La povertร evangelica รจ stile di vita di corresponsabilitร
XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)ย
Protagonista della piccola parabola, ascoltata domenica scorsa, era un uomo ricco, unico amministratore dei suoi beni. Un uomo onesto, ma stolto in quanto crede che la sua vita terrena non debba mai finire e che possa dirsi riuscita perchรฉ possiede molti beni per molti anni. I discepoli ascoltando questa parabola rimangono interdetti perchรฉ viene messa in discussione la loro idea di giustizia legata alla retribuzione divina concessa in base ai meriti accumulati.ย
Gesรน sovverte il punto di vista ponendo la benevolenza di Dio non come conquista, ma come dono gratuito. La beatitudine che Dio offre allโuomo non รจ oltre la morte, ma giร in questa vita e non consiste nel possedere e godere dei beni materiali, ma nel dono che di essi facciamo agli altri nella condivisione fraterna.
La notte รจ il tempo nel quale piรน forte si fa lโincognita del futuro che puรฒ indurci a mettere da parte, a risparmiare, creare un tesoro che possa garantirci dagli imprevisti della vita. Per il cristiano il futuro non รจ unโincognita ma รจ una luminosa realtร perchรฉ รจ piena della promessa di Dio che non mente. Lo stolto vive lโoggi come se non ci fosse un domani godendo per sรฉ, e come puรฒ, i piaceri della vita. Il saggio, chiamato beato da Gesรน, รจ colui che anticipa nel presente quello che Dio porterร a compimento nel futuro.ย
La vita vera รจ quella nella quale siamo trattati da signori proprio dal Signore, lui che si fa servo perchรฉ noi possiamo diventare liberi. Il nostro futuro รจ tutto scritto nella pasqua in cui Gesรน si fa schiavo e dona se stesso per farci vivere di lui, con lui e in lui.ย
Lโuomo che guarda solo il proprio ombelico, cioรจ รจ autoreferenziale e concentrato su di sรฉ, da servo in mezzo ad altri servi, si ergerร a dominatore e sfruttatore dei suoi fratelli, diventando schiavo della sua aviditร e del proprio orgoglio.
- Pubblicitร -
I discepoli sono un piccolo gregge, guidati da un grande pastore. La consapevolezza della propria piccolezza e fragilitร li deve portare, ad avere fiducia in lui e a seguire il loro pastore imitandone lo stile di vita; egli infatti non si serve del suo gregge ma lo serve con amorevolezza, attenzione, premura e gratuitร fino al punto di dare sรฉ stesso in nutrimento.ย
La poca fiducia in Dio ce lo fa percepire giudicante e ostile, pronto a tenderci dei tranelli per metterci alla prova. Quanto piรน confidiamo in noi stessi, tanto meno abbiamo fiducia in Dio e proiettiamo su di lui le paure alimentate dalle nostre fragilitร . La venuta improvvisa di Dio, non รจ tanto quella del momento della morte, quanto invece quelle situazioni nelle quali viene a salvarci presentandosi nella carne dolorante dei poveri per schiodarci dal nostro egoismo e guidarci fuori verso i fratelli nella condivisione gratuita, generosa e gioiosa. Dio รจ sรฌ come un ladro, che perรฒ non porta via la nostra gioia, ma ciรฒ a cui di precario abbiamo attaccato il cuore e che รจ una vera minaccia per la nostra vita, perchรฉ alla fine la rende un banale bene di consumo. Se anche viene a mancare qualcosa che ci appartiene, in realtร Dio ci sta donando qualcosa di molto piรน bello, la libertร di amare.
Gesรน ci esorta a non temere e ad essere vigilanti nella notte della solitudine, quando, calando il sole della giustizia e della ragione, si allungano le ombre del pregiudizio e i pericoli fanno sentire maggiormente il peso della nostra strutturale povertร .
La povertร se da una parte รจ la condizione di insufficienza e al tempo stesso anche di dipendenza, dallโaltra รจ lo stile di vita che ci consente di essere veramente ricchi di felicitร . Beato รจ colui che รจ pieno di gioia, o meglio ancora, รจ colui che si lascia riempire di gioia da Dio, investendo i suoi beni affettivi ed effettivi nelle molteplici forme con cui vivere la grazia della Caritร .ย
Il tesoro piรน grande che potremmo e dovremmo desiderare รจ vivere come Gesรน, cioรจ ambire a celebrare la pasqua e a fare della nostra vita terrena unโanticipazione quotidiana della grande festa del Cielo.
Auguro a tutti una serena domenica e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโArcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]
Letture della
XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
Come punisti gli avversari, cosรฌ glorificasti noi, chiamandoci a te.Dal libro della Sapienza
Sap 18,6-9
La notte [della liberazione] fu preannunciata
ai nostri padri,
perchรฉ avessero coraggio,
sapendo bene a quali giuramenti avevano prestato fedeltร .
