don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del giorno – 26 Giugno 2025

- Pubblicitร  -

Il senso di appartenenza e il rischio di essere di parte โ€“ Giovedรฌ della XII settimana del Tempo Ordinario

+ Dal Vangelo secondo ย (Mt 7,21-29)

La casa costruita sulla roccia e la casa costruita sulla sabbia.

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:

ยซNon chiunque mi dice: โ€œSignore, Signoreโ€, entrerร  nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontร  del Padre mio che รจ nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: โ€œSignore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demรฒni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?โ€. Ma allora io dichiarerรฒ loro: โ€œNon vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate lโ€™iniquitร !โ€.

Perciรฒ chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarร  simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perchรฉ era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarร  simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grandeยป.

Quando Gesรน ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autoritร , e non come i loro scribi.

- Pubblicitร  -

Il senso di appartenenza e il rischio di essere di parte

ยซEntrerร  nel regno dei cieli chi fa la volontร  del Padre mio che รจ nei cieliยป. Gesรน riassume con queste parole il primo discorso nel vangelo secondo Matteo. Il regno dei cieli altro non รจ che Dio stesso; entrare in esso significa sostanzialmente appartenere al Padre come suo figlio e realizzare la rete della comunione fraterna che รจ la Chiesa. Dunque, la felicitร  non consiste nel possedere qualcosa ma nellโ€™appartenere a Dio e nel custodirci reciprocamente tra fratelli nellโ€™amore.

Unโ€™applicazione pratica di questo avvertimento evangelico la fa Paolo parlando ai Corinti (1Cor 3) ai quali ยซcome a neonati in Cristoยป, essendo ancora molto legati ai ragionamenti tipicamente umani, ha potuto dare da bere il latte piuttosto che il cibo solido. Lโ€™apostolo mette in guardia i Corinti dal fraintendimento che ci puรฒ essere nella comunitร  cristiana quando si confonde il senso di appartenenza con lโ€™essere di parte. Tale confusione genera invidie e discordie che deformano il volto della Chiesa, la quale da edificio fondato su Cristo diventa una realtร  basata su quelli che pretendono di prenderne il posto. Infatti, la chiesa della cittร  greca di Corinto era attraversata da profonde divisioni e rivalitร  causate da atteggiamenti partigiani di coloro che si vantavano di seguire uno dei capi della comunitร  Apollo o Paolo o Cefa.

Paolo, quasi facendo eco alla risposta che il Signore da a coloro che gli dicono: Signore, Signore, noi nel tuo nome abbiamo profetato, abbiamo cacciato i demoni e abbiamo fatto prodigi, ricorda che nessuno puรฒ porre un fondamento diverso da quello che giร  vi si trova, che รจ Gesรน Cristo. Dunque, sembra ribadire lโ€™apostolo delle genti, la prima condizione per essere giusti e praticare la giustizia รจ porre a base della propria vita la relazione con Gesรน. Su questo fondamento si poggia tutta lโ€™opera del cristiano, dalle piccole alle grandi cose. Chi fonda la sua vita su Cristo e si unisce a Lui conformando la propria vita alla sua, egli stesso si lascia edificare come pietra viva insieme con gli altri per formare il tempio di Dio. Esso risplenderร  per lโ€™armonia tra i vari elementi architettonici piuttosto che per la bellezza di un singolo elemento. Cosรฌ la volontร  del Padre si realizza quando cโ€™รจ fraternitร  e comunione tra lโ€™autoritร  e il popolo di Dio.

Chi ha un compito particolare nella Chiesa, che sia quello dโ€™insegnare o evangelizzare, oppure di guarire e santificare, qualsiasi sia il ministero deve ricordare che siamo ยซcollaboratori di Dioยป perchรฉ solo Lui fa crescere. Sostituirsi a Dio significa condannarsi e condannare altri alla rovina.

- Pubblicitร  -

Le prove della vita, che Gesรน identifica con le intemperie metereologiche, si abbattono su tutti indistintamente. Paolo preferisce usare lโ€™immagine del fuoco che rivela se la nostra opera nasce dalla relazione con Gesรน o dallโ€™autoreferenzialitร .

Le invidie, le gelosie, le calunnie, i tradimenti, i giudizi ingiusti, le critiche cattive, le insinuazioni maligne colpiscono chiunque, tuttavia sono rivelative del fatto che la fede, le scelte di servizio, lโ€™impegno missionario lโ€™abbiamo poggiato su Cristo o su noi stessi, ovvero abbiamo messo in pratica la volontร  di Dio o la nostra. Rimane saldo e continua nel tempo ciรฒ che nasce dal cuore di Dio, roccia della nostra salvezza, cade, passa e scompare tutto ciรฒ che si basa sulla sabbia della nostra presunzione e autoreferenzialitร .

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna

Altri Articoli
Related

don Andrea Vena – Commento al Vangelo di giovedรฌ 25 Dicembre 2025

Carissimi amici,il cammino liturgico dellโ€™Avvento ci porta alla grotta...

Sr. Palmarita Guida – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2025

Maria ha giร  detto sรฌ.Non chiede prove per credere.Eppure Dio,...

Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2025

Beati coloro che vivono e sentono l'amore di Dio....

Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 22 dicembre 2025

Cristo Signore รจ la pietra angolare, la roccia su...