LโAmore di Dio rende felice anche quello che non รจ facile – Lunedรฌ della V settimana di Pasqua
โ๏ธย Commento al brano del Vangelo di: โย Gv 14,21-26
Dagli Atti degli Apostoliย (At 14,5-18)
In quei giorni, a Icรฒnio ci fu un tentativo dei pagani e dei Giudei con i loro capi di aggredire e lapidare Paolo e Bร rnaba; essi lo vennero a sapere e fuggirono nelle cittร della Licaรฒnia, Listra e Derbe, e nei dintorni, e lร andavano evangelizzando.
Cโera a Listra un uomo paralizzato alle gambe, storpio sin dalla nascita, che non aveva mai camminato. Egli ascoltava Paolo mentre parlava e questi, fissandolo con lo sguardo e vedendo che aveva fede di essere salvato, disse a gran voce: ยซรlzati, ritto in piedi!ยป. Egli balzรฒ in piedi e si mise a camminare. La gente allora, al vedere ciรฒ che Paolo aveva fatto, si mise a gridare, dicendo, in dialetto licaรฒnio: ยซGli dรจi sono scesi tra noi in figura umana!ยป. E chiamavano Bร rnaba ยซZeusยป e Paolo ยซHermesยป, perchรฉ era lui a parlare.
Intanto il sacerdote di Zeus, il cui tempio era allโingresso della cittร , recando alle porte tori e corone, voleva offrire un sacrificio insieme alla folla. Sentendo ciรฒ, gli apostoli Bร rnaba e Paolo si strapparono le vesti e si precipitarono tra la folla, gridando: ยซUomini, perchรฉ fate questo? Anche noi siamo esseri umani, mortali come voi, e vi annunciamo che dovete convertirvi da queste vanitร al Dio vivente, che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano. Egli, nelle generazioni passate, ha lasciato che tutte le genti seguissero la loro strada; ma non ha cessato di dar prova di sรฉ beneficando, concedendovi dal cielo piogge per stagioni ricche di frutti e dandovi cibo in abbondanza per la letizia dei vostri cuoriยป. E cosรฌ dicendo, riuscirono a fatica a far desistere la folla dallโoffrire loro un sacrificio.
Lโannuncio del Vangelo accende la fede di essere salvati e opera prodigi
Paolo e Barnaba rivivono nella loro esperienza missionaria le stesse situazioni di pericolo di morte che ha subito Gesรน durante la sua vita terrena. Gesรน vive in loro e la sua presenza mediante lo Spirito Santo รจ manifesta proprio allorquando, davanti alle persecuzioni, perseverano nella missione di evangelizzare. Lโassistenza divina non consiste nellโesentare gli apostoli dalle fatiche, pericoli, umiliazioni, ferite, ma opera proprio in questi contesti in modo tale che la Parola di Dio si diffonda con sempre maggiore ampiezza e profonditร . ร Gesรน che opera per mezzo di Paolo la guarigione miracolosa dello storpio, il quale ascoltando il primo annuncio dellโapostolo alimenta la sua fede in Gesรน che poteva salvarlo. Paolo riconosce che il vangelo proclamato ha operato una rinascita di speranza nel cuore del malato. La speranza di essere salvato รจ giร una professione di fede fatta col cuore che viene confermata con il gesto di alzarsi in piedi. La fede radica il cuore, sede delle scelte, progetti e pensieri, su Dio e sul suo amore per lโuomo e questo lo permette di essere libero, di stare ritto, con la fronte alta, con la dignitร piena. Paolo, dunque ha uno sguardo profetico e scorge lโazione di Dio nellโinterioritร del paralitico, la folla invece che vede solo lโapparenza e rimane alla superfice dei fatti coglie solo lโevento sensazionale e confonde Paolo e Barnaba con degli dei. Diventano agli occhi della folla, che analizza i fatti secondo lโottica della semplice curiositร , dei santoni con dei poteri divini e si affrettano a onorarli per ingraziarseli. I due apostoli di Cristo respingono con forza ogni celebrazione vana e invitano a convertirsi allโunico Dio vero, il Dio di Gesรน Cristo, creatore del cielo e della terra, benigno, provvidente e paziente. Anche a noi il Signore doni costantemente lo Spirito Santo per saper cogliere nel nostro cuore e in quello delle altre persone il segno di ciรฒ che Dio sta operando, affinchรฉ possiamo ringraziarlo, lodarlo, assecondarlo per essere suoi collaboratori nella sua missione di salvezza.
