don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 8 Novembre 2019

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La misericordia colma i debiti del peccatore

Venerdรฌ della XXXI settimana del Tempo Ordinarioย (Anno dispari)

La parabola dellโ€™amministratore disonesto segue immediatamente quella del padre misericordioso. Questโ€™ultima si chiude con lโ€™interrogativo se il figlio maggiore abbia accolto lโ€™invito di partecipare alla festa organizzata per il ritorno del fratello. Il maggiore dei due fratelli รจ la figura nella quale devono identificarsi i farisei e gli scribi che mormorano contro Gesรน per il fatto che accoglie i peccatori e mangia con loro. In realtร  rimane anche lโ€™interrogativo circa il figlio minore che, dopo la fuga, ritorna alla casa del padre: รจ cambiato veramente, si รจ convertito?ย 

Mi pare di poter intravedere nellโ€™amministratore la figura dei pubblicani e peccatori ai quali รจ riservata lโ€™accoglienza e il perdono, ma dai quali ci si aspetta anche un atteggiamento responsabile. La misericordia non รจ buonismo e la caritร  รจ cosa ben diversa dallโ€™assistenzialismo. Nella pedagogia di Dio ogni dono, sebbene gratuito, richiede lโ€™assunzione di responsabilitร , una restituzione in termini di servizio.ย 

Il fine della misericordia di Dio รจ educare lโ€™uomo a essere misericordioso, cioรจ a mettere il bene della persona prima dei beni e degli interessi individuali. La grazia di Dio, che siamo chiamati ad amministrare, se goduta in maniera egoistica e interessata viene sperperata senza che porti frutti di caritร  fraterna. Non si puรฒ sempre giocare con la vita perchรฉ lโ€™inganno finisce prima o poi e ci si trova in crisi. Non ci si inventa come persone responsabili, ma ci si costruisce giorno per giorno nelle reti di relazione sempre piรน rafforzate dal sacrificio personale.ย 

Lโ€™uomo, soprattutto nei momenti di crisi, prende coscienza che non si puรฒ essere assolutamente autonomi e che bisogna assumersi delle responsabilitร  e rendere conto delle proprie scelte. Lโ€™amministratore comprende che per vivere non gli basta accumulare e sperperare, ma deve spendersi per guadagnare amici veri che lo accolgano.

Gesรน accoglie i peccatori perchรฉ Dio โ€œpagaโ€ i loro debiti; cosรฌ il peccatore รจ amato e perdonato attraverso il sacrificio di Gesรน. Lโ€™โ€œamministratore disonestoโ€ รจ, per cosรฌ dire, messo alle strette dallโ€™amore di Dio; passa dallโ€™ esigere i crediti del suo padrone a colmare i debiti altrui con la stessa ricchezza dโ€™amore che ha ricevuto, ma al tempo stesso rimettendoci lโ€™orgoglio, la rabbia e quello che gli spetterebbe per diritto.ย 

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Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!

Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโ€™Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร  ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

I figli di questo mondo verso i loro pari sono piรน scaltri dei figli della luce.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 16, 1-8
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In quel tempo, Gesรน diceva ai discepoli:
ยซUn uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamรฒ e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perchรฉ non potrai piรน amministrare”.
L’amministratore disse tra sรฉ: “Che cosa farรฒ, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farรฒ perchรฉ, quando sarรฒ stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”.
Chiamรฒ uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”.
Il padrone lodรฒ quell’amministratore disonesto, perchรฉ aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono piรน scaltri dei figli della luceยป.

Parola del Signore

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