don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 8 Novembre 2020

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Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโ€™Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร  ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]

Nei cambiamenti epocali il cuore vegli con Cristo per rimanere uniti a Luiย 

Domenica scorsa il libro dellโ€™Apocalisse ha indicato nella moltitudine dei salvati lโ€™assemblea dei santi che, risorti dai morti, sono adunati insieme da Dio per cantare con gioia le sue lodi. Il vangelo di questa domenica, in continuitร  con quello delle beatitudini, ci fa guardare allโ€™ultimo giorno della nostra vita come al momento nel quale incontrare lo Sposo. Lโ€™ultimo giorno non รจ il termine della nostra esistenza, ma il fine della vita che si compie nellโ€™unione sponsale con il Signore.

Nel vangelo di Matteo il primo discorso di Gesรน inizia sul monte dove i suoi discepoli, di ogni tempo e di ogni luogo, si sentono chiamare beati perchรฉ sono poveri in spirito, piangono per un lutto, sono desiderosi della giustizia, miti, misericordiosi, operatori di pace, perseguitati. Anche lโ€™ultimo insegnamento รจ tenuto sul monte, quello degli ulivi a Gerusalemme, alla vigilia della Pasqua, evento alla luce del quale leggere le parole di Gesรน. In questo scenario sโ€™inseriscono le ultime due parabole, la prima delle quali รจ ascoltata in questa domenica e la seconda nella prossima. Il contesto รจ dato dallโ€™accenno che fa Gesรน alla crisi innescata dalla distruzione di Gerusalemme e del tempio con la conclusione dei sacrifici che in esso si offrivano. Il linguaggio, tipicamente apocalittico e profetico, รจ ricco dโ€™immagini drammatiche che descrivono a tinte forti il cambiamento in atto.

Le parole di Gesรน non vogliono atterrire ma, al contrario, alimentare la speranza, la stessa che il popolo dโ€™Israele ha coltivato nei suoi momenti piรน bui quando il Signore รจ venuto in aiuto per salvarlo attraverso i vari โ€œmessiaโ€ inviati. Papa Francesco ha piรน volte affermato che non stiamo semplicemente vivendo unโ€™epoca di cambiamento ma un cambiamento dโ€™epoca. Cambiamento รจ trasformazione di cui noi stessi dobbiamo essere i protagonisti insieme col Signore. Ogni cambiamento richiede di passare dalla conclusione del vecchio allโ€™inizio del nuovo. Questo passaggio non รจ automatico, perchรฉ il rischio รจ di rimanere prigionieri del vecchio. La speranza รจ la chiave di volta che ci permette di compiere il passaggio.ย 

Lโ€™immagine delle dieci vergini che prendono le loro lampade e vanno incontro allo sposo indica che tutti gli uomini sono accomunati dalla medesima esperienza. La vita di ciascuno รจ simile ad un cammino in un presente immerso nel chiaroscuro fatto di certezza e dubbio, sicurezza e indecisione. Non si tratta di vagabondare ma di andare incontro a Dio che si presenta nei panni dello Sposo. La meta comune del cammino esistenziale indica la vocazione universale alla santitร . Questo รจ il primo annuncio che emerge dal racconto. Oltre al comune destino, anche la prova unisce tutti gli uomini che sperimentano quanto sia duro perseverare nellโ€™attesa e quanto sia facile cadere nel sonno della ragione. Cโ€™รจ perรฒ anche un particolare che fa la differenza tra i saggi e gli stolti. La scorta di olio in piccoli vasi permette di dare senso al cammino e allโ€™attesa perchรฉ si รจ pronti per accogliere lo sposo ed essere introdotti con lui alla festa.

Vegliare non significa avere sempre gli occhi aperti perchรฉ รจ umanamente impossibile resistere al peso della prova che ci abbatte e ci scoraggia. Addormentarci significa anche accettare di non riuscire a dare risposte ragionevoli ad ogni perchรฉ. In cammino tra il passato che non abbiamo piรน e il futuro che non abbiamo ancora, viviamo il presente come attesa. รˆ proprio qui che decidiamo da quale parte stare, se identificarci con le ragazze sagge o replicare la stoltezza delle altre.

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In definitiva siamo chiamati a verificare se ci accontentiamo di consumare quellโ€™olio che abbiamo nella nostra lampada oppure abbiamo cura di farne scorta di altro perchรฉ non sappiamo quanto tempo durerร  lโ€™attesa. Lโ€™olio รจ il combustibile che tiene accesa la lampada simbolo della speranza e del desiderio. Anche se ci si addormenta e il corpo si ferma, anche quando siamo inattivi e non possiamo piรน fare quello che abbiamo fatto prima, anche quando non รจ chiaro il senso di quello che ci accade, la lampada del cuore deve continuare ad ardere di desiderio. Lโ€™olio in piccoli vasi indica lโ€™atteggiamento di chi, giorno dopo giorno cerca il Signore, si mette in ascolto della sua Parola, discerne di volta in volta come amarlo e servirlo. La saggezza consiste nel mantenere sempre aperto il canale di dialogo con il Signore. Solo Lui puรฒ alimentare la nostra speranza; solo la sua Parola fa ardere il cuore come ai discepoli di Emmaus che discutendo tra loro su quello che era accaduto a Gesรน ma rimanevano acciecati dalla disperazione. Vegliare dunque significa tenere sempre il cuore aperto verso Dio e verso il prossimo.

Dio sempre ci viene incontro nelle vesti del povero da accogliere e aiutare. Sono loro quelli che ci forniscono le ragioni ultime per vivere e per morire. Gli stolti sono coloro che credono di bastare a sรฉ stessi e che in quello che fanno non cercano il Signore ma la loro gratificazione e lโ€™autorealizzazione. ยซNon vi conoscoยป: forti sono le parole che Gesรน rivolge a coloro che lo invocano: ยซSignore, Signore, apriciยป. Chiaro il richiamo alla conclusione del discorso delle Beatitudini: ยซNon chi dice Signore, Signore, entrerร  nel regno dei Cieli, ma chi fa la volontร  del Padre mio che รจ nei Cieliยป. In quellโ€™occasione, cosรฌ come anche nellโ€™ultimo discorso, Gesรน mette in guardia dai falsi profeti e dai sedicenti messia. Sono quelli che, presumendo di avere la veritร  in tasca, puntano il dito contro gli altri, creano il nemico da combattere, innescando meccanismi di lotta e di contrapposizione. Essi sono i venditori a cui ironicamente fanno allusione le vergini sagge rivolgendosi alle stolte. Lโ€™olio della speranza, della fede e della caritร  non si compra, ma si riceve in dono da Dio giorno dopo giorno, poco alla volta.

Stolto รจ chi invece di coltivare ogni giorno la relazione con il Signore ascoltando la sua Parola, meditandola, interiorizzandola e mettendola in pratica con concrete opere di caritร  verso il prossimo, dissipa il suo tempo alla vana ricerca del benessere psicofisico nellโ€™illusione di poterlo trovare in ciรฒ che gli procura piacere o moltiplicando pratiche devozionistiche che a nulla valgono se non si traducono in amore al prossimo. Maria, che custodisce la parola di Dio e la medita nel suo cuore, รจ lโ€™immagine piรน bella della persona saggia. Ella come la sposa del Cantico dei Cantici cerca il suo Sposo, non si arrende davanti alle difficoltร  e nella notte della prova rimane vigile e pronta ad ascoltare la sua voce: ยซVieni mia tutta bellaยป.ย 

Auguro a tutti una serena domenica e vi benedico di cuore!

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