Le vere amicizie hanno e vivono una coniugazione al plurale, dove le singole persone non pensano solo al proprio tornaconto affettivo, e lโuso che ciascuno fa dei verbi non riguarda solo se stesso e il suo mondo, ma mondi e spazi, personalitร e storie condivise assieme.
La bellezza di una storia amicale sta proprio nella pluralitร della sua forza, lร dove lโimpegno di restarsene lontano dalla rischiosa tentazione di ingabbiare lโaltro, e alla fine se stessi, diventa in ciascuno legge di rispetto e di vero amore.
Anche se nellโamicizia la libertร la si concepisce e la si partorisce dentro il recinto degli abbracci, sappiamo per esperienza quanto sia salutare uscire poi dai recinti stessi, per crescere via via nella capacitร di apertura e di accoglienza nella propria storia di amicizia con lโinfinito del mondo.
Ogniqualvolta lโamore viene rinchiuso in spazi angusti di relazione, in legami di reciproca dipendenza, per istinto di sopravvivenza lโamore reagisce, si scrolla di dosso qualsiasi monile di possesso, prende le distanze dalle fagocitanti forze centripete dellโaltra persona e fugge verso nuovi spazi e dimensioni libere di umanitร .
Se infiniti possono essere i recinti per gli abbracci, con il pericolo che si tramutino in gabbie amicali, in quotidiane relazioni di mutua e grigia dipendenza, in amore โ perchรฉ non si puรฒ dimenticare che lโamicizia rientra tra le casistiche dellโamore โ, in amore due sono le garanzie di sicurezza e di autenticitร : la reciproca libertร delle menti e dei cuori, e la gratuita auto elevazione dellโuna e dellโaltra persona.
Tutti si sentono vivi cosรฌ, sia in amore sia in una storia dโamicizia, se davvero colgono se stessi dentro una relazione speciale, dove il valore piรน grande resta sempre quello di stimolare la persona amica/amata a vivere e ad amare il bello del mondo, il valore della propria oblativitร per il bene di tante altre persone, la libertร di mettere in gioco le proprie capacitร virtuose, perchรฉ altri possano a loro volta imparare il valore e la luminositร di unโamicizia vera.
Rispettando la naturale legge del doppio senso di marcia, cioรจ dellโandare e del venire, dellโentrare e dellโuscire, lโamicizia รจ sempre un partire da se stessi per andare verso chi accende in noi lโinteresse di un incontro e lโoblativo scambio di sentimenti e di emozioni. Amicizia รจ anche accogliere alla porta della propria mente e del proprio cuore chi viene a bussare, a cercare, a chiedere lโattenzione di uno sguardo, la condivisione di unโesperienza, il dono di un sentimento, la coperta di unโemozione.
Amicizia รจ abitare ovunque lโoltre di se stessi, nello sforzo del proprio cuore di abbracciare lโInfinito di ogni esistere.
Per gentile concessione di Don Sergio Carettoni dal suo blog.
