È già da molto tempo, anni su anni, che Zaccaria non ce la fa proprio a credere a un sogno. Il sogno, morto da molto tempo, di un figlio, di un erede. Per anni ha desiderato da Elisabetta un discendente, ma che dolorosamente non è mai arrivato. Zaccaria non crede alle parole dell’Arcangelo, troppo strane, troppo piene di vita per lui che si sente vecchio, giunto ormai al limite della sua stessa vita.
Tu non sei come Zaccaria, non basi la tua vita sul numero degli anni, o per i sogni sepolti dentro di te. La tua fede in Gesù è talmente forte, caparbia, da non smettere di credere alla forza dei sogni, in modo determinante, i sogni di Dio.
Hai dentro di te tutta l’energia e la voglia di fronteggiare e vincere le avversità sparse sul tuo cammino. Tu lo sai che non sei solo e i sogni di Dio non sono fuori di te, ma dentro di te, nelle profondità del tuo esistere.
A differenza dei tanti Zaccaria della storia umana, ecco perché tu, invece, ci credi davvero: in Dio, in Gesù, nel suo viaggio di amore e, soprattutto, hai imparato a credere in te.
Fonte: per gentile concessione di don Sergio Carettoni dal suo blog.
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