+ Dal Vangelo secondo Giovanniย (Gv 14,21-26)
Lo Spirito Santo che il Padre manderร nel mio nome vi insegnerร ogni cosa.
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซChi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi รจ colui che mi ama. Chi ama me sarร amato dal Padre mio e anchโio lo amerรฒ e mi manifesterรฒ a luiยป.
Gli disse Giuda, non lโIscariรฒta: ยซSignore, come รจ accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?ยป.
Gli rispose Gesรน: ยซSe uno mi ama, osserverร la mia parola e il Padre mio lo amerร e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non รจ mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Parร clito, lo Spirito Santo che il Padre manderร nel mio nome, lui vi insegnerร ogni cosa e vi ricorderร tutto ciรฒ che io vi ho dettoยป.
LโAmore di Dio rende felice anche quello che non รจ facile
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Tra il dire ad una persona ยซti amoยป e lโamarla veramente cโรจ un abisso. Dichiarare il proprio amore per lโaltro รจ molto piรน facile che amare concretamente. Se Gesรน ci chiedesse: Tu mi ami? Noi prontamente diremmo di sรฌ, perchรฉ magari lo pensiamo ogni tanto, qualche volta lo preghiamo, capita di ascoltare qualche sua parola detta dal prete o dalla catechista. Ma se ci lasciassimo interrogare: ยซtu, come mi ami?ยป forse approfondiremmo il nostro modo di amare e ci renderemmo conto, come Simon Pietro, che in realtร a Gesรน siamo affezionati, gli vogliamo bene come ad un amico caro, oppure semplicemente ne apprezziamo lโinsegnamento e le sue opere, ma non di piรน.
Nella vita concreta, quando si tratta di passare dal sapere al fare, sorgono i problemi. Gesรน ha consegnato ai suoi discepoli il comandamento dellโamore fraterno. Tutti sappiamo quanto sia difficile metterlo in pratica. Diventa impossibile quando non lo prendiamo in considerazione come criterio ispiratore delle nostre scelte di vita, ma invece ci lasciamo guidare da altri valori, come quello dellโutile, del guadagno o del โrisparmioโ. Si tratta di un amore a tempo determinato, nel senso che, venendo meno lโinteresse, finisce anche il sentimento.
Essere consapevoli dei nostri limiti non deve indurci a gettare la spugna e non provare ad amare i fratelli come Gesรน ha fatto con noi e ci ha comandato di fare. ยซChi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi รจ colui che mi amaยป. Chi ama, ci prova, tenta, si sforza, si cimenta, si avventura. So di non sapere amare, ma mโimpegno ad amare accettando la sfida che Gesรน mi lancia. Questo certamente comporta delle ferite, degli errori che si pagano a caro prezzo. Ma, anche se imperfettamente e con poche prospettive di successo, comunque bisogna avventurarsi, si devono provare le molte strade dellโamore. Se qualche strada sโinterrompe, ne cerchiamo unโaltra o chiediamo a Dio di indicarcene una o addirittura di costruirla noi stessi.
Tuttavia, รจ anche vero quello che dice Gesรน: ยซSe uno mi ama, osserverร la mia parolaยป. Chi prova ad amare, anche se cade tante volte e altrettante volte si rialza e ricomincia, impara sempre di piรน ad amare e si rende disponibile a lasciarsi amare e abitare dal Padre.
Amare per il discepolo non significa solo avvertire un sentimento ma compiere un cammino ascetico nel quale esercitarsi a fare per il fratello e la sorella la parte di Dio Padre. Amare per Dio significa abitare con gli uomini, porre la sua casa tra le nostre, condividere gioie e dolori, ma anche essere per lโuomo luce, conforto, sostegno, speranza. Ascoltando la Parola di Dio e accogliendola nel cuore, apriamo il nostro spirito a ricevere lo Spirito Santo. Egli ci forma interiormente perchรฉ lโamore di Dio possa essere annunciato nella forma pratica della caritร fraterna.
๐ LEGGI LA PREGHIERA DEL GIORNO
Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร biblica a Matera
Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna“



