don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del giorno – 7 dicembre 2025

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Dallโ€™acqua del peccato che mortifica al fuoco dello Spirito che vivifica – II DOMENICA DI AVVENTO (ANNO A) โ€“ Lectio divina

Il protagonista della pagina evangelica รจ Giovanni il Battista, la cui figura storica รจ presentata anche da fonti storiche extra bibliche come quella di Giuseppe Flavio, il quale perรฒ non instaura alcun rapporto di relazione tra il profeta e Gesรน.

Il Battista innanzitutto predica la vicinanza del regno dei cieli e perciรฒ esorta alla conversione. Lโ€™imperativo, posto in evidenza, sottolinea lโ€™urgenza della conversione quale preparazione della venuta del Messia attraverso cui Dio, emettendo il giudizio finale, farร  veritร . La citazione del profeta Isaia identifica il Battista con la voce del messaggero che esorta a preparare la via del Signore. La via indica la condotta di vita che deve tendere ad essere retta come quella del Signore.

Lโ€™abbigliamento del Battista richiama la figura di Elia, modello di ogni profeta, e la sua alimentazione sottolinea che Giovanni, anche se abita nel deserto, lontano dagli ambienti sacri del tempio, vive una condizione di puritร  rituale. La pratica dei lavacri rituali era molto comune soprattutto tra i farisei, scrupolosi esecutori dei precetti della legge riguardanti la puritร .

Lโ€™evangelista, dopo il Battista, fa entrare in scena coloro che, provenendo da ogni parte, andavano da lui per farsi battezzare. Essi, dunque, non si immergevano da sรฉ stessi, ma si facevano immergere nellโ€™acqua del fiume. Giovanni battezzava nellโ€™acqua perchรฉ accompagnava coloro che andavano da lui per essere aiutati a riconoscere e confessare i propri peccati.

Dunque, non si trattava di unโ€™autopurificazione ma di un gesto di umiltร  vissuto nella fraternitร  e non in maniera individualistica. Il Battista accoglieva coloro che con il cuore contrito e umiliato riconoscevano il proprio peccato con il desiderio di ricevere il perdono e rinascere.

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Ai farisei e ai sadducei sono invece riservate dure parole. Dal rimprovero di Giovanni, il quale aveva il dono di conoscere i pensieri nascosti nel cuore, comprendiamo che gli appartenenti a questi due gruppi religiosi, tra loro molto distanti, erano venuti non con lโ€™umile disposizione dโ€™animo di chi chiede di essere aiutato ma con la presunzione di chi crede di essere detentore della promessa di Dio (in quanto nel numero dei circoncisi e dei figli di Abramo) e certo di essere meritevole della sua benedizione.

Essi sono ipocriti perchรฉ, come fanno i serpenti, nascondono i loro pensieri arroganti dietro la formalitร  dei riti e delle tradizioni, cambiano pelle adattandosi alle varie situazioni per ottenere un tornaconto ed esprimono giudizi taglienti che sono veleno per la comunitร .

Anche se Dio รจ fedele a compiere le sue promesse, esse tuttavia si attuano nella misura in cui cโ€™รจ la collaborazione dellโ€™uomo che, facendo tesoro della Parola, fruttifica nelle opere di giustizia. Puro non รจ colui che รจ senza peccato, ma chi si lascia purificare anche se, per la durezza del suo cuore, la grazia di Dio trova delle resistenze.

Il Battista riprende le immagini apocalittiche dei profeti, come Gioele, Zaccaria, Malachia, che annunciavano lโ€™imminente venuta del giorno del Signore nel quale avrebbe fatto giustizia separando gli uomini fedeli da quelli empi per dare a ciascuno la ricompensa che merita. Lโ€™influsso della giustizia retributiva colora di accenti drammatici lโ€™insegnamento di Giovanni.

Tuttavia, la voce del profeta grida nel deserto ed รจ precedente allโ€™incontro con il Messia atteso, che il Battista immagina come lโ€™inviato di Dio nel mondo per fare piazza pulita dei cattivi e riunire nel paradiso ritrovato gli eletti.

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In altri termini, il Battista da una parte mette in guardia dal vivere la fede in maniera formale e ritualistica e dallโ€™altra spinge perchรฉ la conversione si traduca in opere di giustizia. Tutto questo per essere trovati degni di entrare nel regno dei cieli.

Chi fa opere di giustizia diventa frutto che Dio nel giorno del giudizio raccoglierร  nel suo granaio e accoglierร  tra i suoi beni; chi invece รจ come un albero sterile e privo di frutti, ma pieno di foglie, sarร  tagliato e distrutto nel fuoco della morte.

