Mitezza e umiltร , il rimedio piรน efficace allo stress – Giovedรฌ della XV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
Dal libro del profeta Isaรฌaย Is 10,5-7.13-16
Svegliatevi ed esultate voi che giacete nella polvere.
Il sentiero del giusto รจ diritto,
il cammino del giusto tu rendi piano.
Sรฌ, sul sentiero dei tuoi giudizi,
Signore, noi speriamo in te;
al tuo nome e al tuo ricordo
si volge tutto il nostro desiderio.
Di notte anela a te lโanima mia,
al mattino dentro di me il mio spirito ti cerca,
perchรฉ quando eserciti i tuoi giudizi sulla terra,
imparano la giustizia gli abitanti del mondo.
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Signore, ci concederai la pace,
perchรฉ tutte le nostre imprese tu compi per noi.
Signore, nella tribolazione ti hanno cercato;
a te hanno gridato nella prova, che รจ la tua correzione per loro.
Come una donna incinta che sta per partorire
si contorce e grida nei dolori,
cosรฌ siamo stati noi di fronte a te, Signore.
Abbiamo concepito,
abbiamo sentito i dolori
quasi dovessimo partorire:
era solo vento;
non abbiamo portato salvezza alla terra
e non sono nati abitanti nel mondo.
Ma di nuovo vivranno i tuoi morti.
I miei cadaveri risorgeranno!
Svegliatevi ed esultate
voi che giacete nella polvere.
Sรฌ, la tua rugiada รจ rugiada luminosa,
la terra darร alla luce le ombre.
La Parola di Dio viene scuotere la polvere della morte
Il profeta รจ lโuomo della parola, sia quella che Dio rivolge allโuomo sia la preghiera che il credente eleva verso il Cielo. Nel libro di Isaia si trovano inni e salmi. Quello del cap. 26 ne รจ un esempio. Lโintroduzione sapienziale parla della condotta dellโuomo giusto che รจ garantita dalla Parola di Dio che guida il cammino del pellegrino verso lโincontro con Lui.
Il giusto รจ colui che si fa condurre dal desiderio di stare con Dio e vivere una comunione profonda e intima con lui nel tempio. Questo anelito permette allโuomo di riconoscere tutti i segni dellโamore del Signore che gli indicano la via retta attraverso la quale giungere alla pace che รจ la pienezza dei beni.
Se tutto รจ in funzione della comunione e dellโarmonia, anche lโuomo di adatta e si conforma a questa vocazione universale. Piรน si inoltra nel mistero della volontร di Dio, obbedendo alla sua parola, tanto piรน scopre la sua vocazione personale e il fine dei propri sforzi.
Riconosce contestualmente quanto stolto รจ quel comportamento che non porta pace, non costruisce comunione e non contribuisce allโarmonia. Fatica inutile รจ lavorare per sรฉ stessi. ร il Signore che fa crescere perchรฉ รจ Lui che edifica e dร senso alla fatica dei costruttori.
Il profeta invita gli sfiduciati a non ripiegarsi su sรฉ stessi per piangersi addosso e lamentarsi, prendendosela con gli altri o pensando di essere condannati da Dio. Il popolo, pur prostrato da scelte scellerati dei propri capi, deve alzare il capo per vedere Dio allโopera anche tra le macerie lasciate dalle scelte politiche assunte escludendo il Signore dai processi decisionali.
Ascolta “don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del giorno – 18 Luglio 2024” su Spreaker.+ Dal Vangelo secondo Matteoย Mt 11,28-30
Io sono mite e umile di cuore.
In quel tempo, Gesรน disse:
ยซVenite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darรฒ ristoro.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti รจ dolce e il mio peso leggeroยป.
Mitezza e umiltร , il rimedio piรน efficace allo stress
Gesรน, riconoscendo nei piccoli gli amici privilegiati del Padre, si rivolge agli stanchi e agli oppressi con parole di consolazione e incoraggiamento. Essi sono coloro che, come lui, sperimentano la fatica nellโamare gli uomini, del credere rimanendo fedeli a Dio e del perseverare nella speranza.
Amare รจ un lavoro faticoso come lo รจ fare il cammino di ricerca per conoscere e aderire alla volontร di Dio, soprattutto quando sโincontrano forti resistenze a partire dalla famiglia e dalla comunitร in cui si vive. Lo stress dovuto alle incomprensioni, alla gestione dei contrasti, alla lotta per parare i colpi di chi offende o di chi pretende qualcosa, pesa sul cuore che, senza un supporto valido, cede inesorabilmente.
Ogni uomo, sin dal momento in cui nasce, impara che per vivere deve lottare, ma crescendo sceglie se lottare per un fine o lottare contro qualcuno. Chi ci sta attorno non sempre ci insegna e ci aiuta a lottare per una giusta causa, ma spesso ci viene inculcato sin da piccoli, soprattutto con i cattivi esempi, che bisogna lottare contro qualcuno per vivere. La scelta di lottare per vivere o vivere per lottare sโimpone davanti ai nemici. Essi sono quelli che con il loro atteggiamento ci danneggiano oppure sono ex amici perchรฉ non piรน alleati ma avversari.
Il discepolo di Cristo, come tutti gli uomini, soffre sulla propria pelle il dramma delle lacerazioni nelle famiglie, dei conflitti tra i membri di un gruppo, dei dissidi tra i componenti di una comunitร o di unโassociazione. Tutto ciรฒ provoca stress che incide sulla tenuta psicofisica e spirituale del credente tentato dalla sfiducia e indotto a replicare usando gli stessi mezzi dei nemici. La lotta contro gli altri uomini si rivela causa di altra oppressione e stanchezza.
Gesรน, mite e umile di cuore, si propone come alleato nella lotta, ma non contro qualcuno, ma per la vita. Egli รจ sรฌ venuto a portare la spada, ma essa รจ la Parola di Dio. ร la spada della benedizione e non della maledizione, del perdono e non dellโoffesa, della riconciliazione e non dellโottenimento della soddisfazione personale. Gesรน, piccolo tra i piccoli, comprende e testimonia che solo stando unito al Padre si puรฒ amare fino alla fine e nonostante tutto e, amando, pacificare il cuore. Gesรน, invitando a prendere il suo giogo, propone di condividere con lui lโintimitร che lo unisce al Padre e cosรฌ portare a compimento il lavoro faticoso dellโamore.
Con la mitezza e lโumiltร , che attingiamo al cuore di Cristo, si realizza la profezia di Isaia: ยซSpezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci; una nazione non alzerร piรน la spada contro un’altra nazione, non impareranno piรน l’arte della guerra. Casa di Giacobbe, venite, camminiamo nella luce del Signoreยป (Is 2, 4-5).
Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร biblica a Matera
Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna“