“Ho tenuto nascosta la moneta in un fazzoletto”
Il servo che ha ricevuto la moneta in dono dal padrone per farla fruttare la tiene nascosta in un fazzoletto e la restituisce cosรฌ com’era, gli altri servi invece le fanno fruttare. I tuoi frutti non sono i tuoi successi o le cose positive che riesci a realizzare, se quelle accadono hai motivo per ringraziare Dio del buon esito secondo le tue aspettative.
Ma lรฌ nel tuo fazzoletto continui a tener chiuse tutte quelle situazioni interiori di cui gli altri non sanno e non vedono, ma tu conosci che non stai sviluppando nel modo giusto o non stai sviluppando affatto. Le tieni lรฌ, lasci che accadano e che si ripetano dentro di te, evitando di correggerle e dargli il senso giusto che ti porterebbe a fare meglio il bene o addirittura a fare del bene in misura nuova e maggiore.
In quel fazzoletto รจ come se tenessi chiusa parte della tua vita, parte di te, che eviti di mettere seriamente in gioco e di migliorare, accontentandoti del fatto che gli altri non sappiano o non vedano.
In breve
Non migliorare di te solo la parte visibile agli altri, o quella che dipende dal loro giudizio. Hai in te molto di piรน che non puoi tener chiuso in un fazzoletto, ma hai bisogno di metterlo in gioco e orientarlo al bene.
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 19, 11-28
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In quel tempo, Gesรน disse una parabola, perchรฉ era vicino a Gerusalemme ed essi pensavano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento allโaltro.
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Disse dunque: ยซUn uomo di nobile famiglia partรฌ per un paese lontano, per ricevere il titolo di re e poi ritornare. Chiamati dieci dei suoi servi, consegnรฒ loro dieci monete dโoro, dicendo: โFatele fruttare fino al mio ritornoโ. Ma i suoi cittadini lo odiavano e mandarono dietro di lui una delegazione a dire: โNon vogliamo che costui venga a regnare su di noiโ. Dopo aver ricevuto il titolo di re, egli ritornรฒ e fece chiamare quei servi a cui aveva consegnato il denaro, per sapere quanto ciascuno avesse guadagnato.
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Si presentรฒ il primo e disse: โSignore, la tua moneta dโoro ne ha fruttate dieciโ. Gli disse: โBene, servo buono! Poichรฉ ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci cittร โ.
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Poi si presentรฒ il secondo e disse: โSignore, la tua moneta dโoro ne ha fruttate cinqueโ. Anche a questo disse: โTu pure sarai a capo di cinque cittร โ.
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Venne poi anche un altro e disse: โSignore, ecco la tua moneta dโoro, che ho tenuto nascosta in un fazzoletto; avevo paura di te, che sei un uomo severo: prendi quello che non hai messo in deposito e mieti quello che non hai seminatoโ. Gli rispose: โDalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: perchรฉ allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno lโavrei riscosso con gli interessiโ. Disse poi ai presenti: โToglietegli la moneta dโoro e datela a colui che ne ha dieciโ. Gli risposero: โSignore, ne ha giร dieci!โ. โIo vi dico: A chi ha, sarร dato; invece a chi non ha, sarร tolto anche quello che ha. E quei miei nemici, che non volevano che io diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a meโยป.
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Dette queste cose, Gesรน camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme.
Parola del Signore
