Ogni anno, la quaresima ci invita a fare ordine, a ricominciare in questo tempo di grazia, per rinnovare il nostro andare dietro a Gesรน, e la prima domenica siamo gettati nel deserto, a fare i conti con le tentazioni e ad avere fiducia nella vittoria di Gesรน, ha vinto per noi e ci prende per mano per affrontare questo tempo per fare veritร contro ogni apparenza e ipocrisia a cui si รจ esposti.
Il punto piรน alto
Nelle viscere dellโesistenza, senza immaginazione, non conosco bene le tentazioni presenti e future, non ho chiarezza. Lโidea sarebbe di cambiare tutto e subito, pretendere che gli altri possano comprendere, di riparare le ingiustizie; passo nei vicoli, senza incontrare nessuno, nel deserto, e penso, cosa avrebbe fatto Gesรน. A volte si รจ osservatori senza partecipare; a volte vi si sta sopra per giudicare; a volte vi si ha la presunzione di conoscere tutto. Il punto piรน alto, deve divenire il punto piรน basso, non quello dei pulpiti o dei computer, ma dalla polvere della terra, della quotidianitร , della fatica delle famiglie, degli uomini e delle donne, dello loro frustrazioni, delle loro non scelte o di decisioni sbagliate. Ecco la prima tentazione, il diavolo tenta per farti vedere solo negativitร , ma Gesรน vince scacciandolo, e propone strade alternative.
Un briciolo di pietร
Non vivo in una metropoli, nemmeno in una cittร , ma in un piccolo borgo, spopolato, dove ci sono briciole di vissuto, di amore, di preghiera, frammenti di umanitร , sprazzi di compassione. Qui non cโรจ folla di gente ma il focolare dellโincontro, della prossimitร , dellโattesa che ritorni il padre. Sullโasfalto dissestato e dei muri grigi, il sole splende anche qui, raggi di luce, feritoie di grazia, che penetrano nelle vetrate della chiesa e delle finestre delle case. Qualcuno ancora attende, รจ qui la speranza, la fede. Gesรน, cosa avrebbe fatto? Vince anche questa tentazione, quella che non ci sia nulla da fare, perchรฉ il mondo รจ degli innamorati e dei poeti.
Lโatto di fede
La chiesa collega il cielo alla terra, guarda il campanile, la punta, un urlo al cielo. Qui si riuniscono per intercedere, e nelle case โci sono madri che danno la vita per i figli e gente onesta perfino nelle piccole cose; ci sono padri che trasmettono rettitudine ai figli e occhi diritti. Cโรจ il grido del male, lo sento forte, e mi stordisce a giorni, ma piรน ancora cโรจ il silenzioso lievitare del bene. Signore, se guardi bene nella cittร che il diavolo dice sua, non cโรจ solo competizione, puoi incontrare la passione per la giustizia, il sottovoce dellโonestร , gente limpida senza secondi finiโ (E. R.). Cosa farebbe qui Gesรน? La sua vittoria รจ servire senza dominare, si fa vicino e ci prende per mano, passa la grazia, e ci sono ancora angeli che vegliano sui sogni, dicono di gettarsi e di abbandonarsi nelle mani di Dio, e di avere fiducia nellโultimo tratto della vita: โVieni, hai tentato di amare, il tuo desiderio di amore era giร amoreโ! (E. R.). Lโimportante รจ provarci, un lungo cammino รจ fatto da piccoli passi, e continuo a pregare, non chiedo altro, basta un sorriso.
- Quali sono le tentazioni? Fingere, apparire, attaccarsi alle cose, la superbia, pretendere di conoscere tutto?
- Come si vincono le tentazioni?
Leggi la preghiera di don Leonardo
Per gentile concessione di don Vincenzo Leonardo Manuli
Link all’articolo del suo blog
Don Vincenzo รจ nato il 7 giugno 1973 a Taurianova. Dopo la laurea in Economia Bancaria Finanziaria ed Assicurativa nellโUniversitร Statale di Messina conseguita nel 1999, ha frequentato il Collegio Capranica a Roma dal 2001 al 2006. Ha studiato filosofia e teologia presso la Pontificia Universitร Gregoriana di Roma dal 2001 al 2006 retta dai padri gesuiti della Compagnia di Gesรน. […]




