Il tempo del discernimento tra le aspettative di un dipendente e lโattesa di un innamorato
Mercoledรฌ della XXIX settimana del Tempo Ordinarioย (Anno dispari)
Un operaio aspetta con ansia la sua paga e un innamorato attende il momento in cui potrร incontrare la sua amata. La differenza tra un operaio e un innamorato non consiste tanto nellโaspettativa o nel modo in cui si attende, ma nellโoggetto del desiderio. Lโoperaio attende la ricompensa mentre lโinnamorato desidera la persona. Lโaspettativa di ricevere genera una tensione che stanca e, quando si prolunga, si trasforma in rabbia. Lโattesa di una persona, alimentata dal desiderio dโincontrarla per dirle e darle il proprio amore, allarga gli spazi del cuore perchรฉ, giungendo lโora, possa accoglierla cosรฌ come รจ e prendersi cura di lei.
Il tempo dellโattesa non รจ un tempo vuoto se lo si vive come opportunitร di purificazione interiore e come occasione di conversione. Essa consiste nel passare dal punto di vista di chi, eseguendo dei comandi ed esercitando il suo dovere, aspetta dei risultati che lo gratificano, a quello di colui che pone al centro della sua attenzione le persone che gli sono state affidate perchรฉ se ne prenda cura.ย
Il tempo della preparazione alla scelta che determina il proprio stato di vita, da sposati o da consacrati, oppure che orienta verso la professione, รจ tempo di discernimento nel quale si determina lโoggetto del desiderio e, di conseguenza, anche lo stile dellโattesa.ย
Il tempo dellโattesa รจ tempo di crescita nella misura in cui la legge, la volontร del padrone di casa, viene interiorizzata e diventa quella che il servo dร a sรฉ stesso. Una persona, da bambino prima e adolescente dopo, diventando giovane e finalmente adulto, matura gradualmente la capacitร non solo di fare quello che uno piรน grande gli ordina, ma soprattutto fa della legge che deve applicare la volontร di prendersi cura di altre persone.ย ย
Prepararsi alla vita coniugale o a quella sacerdotale oppure a quella di speciale consacrazione, richiede un cammino formativo che miri alla trasformazione del modo di pensare e del modo di amare. Il pragmatismo รจ utile solo nella misura in cui si coniuga con una crescente sensibilitร alla cura delle relazioni e alla persona.ย
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Il sano e opportuno discernimento รจ lโattivitร propria della coscienza di ciascuno che non รจ delegabile a nessuno. Il discernimento dei desideri aiuta a distinguere tra le aspettative di ricevere e lโattesa dellโincontro per prendersi cura. Fatta questa distinzione si orienta lโambizione, cioรจ lo slancio della volontร o verso lโaccrescimento e lโaccumulo per sรฉ (ad ogni mezzo, lecito e illecito) oppure verso la responsabilitร di amare, prendendosi cura dei fratelli, senza pretendere nulla da loro.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโArcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
A chiunque fu dato molto, molto sarร chiesto.Dal Vangelo secondo Luca
Lc 12, 39-48
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In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซCercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perchรฉ, nellโora che non immaginate, viene il Figlio dellโuomoยป.
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Allora Pietro disse: ยซSignore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?ยป.
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Il Signore rispose: ยซChi รจ dunque lโamministratore fidato e prudente, che il padrone metterร a capo della sua servitรน per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverร ad agire cosรฌ. Davvero io vi dico che lo metterร a capo di tutti i suoi averi.
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Ma se quel servo dicesse in cuor suo: โIl mio padrone tarda a venireโ, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverร un giorno in cui non se lโaspetta e a unโora che non sa, lo punirร severamente e gli infliggerร la sorte che meritano gli infedeli.
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Il servo che, conoscendo la volontร del padrone, non avrร disposto o agito secondo la sua volontร , riceverร molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrร fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverร poche.
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A chiunque fu dato molto, molto sarร chiesto; a chi fu affidato molto, sarร richiesto molto di piรนยป.
Parola del Signore

Commento a cura di don Pasquale Giordano