“io non sono solo”
La solitudine con coincide con l’isolamento. Si puรฒ essere soli anche avendo accanto i propri cari o i propri amici, e si puรฒ essere in compagnia anche mentre fisicamente si รจ da soli (e non perchรจ si รจ al computer o sui social). Gesรน sottolinea proprio questa dinamica: sarร lasciato solo da tutti, ma non sarร solo perchรจ il Padre sarร con lui.
Quando qualcuno รจ con te non รจ detto che debba essere fisicamente accanto a te. ร nel tuo cuore, nella tua mente, lo attendi che ritorni, ti prepari ad accoglierlo. Vivi il tuo tempo in funzione di lui/lei o di loro. Siano i tuoi amici, i tuoi colleghi, persone che non conosci, ma che sai che devi incontrare.. Ci sono momenti in cui vorresti che qualcuno fosse accanto a te, ti faccia compagnia, ti ascolti e ti dica le parola giuste.
Non temere se questi momenti ti fanno pensare di essere solo. Prova a pregare, a dialogare con Dio; chiama una persona che sai che non sta attraversando un bel momento; pensa a qualcuno che puรฒ aver bisogno di te. Vedrai che quella tua solitudine รจ solo lo spazio per unirti ad un altro pezzo del puzzle.
In breve
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La solitudine รจ uno spazio di conoscenza di sรจ e di crescita indispensabile per l’uomo, che bisogna imparare ad abitare. Ma รจ anche quel luogo che ti fa scoprire il ruolo indispensabile che hai nel puzzle della socialitร .
Di don Vincenzo Marinelli anche il libretto:
La buona novella. Riflessioni per l’Avvento e il Natale disponibile su: AMAZON | IBS

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