ย
Il tuo popolo infatti era in attesa
della salvezza dei giusti, della rovina dei nemici.
Difatti come punisti gli avversari,
cosรฌ glorificasti noi, chiamandoci a te.
ย
I figli santi dei giusti offrivano sacrifici in segreto
e si imposero, concordi, questa legge divina:
di condividere allo stesso modo successi e pericoli,
intonando subito le sacre lodi dei padri.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 32 (33)
R. Beato il popolo scelto dal Signore.Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti รจ bella la lode.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua ereditร . R.
ย
Ecco, lโocchio del Signore รจ su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame. R.
ย
Lโanima nostra attende il Signore:
egli รจ nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo. R.
Seconda Lettura
Aspettava la cittร il cui architetto e costruttore รจ Dio stesso.
Dalla lettera agli Ebrei
Eb 11,1-2.8-19
Fratelli, la fede รจ fondamento di ciรฒ che si spera e prova di ciรฒ che non si vede. Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio.
ย
Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedรฌ partendo per un luogo che doveva ricevere in ereditร , e partรฌ senza sapere dove andava.
ย
Per fede, egli soggiornรฒ nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la cittร dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore รจ Dio stesso.
ย
Per fede, anche Sara, sebbene fuori dellโetร , ricevette la possibilitร di diventare madre, perchรฉ ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre giร segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si puรฒ contare.
ย
Nella fede morirono tutti costoro, senza aver ottenuto i beni promessi, ma li videro e li salutarono solo da lontano, dichiarando di essere stranieri e pellegrini sulla terra. Chi parla cosรฌ, mostra di essere alla ricerca di una patria. Se avessero pensato a quella da cui erano usciti, avrebbero avuto la possibilitร di ritornarvi; ora invece essi aspirano a una patria migliore, cioรจ a quella celeste. Per questo Dio non si vergogna di essere chiamato loro Dio. Ha preparato infatti per loro una cittร .
ย
Per fede, Abramo, messo alla prova, offrรฌ Isacco, e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrรฌ il suo unigenito figlio, del quale era stato detto: ยซMediante Isacco avrai una tua discendenzaยป. Egli pensava infatti che Dio รจ capace di far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe anche come simbolo.
ย ย
Oppure forma breve: Eb 11,1-2.8-12
Aspettava la cittร il cui architetto e costruttore
รจ Dio stesso.
Dalla lettera agli Ebrei
ย
Fratelli, la fede รจ fondamento di ciรฒ che si spera e prova di ciรฒ che non si vede. Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio.
ย
Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedรฌ partendo per un luogo che doveva ricevere in ereditร , e partรฌ senza sapere dove andava.
ย
Per fede, egli soggiornรฒ nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la cittร dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore รจ Dio stesso.
ย
Per fede, anche Sara, sebbene fuori dellโetร , ricevette la possibilitร di diventare madre, perchรฉ ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre giร segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si puรฒ contare.
Parola di Dio
Vangelo
Anche voi tenetevi pronti.

Lc 12, 32-48
ย
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ย
ยซNon temere, piccolo gregge, perchรฉ al Padre vostro รจ piaciuto dare a voi il Regno.
ย
Vendete ciรฒ che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perchรฉ, dovโรจ il vostro tesoro, lร sarร anche il vostro cuore.
ย
Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
ย
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverร ancora svegli; in veritร io vi dico, si stringerร le vesti ai fianchi, li farร mettere a tavola e passerร a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dellโalba, li troverร cosรฌ, beati loro!
ย
Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perchรฉ, nellโora che non immaginate, viene il Figlio dellโuomoยป.
ย
Allora Pietro disse: ยซSignore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?ยป.
ย
Il Signore rispose: ยซChi รจ dunque lโamministratore fidato e prudente, che il padrone metterร a capo della sua servitรน per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverร ad agire cosรฌ. Davvero io vi dico che lo metterร a capo di tutti i suoi averi.
ย
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: โIl mio padrone tarda a venireโ, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverร un giorno in cui non se lโaspetta e a unโora che non sa, lo punirร severamente e gli infliggerร la sorte che meritano gli infedeli.
ย
Il servo che, conoscendo la volontร del padrone, non avrร disposto o agito secondo la sua volontร , riceverร molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrร fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverร poche.
ย
A chiunque fu dato molto, molto sarร chiesto; a chi fu affidato molto, sarร richiesto molto di piรนยป.
Parola del Signore
ย ย
Oppure forma breve: Lc 12,35-40
Anche voi tenetevi pronti..
Dal Vangelo secondo Luca
ย
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ย
ยซSiate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
ย
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverร ancora svegli; in veritร io vi dico, si stringerร le vesti ai fianchi, li farร mettere a tavola e passerร a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dellโalba, li troverร cosรฌ, beati loro!
ย
Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perchรฉ, nellโora che non immaginate, viene il Figlio dellโuomoยป.