Giovanni riconosce che questo giudizio non spetta ai profeti e neanche a lui ma al Messia. Nelle sue parole appare un personaggio alquanto misterioso che non scende direttamente dal cielo, ma proviene dalle schiere degli uomini-profeti, discepoli della Parola.

Il Cristo viene dopo il Battista non in senso temporale ma spaziale. Anche lui, come profeta, รจ in cammino insieme agli altri uomini guidato dalla Parola di Dio di cui รจ discepolo. Egli perรฒ riceverร  una forza superiore, lo Spirito Santo, nel quale battezzerร  come passando attraverso il fuoco.

รˆ il fuoco dello Spirito Santo che purifica separando e dร  la forma di Dio a tutti quelli che docilmente si lasciano plasmare dalla sua forza.

Meditatio

Giovanni Battista รจ uno dei testimoni dellโ€™Avvento che ci accompagna nel cammino della fede per andare incontro al Signore. Piรน che alla festa del Natale il profeta scuote le nostre coscienze per prepararci a vivere la Pasqua, il continuo passaggio dalla morte del peccato alla vita eterna.

Il suo battesimo con lโ€™acqua da una parte richiama il passaggio del Mar Rosso prima, e del fiume Giordano poi, che ha consentito al popolo dโ€™Israele di passare dalla condizione di schiavitรน e di esilio in terra straniera a quella di libertร  e stabilitร  nella Terra promessa.

Dallโ€™altra, annuncia la Pasqua di Gesรน, compimento di quella ebraica, alla quale il Cristo ci rende partecipi battezzandoci col fuoco dello Spirito Santo.

La liturgia della Parola di questa domenica nelle parole del profeta Isaia e in quelle del Battista ritorna lโ€™immagine dellโ€™albero che sta ad indicare idealmente lโ€™Israelita e lโ€™intero popolo giudaico.

Il Messia รจ paragonato ad un virgulto che spunta dal ceppo di Iesse. รˆ una rappresentazione della speranza che Dio accende nel cuore degli Israeliti che si trovano in crisi e si domandano, guardando alle vicende della storia, se Dio ha dimenticato le sue promesse dal momento che la discendenza regale di Davide sembra estinta.

Storicamente quel germoglio fu il re Ezechia ma in realtร  anche lui non era che profezia del vero re, Gesรน Cristo, il cui regno non avrร  mai fine.

Le promesse di Dio, ricorda San Paolo ai Romani, si sono compiute in Gesรน che รจ stato consacrato re nel momento in cui egli si รจ fatto servo.

Nel Cristo, crocifisso e risorto, si manifesta la perseveranza e la consolazione di Dio. Lo sguardo di Dio sullโ€™uomo non รจ inquisitorio e investigativo, ma mite e benevolo perchรฉ egli non guarda i nostri peccati ma la fede.

Essa รจ da una parte umile riconoscimento della propria piccolezza creaturale e della grandezza della misericordia divina e, dallโ€™altra, รจ speranza di vivere come e con il Signore.

La conversione predicata dal Battista altro non รจ che un cambiamento di direzione del cuore che dal gettarsi nelle cose del mondo tende verso la comunione con il Signore.

Quando viene meno la fede, ovvero lo stesso sentimento che ha motivato la scelta di Gesรน di farsi servo di Dio e degli uomini, si diventa come quelle piante del deserto che non hanno radici profonde e che il vento porta da una parte e dallโ€™altra senza una direzione precisa.

Preparare la via al Signore significa aprire dentro di sรฉ un canale di comunicazione con Dio perchรฉ possa trovare nel cuore spazio per abitare.

Quando la Parola di Dio mette radice nel cuore allora la vita del credente diviene fruttuosa.

Cโ€™รจ un ideale cammino che va dallโ€™acqua del Giordano, nel quale Giovanni Battista immerge gli uomini che confessano i loro peccati, al fuoco dello Spirito nel quale Gesรน Cristo battezza i redenti che professano la loro fede.

Questa รจ la via del Signore che siamo invitati a percorrere insieme a Lui, spogliandoci gradualmente di tutto ciรฒ che ci appesantisce per essere rivestiti della luce della gloria.

รˆ un cammino di purificazione che non avviene attraverso pratiche auto catarchiche, ma mediante relazioni di amore fraterno.

Man mano che progrediamo nel cammino della santitร  diventiamo testimoni con le nostre opere del fatto che il Signore ci ama ed รจ sempre con noi.

Lโ€™uomo vecchio che allunga la mano per afferrare e possedere ciรฒ che Dio dona per grazia, per gestire e controllare la vita degli altri, si rinnova interiormente e stende la mano per aiutare chi รจ in difficoltร , per condividere il pane con chi non ne ha, per consolare con una carezza chi รจ nellโ€™afflizione.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna

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