Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโArcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]
La Caritร รจ il fine di ogni vita
Leggendo la parabola del giudizio universale la mente corre subito al grande affresco di Michelangelo della Cappella Sistina. Campeggia in posizione centrale il Cristo Re nellโatto di richiamare lโattenzione e creare il grande silenzio per emettere la sentenza e fare veritร . Nella parabola abbiamo prima una separazione per distinguere i protagonisti in due gruppi e poi un duplice atteggiamento, il primo di accoglienza, il secondo di respingimento.
Entrambi i gruppi sono identificati con due tipologie di ovini che erano impiegati nei sacrifici al tempio e nei riti. Questa immagine suggerisce il fatto che siamo nel campo della religiositร . Tuttavia, la distinzione รจ finalizzata a rivelare il modo con cui si vive la propria fede. Infatti, si puรฒ fare una scelta religiosa reale o solo ideale.
I benedetti sono tali perchรฉ nellโaffamato, nellโassetato, nello straniero, nel nudo, nel malato, nel carcerato non colgono tanto un problema da risolvere, ma innanzitutto una persona concreta da aiutare facendosi prossimo, condividendo il suo dolore e infondendo speranza; perciรฒ essi, senza saperlo incontrano Cristo, lo toccano nelle sue membra doloranti, lo ascoltano guardandolo negli occhi, lo accolgono facendolo sentire a casa, lo vestono ridonandogli dignitร , lo curano accompagnandolo nel dolore, lo visitano per confortarlo e dargli speranza.
I maledetti sono quelli che vedono nellโaffamato, nellโassetato, nello straniero, nel nudo, nel malato, nel carcerato innanzitutto un fenomeno da analizzare. Si fanno convegni, approfondimenti, studi, progetti per combattere la fame, per rendere pubblica lโacqua, per gestire lโimmigrazione, per stroncare lo sfruttamento โฆ ma senza toccare la carne di Cristo, senza sentire il morso della fame e lโarsura della sete, la tristezza dello straniero e lโumiliazione del nudo, la sofferenza del malato e frustrazione del carcerato.
In definitiva senza un contatto reale con lโumanitร non cโรจ incontro con Cristo e lโimpegno sociale millantato รจ solo un misero tentativo di amore a sรฉ stessi e per sรฉ stessi che relega il rapporto con Gesรน nellโelenco dei doveri da compiere o nei pii desideri da realizzare avendo tempo. Colui che entra in sintonia col suo fratello e percorre con lui la via della croce alla fine scopre che ha condiviso la vita con Cristo.
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Signore Gesรน, giudice mite e misericordioso, Tu che ti fai fratello dei piรน piccoli donaci la virtรน della compassione per non essere indifferenti al bisogno del povero, del malato, del forestiero o del carcerato. Fa che possiamo fare agli altri ciรฒ che vorremmo fosse fatto a noi nella necessitร ma ancor di piรน, che riusciamo a condividere con i fratelli lโAmore che Tu hai riversato nei nostri cuori morendo sulla croce per perdonare i nostri peccati. La tua benedizione ci renda piรน umani perchรฉ attraverso i gesti profumati di umiltร e le parole dal sapore della fraternitร ย ย possiamo saziare di amicizia chi ha fame e sete di amore, curare le ferite del corpo e dellโanima di chi รจ traumatizzato dagli eventi della vita, dare una casa a chi ha perso la radice della propria famiglia, offrire una possibilitร di riscatto a chi รจ rimasto vittima della sua colpa.




