don Vincenzo Leonardo Manuli – Commento al Vangelo del 22 Giugno 2025

Domenica 22 Giugno 2025 - SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO - SOLENNITร€ - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 9,11b-17

Data:

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Ogni anno,ย la solennitร  del SS. Corpo e Sangue di Cristoย ci immerge nel mistero e nel cuore della fede cristiana.ย Lโ€™Eucaristia รจ il sacramento piรน incompreso, sovente diventato un appuntamento per festeggiare tutto ma non ilย Festeggiatoย (sic!!).

La Messa domenicale รจ vista come un dovere piuttosto che un incontro, quella feriale conta solo se si fa menzione del nome del defunto oppure se cโ€™รจ una ricorrenza particolare.ย Questa riflessione ci permette di renderci conto del valore che hanno le nostre celebrazioni eucaristiche. Quando possiamo dire di avere partecipato a una Messa che fosse veramente viva?ย ย 

Se non siamo poveri, se non sentiamo fame e sete, non avremo mai il desiderio di conoscere e incontrare il Signore nelle specie eucaristiche,ย fame di lui, fame di amore, fame di eternitร . Il vangelo di questo anno, quello della moltiplicazione dei pani, ci riporta nel deserto, Gesรน chiede la mediazione ecclesiale dei discepoli, offre tutta la sua vita, che diviene Eucaristia: โ€œNellโ€™Eucaristia riscontriamoย il pieno avverarsi di quel progetto di amoreย per cui il figlio di Dio รจ disceso dal cielo, si รจ abbassato fino a farsi carne e sangue come uno di noiโ€ (GC).ย 

La prova del deserto

Il deserto diviene lo spazio ideale per lโ€™azione di Gesรน, la signoria di Dio, lo spazio delle sue premure. Richiama il viaggio dโ€™Israele dopo la liberazione, dove ha sperimentato la paternitร  di Dio, lo spazio simile che consente a Gesรน di mostrare il suo amore. Cโ€™รจ una folla che ha ascoltato la predicazione di Gesรน, i discepoli vogliono congedarli, perรฒ lui li coinvolge, nonostante le poche risorse disponibili: cinque pani e due pesci. Il racconto ha una forte valenza simbolica, cristologica ed ecclesiale, non solo, assume una colorazione escatologica, il banchetto del Regno.

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Mettersi in gioco

Cโ€™รจ un realismo dei discepoli, la soluzione facile รจ mandare via la folla, ma dove sta la compassione? โ€œGesรน li spinge al contrario a mettersi in gioco, li invita a dare loro stessi da mangiare, si tratta comunque di un invito a coinvolgersi nella situazione, perchรฉ attraverso questo coinvolgimento, riusciremo a capire qualcosa in piรน di Dioโ€ (GP). Il Signore รจ con loro, ma non se ne rendono conto. Tra lโ€™altro, nessuno dei discepoli si appella a Gesรน, nessuno di loro richiama il maestro al suo impegno, nessuno esprime la fiducia in Gesรน. โ€œLa pedagogia di Gesรน prosegue e li aiuta a fare unโ€™esperienza di Dio. Le persone sono invitate a sedersi per gruppi di cinquanta: รจ un rimando al racconto dellโ€™Esodo, al tempo cioรจ in cui il popolo ha attraversato il deserto e ha sempre trovato il cibo nonostante la paura di morire di fameโ€ (GP). 

Il farmaco dellโ€™immortalitร 

Qualche anno dopo il miracolo della moltiplicazione dei pani, divenuto unโ€™anticipazione di ciรฒ che compirร  allโ€™interno della sala del cenacolo nellโ€™ultima sera della sua vita terrena, Gesรน riprende quei gestiprese, alzรฒ, recitรฒ, spezzรฒ, e alla fine, distribuire. Ecco la mediazione ecclesiale, โ€œsi tratta di portare qualcosa che non รจ nostro. Il compito sacerdotale รจ un compito di mediazione. Proprio per questo occorre sempre ricordare che questo ministero รจ un servizioโ€ (GP). Sono gesti eucaristici, dove emerge lo scontro di due logiche: quella individualista, umana, dellโ€™indifferenza, di congedare la folla; quella  di Gesรน, la compassione per la folla, lโ€™attenzione, la cura. Lโ€™invito di Gesรน รจ di vedere con occhi diversi, prendere la strada di vita, di speranza, di chi si mette nelle mani di Dio, ci viene chiesto anche di aiutare il Signore a sfamare coloro che si trovano nel deserto.

Come si diceva allโ€™inizio,ย occorre sentire fame per capire, gustare, assaporare lโ€™Eucaristia. รˆ necessarioย prendere coscienzaย dellaย fame che abita dentro di noi, a ricordarci che la logica vincente รจ quella eucaristica,ย lโ€™Eucaristia comeย sacramentum caritatisย ci ricorda che la caritร  รจ sรฌ una virtรน, ma teologale. โ€œLa caritร  non la si fa,ย ma la si riceve. Prima ancora di essere qualcosa che noi facciamo, la caritร  รจ una realtร  cheย ciย fa,ย ciย plasma,ย ciย converte: essa riguarda il nostro essere, la qualitร  della nostra umanitร . Investe il โ€œchi siamoโ€, non semplicemente il โ€œche cosa facciamoโ€ โ€œ(LM).

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Per gentile concessione di don Vincenzo Leonardo Manuli
Link all’articolo del suo blog

Don Vincenzo รจ nato il 7 giugno 1973 a Taurianova. Dopo la laurea in Economia Bancaria Finanziaria ed Assicurativa nellโ€™Universitร  Statale di Messina conseguita nel 1999, ha frequentato il Collegio Capranica a Roma dal 2001 al 2006. Ha studiato filosofia e teologia presso la Pontificia Universitร  Gregoriana di Roma dal 2001 al 2006 retta dai padri gesuiti della Compagnia di Gesรน. []

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