Ogni anno,ย la solennitร del SS. Corpo e Sangue di Cristoย ci immerge nel mistero e nel cuore della fede cristiana.ย LโEucaristia รจ il sacramento piรน incompreso, sovente diventato un appuntamento per festeggiare tutto ma non ilย Festeggiatoย (sic!!).
La Messa domenicale รจ vista come un dovere piuttosto che un incontro, quella feriale conta solo se si fa menzione del nome del defunto oppure se cโรจ una ricorrenza particolare.ย Questa riflessione ci permette di renderci conto del valore che hanno le nostre celebrazioni eucaristiche. Quando possiamo dire di avere partecipato a una Messa che fosse veramente viva?ย ย
Se non siamo poveri, se non sentiamo fame e sete, non avremo mai il desiderio di conoscere e incontrare il Signore nelle specie eucaristiche,ย fame di lui, fame di amore, fame di eternitร . Il vangelo di questo anno, quello della moltiplicazione dei pani, ci riporta nel deserto, Gesรน chiede la mediazione ecclesiale dei discepoli, offre tutta la sua vita, che diviene Eucaristia: โNellโEucaristia riscontriamoย il pieno avverarsi di quel progetto di amoreย per cui il figlio di Dio รจ disceso dal cielo, si รจ abbassato fino a farsi carne e sangue come uno di noiโ (GC).ย
La prova del deserto
Il deserto diviene lo spazio ideale per lโazione di Gesรน, la signoria di Dio, lo spazio delle sue premure. Richiama il viaggio dโIsraele dopo la liberazione, dove ha sperimentato la paternitร di Dio, lo spazio simile che consente a Gesรน di mostrare il suo amore. Cโรจ una folla che ha ascoltato la predicazione di Gesรน, i discepoli vogliono congedarli, perรฒ lui li coinvolge, nonostante le poche risorse disponibili: cinque pani e due pesci. Il racconto ha una forte valenza simbolica, cristologica ed ecclesiale, non solo, assume una colorazione escatologica, il banchetto del Regno.
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Mettersi in gioco
Cโรจ un realismo dei discepoli, la soluzione facile รจ mandare via la folla, ma dove sta la compassione? โGesรน li spinge al contrario a mettersi in gioco, li invita a dare loro stessi da mangiare, si tratta comunque di un invito a coinvolgersi nella situazione, perchรฉ attraverso questo coinvolgimento, riusciremo a capire qualcosa in piรน di Dioโ (GP). Il Signore รจ con loro, ma non se ne rendono conto. Tra lโaltro, nessuno dei discepoli si appella a Gesรน, nessuno di loro richiama il maestro al suo impegno, nessuno esprime la fiducia in Gesรน. โLa pedagogia di Gesรน prosegue e li aiuta a fare unโesperienza di Dio. Le persone sono invitate a sedersi per gruppi di cinquanta: รจ un rimando al racconto dellโEsodo, al tempo cioรจ in cui il popolo ha attraversato il deserto e ha sempre trovato il cibo nonostante la paura di morire di fameโ (GP).
Il farmaco dellโimmortalitร
Qualche anno dopo il miracolo della moltiplicazione dei pani, divenuto unโanticipazione di ciรฒ che compirร allโinterno della sala del cenacolo nellโultima sera della sua vita terrena, Gesรน riprende quei gesti; prese, alzรฒ, recitรฒ, spezzรฒ, e alla fine, distribuire. Ecco la mediazione ecclesiale, โsi tratta di portare qualcosa che non รจ nostro. Il compito sacerdotale รจ un compito di mediazione. Proprio per questo occorre sempre ricordare che questo ministero รจ un servizioโ (GP). Sono gesti eucaristici, dove emerge lo scontro di due logiche: quella individualista, umana, dellโindifferenza, di congedare la folla; quella di Gesรน, la compassione per la folla, lโattenzione, la cura. Lโinvito di Gesรน รจ di vedere con occhi diversi, prendere la strada di vita, di speranza, di chi si mette nelle mani di Dio, ci viene chiesto anche di aiutare il Signore a sfamare coloro che si trovano nel deserto.
Come si diceva allโinizio,ย occorre sentire fame per capire, gustare, assaporare lโEucaristia. ร necessarioย prendere coscienzaย dellaย fame che abita dentro di noi, a ricordarci che la logica vincente รจ quella eucaristica,ย lโEucaristia comeย sacramentum caritatisย ci ricorda che la caritร รจ sรฌ una virtรน, ma teologale. โLa caritร non la si fa,ย ma la si riceve. Prima ancora di essere qualcosa che noi facciamo, la caritร รจ una realtร cheย ciย fa,ย ciย plasma,ย ciย converte: essa riguarda il nostro essere, la qualitร della nostra umanitร . Investe il โchi siamoโ, non semplicemente il โche cosa facciamoโ โ(LM).
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Per gentile concessione di don Vincenzo Leonardo Manuli
Link all’articolo del suo blog
Don Vincenzo รจ nato il 7 giugno 1973 a Taurianova. Dopo la laurea in Economia Bancaria Finanziaria ed Assicurativa nellโUniversitร Statale di Messina conseguita nel 1999, ha frequentato il Collegio Capranica a Roma dal 2001 al 2006. Ha studiato filosofia e teologia presso la Pontificia Universitร Gregoriana di Roma dal 2001 al 2006 retta dai padri gesuiti della Compagnia di Gesรน. […]

