“In quel giorno, digiuneranno”
I discepoli di Gesรน sembra che diano una testimonianza contraria rispetto alla prassi del tempo, perchรจ non osservano il digiuno come quelli di Giovanni e dei Farisei. Dunque pur seguendo il Maestro non sono ligi e non eccellono nell’osservanza dei precetti. Questa disparitร non รจ ben compresa e forse crea anche un certo disprezzo o invidia verso di loro. Gesรน risponde facendo capire che c’รจ una certa gradualitร nel cammino della sequela. Non si puรฒ cominciare dal digiuno, ma dalla bellezza dell’incontro con Lui.
Il digiuno รจ un momento successivo che subentra quando la sequela รจ matura, quando si รจ chiamati ad affrontare le prove e sembra che Gesรน non sia piรน accanto, non ascolti, non consoli. Guai se la sequela si fermasse alla piacevolezza iniziale dell’incontro con Gesรน perchรจ non diverebbe mai matura, ma allo stesso tempo guai se non si assaporasse all’inizio della sequela l’incontro con Gesรน e lo si sostituisse solo con delle pratiche formali. Non รจ l’osservanza di queste che rende discepoli, ma camminare, nonostante le prove, guidati dal desiderio di sperimentare nuovamente la bellezza dell’incontro con Gesรน.
In breve
Il cammino del discepolo รจ guidato dalla certezza di poter riassaporare la bellezza dell’incontro con Gesรน e non si lascia fermare nemmeno dalle prove che a tratti nascondono la Sua presenza.
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