Le parole diย Erich Frommย sono di una straordinaria attualitร :ย โSi direbbe che lโessenza vera dellโessere sia lโavere; che, se uno non ha nulla, non รจ nullaโ.ย Non รจ forse questa la logica che impera nel mondo?ย โIl diavolo entra sempre attraverso le tascheโ, diceva Papa Francesco, un avvertimento che riprende il monito diย Gesรนย nel vangelo,ย โo Dio o Mammonaโ. Perchรฉ le ricchezze sono un pericolo? Nelย Primo Testamentoย si parla della ricchezza come una benedizione di Dio, Gesรน probabilmente non intende demonizzarla, tuttavia, si puรฒ fare di essa un idolo, un dio, per comprenderci meglio, di investire tutta la vita, come se tutto dipendesse dai beni che si possiedono, con la tentazione di dimenticarsi dei poveri, della compassione per lโaltro, di condividere i beni, maย soprattutto di sostituire Dio.ย
La cupidigia
La paura primordiale dellโuomo รจ la paura della morte, la fame, la povertร , che si cerca di compensare con il potere, con la ricchezza, con il piacere. โIn veritร la morte che ci attende tutti, proprio perchรฉ fa parte della nostra vita senza che possiamo rimuoverla, rivela il limite del possesso, del potere, del piacere, e riconduce ogni persona alla realtร e alla fragilitร umana. Siamo spinti a interrogarci in profonditร : in cosa consiste la nostra vita? In cosa troviamo un senso alla fragilitร e cerchiamo salvezza dalla morte? (EB). A chi lasceremo le ricchezze avverte Gesรน? โE la tentazione perenne dellโessere umano che pensa di poter comprare tutto, che tutto abbia un prezzo e che assicurarsi il denaro corrisponda a garantirsi una vita tranquilla e senza scossoniโ (LV), รจ solo una illusione, che svanisce, porta alla tristezza, perchรฉ chi accumula, vuole sempre di piรน, e gli amici diventano i beni materiali, dimenticandosi della sorte dellโesistenza. Lโistinto naturale รจ quel desiderio ininterrotto e continuo di avere, di possedere, di godere, come se non ci fosse un domani o come se il domani fosse esclusivamente nelle nostre mani. ma รจ proprio cosรฌ?
Lโereditร
Quante amicizie e quante famiglie si dividono e diventano acerrimi nemici per la spartizione dellโereditร , arrivando perfino nelle aule dei tribunali, ma anche amicizie solide, quando cโรจ in gioco lโinteresse, la convenienza, cedono allโidolo del denaro, dei beni materiali. Non รจ semplice pensare alle cose spirituali, ai beni celesti, alla transitorietร della vita. Nel vangelo Gesรน รจ interpellato affinchรฉ egli dirimesse la contesa patrimoniale tra due fratelli. Alla morte del padre, lโereditร spettava al figlio maschio primogenito, cosรฌ che il patrimonio non fosse diviso, spezzettato, agli altri figli era riservata una parte dei beni mobili. La norma ideale era che i fratelli condividessero lโereditร , mostrando in tal modo di riconoscere la fraternitร come un bene ma non sempre ciรฒ avveniva. Gesรน risponde con una ulteriore domanda, e con una parabola, ammonendo: โFate attenzioneโ, โGuardatevi da ogni cupidigiaโ. โร un avvertimento alla vigilanza continuamente rinnovata affinchรฉ la seduzione del possesso e dei beni, veri idoli, non impedisca al credente non solo il vero e autentico riconoscimento di Dio, ma anche una vita pienamente umana, che resta per ciascuno sempre un compitoโ (EB).
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La vera ricchezza
Abbiamo iniziato con una citazione di Eric Fromm, e concludiamo questa riflessione riprendendola e spiegandola, perchรฉ il vangelo di questa domenica ci fa un invito, una proposta, anzi, โรจ una chiamata alla libertร , una sveglia alla nostra vitaโ (LV), di ciรฒ che vale veramente, e per lโeternitร . Cโรจ unโetica nel possesso dei beni, la morale della vita, non il moralismo, certo, non tutti siamo chiamati a fare San Francesco di Assisi, un grande sovversivo nella storia della Chiesa, ma da cristiani si impone una scelta. Non solo, cโรจ la chiamata alla veritร , alla sapienza, per vivere con saggezza la vita e i beni che si hanno a disposizione, con moderazione, sapendo che operando il bene per il prossimo edifichiamo noi stessi e la societร . Anche se spesso lo dimentichiamo, la vera ereditร da desiderare รจ la โvita eternaโ, appunto, che si puรฒ ricevere giร nel presente, nellโamare Dio e il prossimo, non accumulando beni terreni.
Cosa pesa nella vita e nelle relazioni? Il denaro, il potere o la fraternitร ? La vita, non dipende da ciรฒ che possiedi, dai risultati raggiunti, se hai potere su qualcuno, la consistenza non รจ accumulare cose e ostentarle.ย โRallegratevi che i vostri nomi sono scritti nei cieliโ, disse un giornoย Gesรน. E se fosse questa la vita eterna?
Per gentile concessione di don Vincenzo Leonardo Manuli
Link all’articolo del suo blog
Don Vincenzo รจ nato il 7 giugno 1973 a Taurianova. Dopo la laurea in Economia Bancaria Finanziaria ed Assicurativa nellโUniversitร Statale di Messina conseguita nel 1999, ha frequentato il Collegio Capranica a Roma dal 2001 al 2006. Ha studiato filosofia e teologia presso la Pontificia Universitร Gregoriana di Roma dal 2001 al 2006 retta dai padri gesuiti della Compagnia di Gesรน. […]
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