Il mondo รจ al buio, perchรฉ la luce รจ rifiutata, e questa luce รจ Gesรน. Il mondo รจ al buio perchรฉ non conosce Gesรน, non illudiamoci che duemila anni di cristianesimo, tra progressi teologici e scientifici, tecnologici e culturali abbiano prodotto una matura conoscenza di Gesรน Cristo.
Il mondo รจ al buio, altre luci seducono, effimere, illusorie, tutto si รจ raffreddato, e la luce vera non รจ riconosciuta, accolta, cercata, desiderata. Abbiamo ancora bisogno di ri-ascoltare il vangelo, di ri-vivere lโAvvento, di ri- comprendere che a Natale la bella notizia sconvolgente รจ Gesรน, il Liberatore, il Veniente.
Il mondo รจ al buio, e non ha piรน paura del buio. Si corre, si preparano le feste, si esercitano nelle danze e nei brindisi, si sta concludendo un altro anno, ma questa corsa dove porterร ? Guerre, profitti, competizione per scavalcare gli altri, i furbi che la fanno franca, i piรน deboli e i piรน poveri senza voce, la politica rissosa e inconcludente, chi sfrutta i migranti, la ricerca di stare sotto i riflettori: cโรจ tanto buio attorno a noi.
Il mondo non conosce Gesรน, รจ al buio. Un testimone richiama e prepara il suo avvento. Chi รจ? Egli non concentra su di sรฉ e non attrae lโattenzione.Lโultimo dei profeti, รจ chiamato a farsi piccolo, una canna sbattuta dal vento, una canna pensante, una fiammella destinata a scomparire. Cosa fa? Che bella Dio-incidenza! La liturgia colloca nascita di questo testimone, Giovanni il Battista il 24 giugno, nel solstizio dโestate, il giorno in cui la quantitร di luce diminuisce, mentre, il 25 dicembre, si colloca la nascita di Gesรน, dopo il solstizio dโinvernoquando la quantitร di luce tende ad aumentare. Egli deve diminuire e lui deve crescere, ecco il rapporto tra il testimone e lโAtteso.
Non รจ proprio tutto buio il mondo, cโรจ un fiore che spunta, una mamma che allatta il bambino, un operaio che sistema un mattone, due uomini che fanno la pace e si restituiscono giustizia, il medico che cura le piaghe dellโammalato, sono testimoni invisibili nel chiasso della violenza e dellโesaltazione del male.
Il lupo conviverร pacificamente con lโagnello?
Cosa deve fare un testimone? Deve esporsi, prendere posizione, essere voce, anche inascoltata, derisa, rifiutata. Deve indicare la luce, anche se gli orecchi sono abituati a sentire Ecco lโAgnello di Dio che toglie i peccati del mondo. Chi รจ questa luce? Viene per illuminare ogni uomo questa luce. Tra il testimone e lโAtteso cโรจ un legame, continuitร e discontinuitร , differenza e distanza. Giovanni รจ solo il testimone. Cosa indica? Dio parla attraverso questo testimone, tuttavia cโรจ il rischio di non lasciarsi interpellare. Egli indica lโAtteso, ma non scalfisce lโostinazione di chi non si lascia scomodare, a rivedere attese e idee, perchรฉ si รจ fatto sempre cosรฌ.
Il vangelo di questa domenica affida un mandato da testimone, la stessa profezia, di indicare, nei nostri deserti esistenziali di essere voce. E quando dovessero dirti: โChi credi essere? Rispondi: Voceโ. Nulla. Nientโaltro. Scrive Ermes Ronchi, Davanti al sole come davanti a Dio, non cโรจ nulla di meglio che essere nulla, aria, pura trasparenza. Siamo fatti per la luce e non per il buio, Dio cโรจ, e quando Ti insegneranno a non splendere, Tu splendi, invece (Pier Paolo Pasolini).
Buon Avvento.
Per gentile concessione di don Vincenzo Leonardo Manuli
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Don Vincenzo รจ nato il 7 giugno 1973 a Taurianova. Dopo la laurea in Economia Bancaria Finanziaria ed Assicurativa nellโUniversitร Statale di Messina conseguita nel 1999, ha frequentato il Collegio Capranica a Roma dal 2001 al 2006. Ha studiato filosofia e teologia presso la Pontificia Universitร Gregoriana di Roma dal 2001 al 2006 retta dai padri gesuiti della Compagnia di Gesรน. […]

