un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerร nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti. Chi sopporterร il giorno della sua venuta? Chi resisterร al suo apparire? Egli รจ come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederร per fondere e purificare l’argento; purificherร i figli di Levi, li affinerร come oro e argento, perchรฉ possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia. Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarร gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontaniยป.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 23 (24)
R. Vieni, Signore, nel tuo tempio santo.
Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria. R.
Chi รจ questo re della gloria?
Il Signore forte e valoroso,
il Signore valoroso in battaglia. R.
Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria. R.
Chi รจ mai questo re della gloria?
Il Signore degli eserciti รจ il re della gloria. R.
Seconda Lettura
Doveva rendersi in tutto simile ai fratelli.Dalla lettera agli Ebrei
Eb 2, 14-18
Poichรฉ i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne รจ divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioรจ il diavolo, e liberare cosรฌ quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitรน per tutta la vita. Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. Perciรฒ doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e degno di fede nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo. Infatti, proprio per essere stato messo alla prova e avere sofferto personalmente, egli รจ in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.
Parola di Dio
Vangelo
I miei occhi hanno visto la tua salvezza.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 2, 22-40
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosรจ, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore-ย come รจ scritto nella legge del Signore: ยซOgni maschio primogenito sarร sacro al Signoreยป – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recรฒ al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesรน per fare ciรฒ che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: ยซOra puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perchรฉ i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israeleยป. Il padre e la madre di Gesรน si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: ยซEcco, egli รจ qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerร l’anima -, affinchรฉ siano svelati i pensieri di molti cuoriยป. C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuรจle, della tribรน di Aser. Era molto avanzata in etร , aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro cittร di Nร zaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui. Parola del Signore.
Parola del Signore
Oppure:
(Forma breve)
Dal Vangelo secondoย Luca
Lc 2,22-32
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosรจ, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore โ come รจ scritto nella legge del Signore: ยซOgni maschio primogenito sarร sacro al Signoreยป โ e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.
Mosso dallo Spirito, si recรฒ al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesรน per fare ciรฒ che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
ยซOra puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perchรฉ i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israeleยป.
Parola del Signore.