don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del giorno – 1 Luglio 2024

- Pubblicitร  -

Appartenere allโ€™unico Bene piuttosto che possedere molti beni – Lunedรฌ della XIII settimana del Tempo Ordinarioย (Anno pari)

Dal libro del profeta Amosย Am 2,6-10.13-16

Calpestano come la polvere della terra la testa dei poveri.

Cosรฌ dice il Signore:

ยซPer tre misfatti dโ€™Israele

e per quattro non revocherรฒ il mio decreto di condanna,

perchรฉ hanno venduto il giusto per denaro

e il povero per un paio di sandali,

essi che calpestano come la polvere della terra

la testa dei poveri

e fanno deviare il cammino dei miseri,

e padre e figlio vanno dalla stessa ragazza,

profanando cosรฌ il mio santo nome.

- Pubblicitร  -

Su vesti prese come pegno si stendono

presso ogni altare

e bevono il vino confiscato come ammenda

nella casa del loro Dio.

Eppure io ho sterminato davanti a loro lโ€™Amorreo,

la cui statura era come quella dei cedri

e la forza come quella della quercia;

ho strappato i suoi frutti in alto

e le sue radici di sotto.

Io vi ho fatto salire dalla terra dโ€™Egitto

e vi ho condotto per quarantโ€™anni nel deserto,

per darvi in possesso la terra dellโ€™Amorreo.

Ecco, vi farรฒ affondare nella terra,

come affonda un carro

quando รจ tutto carico di covoni.

Allora nemmeno lโ€™uomo agile potrร  piรน fuggire

nรฉ lโ€™uomo forte usare la sua forza,

il prode non salverร  la sua vita

nรฉ lโ€™arciere resisterร ,

non si salverร  il corridore

nรฉ il cavaliere salverร  la sua vita.

Il piรน coraggioso fra i prodi

fuggirร  nudo in quel giorno!ยป.

Denuncia dellโ€™ingiustizia e annuncio dei suoi effetti mortiferi

Il libro del profeta Amos si apre con gli oracoli ยซcontro le nazioniยป in cui si denunciano i peccati che attirano su di essi la condanna. Il profeta, parlando in nome di Dio, avverte delle conseguenze del peccato il piรน grave dei quali รจ la violenza e la prevaricazione. La novitร  sta nel fatto che ai popoli stranieri vengono associati anche i regni di Giuda e di Israele.

Il brano liturgico รจ il vertice degli oracoli di denuncia e replica la stessa struttura degli oracoli precedenti; alla denuncia dellโ€™ingiustizia che motiva il giudizio segue la sentenza di condanna. Di Israele si stigmatizza lโ€™ipocrisia che nasconde odiosi atteggiamenti di prevaricazione sui poveri dietro una religiositร  formale e ritualistica. A differenza degli altri oracoli contro le nazioni, Amos aggiunge il ricordo di ciรฒ che Dio ha fatto per il suo popolo.

Questa aggiunta ha la funzione di rafforzare la gravitร  del peccato dโ€™Israele. Proprio lui, oggetto di una particolare cura di Dio, si macchia di delitti contro lโ€™umanitร  fragile e indifesa. Lโ€™ingiustizia nasce dal dimenticare lโ€™opera di Dio. Il peccato fondamentalmente consiste nel lasciar perdere la grazia di Dio, senza della quale il cuore sโ€™indurisce e genera i piรน terribili progetti di morte.

Il culto gradito a Dio non รจ quello che si celebra nei pellegrinaggi e nei santuari dove vengono offerti i sacrifici. Senza la Parola che abita nel cuore e lo istruisce sul bene possibile, i piedi che si muovono verso il santuario calpestano la testa dei poveri la cui dignitร  viene annullata quando si specula su di essi.

Il peccato si alimenta con lโ€™orgoglio e corrompe il bene che si รจ ricevuto trasformandolo in male che ci si auto-infligge. Chi confida in sรฉ stesso, nelle sue ricchezze e potere, sperimenterร  che sono i falsi idoli a cui si รจ asservito a bloccarlo e ad affondarlo nella sua miseria.

Ascolta “don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del giorno – 1 Luglio 2024” su Spreaker.
+ Dal Vangelo secondo Matteoย Mt 8,18-22

Seguimi.

In quel tempo, vedendo la folla attorno a sรฉ, Gesรน ordinรฒ di passare allโ€™altra riva.

Allora uno scriba si avvicinรฒ e gli disse: ยซMaestro, ti seguirรฒ dovunque tu vadaยป. Gli rispose Gesรน: ยซLe volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dellโ€™uomo non ha dove posare il capoยป.

E un altro dei suoi discepoli gli disse: ยซSignore, permettimi di andare prima a seppellire mio padreยป. Ma Gesรน gli rispose: ยซSeguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro mortiยป.

Appartenere allโ€™unico Bene piuttosto che possedere molti beni

La folla radunata attorno a Gesรน testimonia la fama crescente di cui gode. Ma egli non vuole essere ingabbiato nelle attese mondane della gente, fossero anche esponenti delle classi piรน alte ed istruite della societร  come lo scriba che si autocandida a divenire suo discepolo.

Lโ€™invito a passare allโ€™altra riva non significa che Gesรน indichi come meta del discepolato una vita migliore o piรน facile. Per questo motivo Gesรน sembra sgombrare il campo da ogni possibile equivoco e parla di sรฉ come colui che non ha garanzie umane da offrire perchรฉ lui stesso vive la precarietร . Benchรจ sia senza fissa dimora e la sua scuola sia la strada, Gesรน punta con i suoi discepoli alla stabilitร  di fede che si traduce in maturitร  affettiva ed equilibrio spirituale.

Radicato nellโ€™amore di Dio, chi segue Gesรน da lui impara ad amarlo con tutto sรฉ stesso e il fratello come il suo prossimo. Questa รจ la riva verso la quale tende il cammino del discepolo. Egli, infatti, non deve legare la riuscita della sua vita al possesso di beni, ma mira a lasciarsi possedere dal Bene, lโ€™unico Bene, il sommo Bene.

Seguendo Gesรน il discepolo impara non a possedere ma ad appartenere.ย  Al tale che vorrebbe temporeggiare nel seguire Gesรน il Maestro indica nella sequela lโ€™unico modo per assecondare la vera urgenza: diventare santi. Non si deve rimanere sulle sponde della lamentela, della rassegnazione, del vittimismo, della visione mondana della vita, ma bisogna osare ad andare oltre, cioรจ puntare alla santitร .

Per passare allโ€™altra riva รจ necessario affrontare il mare con tutte le sue incognite, ma con la certezza di non essere soli e nella fiducia che chi ci guida conduce ad un approdo sicuro. Ciรฒ che spinge ad andare oltre non sono prospettive tipicamente mondane. Gesรน non promette benessere ma assicura la vita eterna, cioรจ la bellezza dellโ€™essere amati e la capacitร  di amare.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna

Altri Articoli
Related

don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 22 dicembre 2025

"L'anima mia magnifica il Signore" Quando l'anima si innalza spontaneamente...

don Andrea Vena – Commento al Vangelo di giovedรฌ 25 Dicembre 2025

Carissimi amici,il cammino liturgico dellโ€™Avvento ci porta alla grotta...

Sr. Palmarita Guida – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2025

Maria ha giร  detto sรฌ.Non chiede prove per credere.Eppure Dio,...

Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2025

Beati coloro che vivono e sentono l'amore di Dio....