don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 8 Maggio 2021

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“Il mondo amerebbe ciò che è suo”

Tante volte ciò che rende debole la nostra sequela di Gesù non viene dai nostri dubbi o dalle nostre fragilità, ma dal confronto con gli altri, con una mentalità molto diversa dalla propria per valori, per priorità, per criteri di scelta. È la voce del mondo che rifiuta Cristo e il suo pensiero, i suoi insegnamenti, il suo modo di vivere e tutti coloro che vogliono seguire i suoi passi. A volte è facile distinguere la voce del mondo e percepire il suo odio verso la Chiesa o i cristiani.

Cerca di infangarla, di mostrare le sue debolezze, la fragilità dei suoi membri, gli errori compiuti nel passato, e gli sbagli di chi la governa. Eppure a volte lo stesso mondo si dimostra diverso verso la Chiesa e i credenti. Esalta le sue aperture culturali, lo stile innovativo, le sue scelte sociali etc.. Ma l’odio non scompare, rimane. Solo che il mondo non può disapprovare tutte le volte che anche la Chiesa si mondanizza, perchè il mondo ama ciò che è suo. Ama i cristiani tutte le volte che agiscono senza Cristo, dimenticandosi di Lui. Li plaude. Gli lascia intendere che con questo modo di fare finalmente è disposto ad ascoltare, a dialogare, a convertirsi. Ma il mondo non ascolta che se stesso, non ama che se stesso. Il mondo non è la società. Ma è costituito da coloro che nel loro cuore hanno scelto di rifiutare Cristo e la sua salvezza.

In breve

Come puoi avvicinare il mondo a Gesù, se ti allontani da Gesù per avvicinarti al modo di fare del mondo? Finchè il mondo ti vede come lui, non capirà in che modo appartieni a Cristo e lo segui.


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