don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo di oggi 26 Luglio 2019

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La morte delle aspettative e la nascita del desiderio

Santi Gioacchino e Anna

I discepoli domandano a Gesรน il motivo per il quale alla folla parla in parabole ed egli risponde che la differenza tra la folla e i discepoli consiste nel modo con il quale si accoglie la Parola di Dio. Dio infatti parla a tutti e in diversi modi, si fa prossimo allโ€™uomo e in tante maniere. La folla รจ il simbolo di coloro che hanno con Gesรน un contatto occasionale e strumentale per cui quello che vedono e sentono non cambia loro il cuore perchรฉ si fermano al bisogno da soddisfare piuttosto che al desiderio di essere salvati.

La relazione che sโ€™instaura tra Gesรน e i molti della folla sembra essere molto superficiale al punto che il beneficio che si ottiene รจ passeggero. Per molti Dio รจ Colui che รจ buono quando risolve i problemi e poi รจ come una scopa che viene riposta dietro la porta in attesa di usarla di nuovo allโ€™occorrenza. Questo modo di fare si riverbera anche nei rapporti con gli altri. I discepoli sono condotti da Gesรน a comprendere e assimilare gli eventi nei quali si manifesta la potenza di Gesรน affinchรฉ lo stesso Spirito, che fa compiere a lui molti prodigi e lo porta fino alla croce per il dono totale di sรฉ, possa agire anche in loro.

Il frutto di cui parla Gesรน non รจ unโ€™opera buona che facciamo ogni tanto per lavarci la coscienza, ma รจ quello che permettiamo di fare in noi allo Spirito Santo. Il frutto รจ lโ€™opera dello Spirito Santo in noi e attraverso di noi. Senza lo Spirito Santo non potremmo mai comprendere quello che Dio sta operando in noi e per noi. Nella parabola sono visualizzati concretamente gli ostacoli che lโ€™uomo, anche il sedicente credente, pone affinchรฉ lo Spirito Santo agisca.

Sono sottolineati tre atteggiamenti che ci rendono refrattari alla grazia di Dio: il primo รจ il formalismo, cioรจ compiere azioni religiose ma senza fede, il secondo รจ lโ€™emozionalismo, in altri termini si tratta di scelte di vita fatta sullโ€™onda dellโ€™emozione senza il supporto del ragionamento, il terzo consiste nellโ€™attivismo che รจ la forma piรน comune del narcisismo che mette al centro il proprio io. Ci si trova a volte nella condizione di essere aborti di credenti, cioรจ persone che non giungono alla maturitร  di fede perchรฉ vinti dalla delusione in quanto non accettano la morte delle loro aspettative che nutrono su Dio e sugli altri.

Lโ€™uomo che porta frutto รจ Colui che con lโ€™aiuto dello Spirito Santo accoglie il seme che prima deve morire per germogliare e diventare frutto. Solo attraversando la morte delle nostre aspettative puรฒ nascere e svilupparsi il desiderio e la volontร  di amare lโ€™altro fino alla fine!

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Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!

Commento a cura di don Pasquale Giordano

FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโ€™Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร  ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]

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Colui che ascolta la Parola e la comprende, questi dร  frutto

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 13, 18-23

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซVoi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciรฒ che รจ stato seminato nel suo cuore: questo รจ il seme seminato lungo la strada. Quello che รจ stato seminato sul terreno sassoso รจ colui che ascolta la Parola e lโ€™accoglie subito con gioia, ma non ha in sรฉ radici ed รจ incostante, sicchรฉ, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi รจ colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dร  frutto. Quello seminato sul terreno buono รจ colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dร  frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per unoยป.

Parola del Signore.

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