Evangelizzare con i piedi (camminando)
Mercoledรฌ della XXII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossรฉsiย Col 1,1-8
La parola di veritร รจ giunta a voi, come in tutto il mondo.
Paolo, apostolo di Cristo Gesรน per volontร di Dio, e il fratello Timรฒteo, ai santi e credenti fratelli in Cristo che sono a Colosse: grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro.
Noi rendiamo grazie a Dio, Padre del Signore nostro Gesรน Cristo, continuamente pregando per voi, avendo avuto notizie della vostra fede in Cristo Gesรน e della caritร che avete verso tutti i santi a causa della speranza che vi attende nei cieli.
Ne avete giร udito lโannuncio dalla parola di veritร del Vangelo che รจ giunto a voi. E come in tutto il mondo esso porta frutto e si sviluppa, cosรฌ avviene anche fra voi, dal giorno in cui avete ascoltato e conosciuto la grazia di Dio nella veritร , che avete appreso da รpafra, nostro caro compagno nel ministero: egli รจ presso di voi un fedele ministro di Cristo e ci ha pure manifestato il vostro amore nello Spirito.
La gioia dellโapostolo nel contemplare lโopera di Dio
Paolo si rivolge alla comunitร cristiana di Colosse che, come si evince dal discorso, รจ stata evangelizzata daย รpafra, ยซcaro compagno nel ministeroยป dellโapostolo. Colui che รจ definito ยซfedele ministro di Cristoยป rende partecipe Paolo dei frutti dellโevangelizzazione. Lโapostolo ne gioisce grandemente e apre la lettera esprimendo il suo compiacimento attraverso il rendimento di grazie a Dio. La fede della giovane comunitร , nata dallโascolto della Parola del Vangelo e dallโaccoglienza della speranza celeste offerta da essa, si traduce in caritร fraterna.
La veritร del vangelo non sazia solo il desiderio del cuore ma spinge anche allโazione per il bene dei fratelli. Con lโascolto della Parola i credenti si lasciano fecondare dal seme del Vangelo; tuttavia, ad essi spetta il compito di farla fruttificare in opere di caritร . I ministri del Vangelo, annunciando la Parola, offrono ai credenti gli strumenti per la libera adesione alla fede e lโaiuto per mettere in pratica la volontร di Dio mediante le opere di misericordia. ย
+ Dal Vangelo secondoย Lc 4,38-44
ร necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre cittร ; per questo sono stato mandato.
In quel tempo, Gesรน, uscito dalla sinagoga, entrรฒ nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinรฒ su di lei, comandรฒ alla febbre e la febbre la lasciรฒ. E subito si alzรฒ in piedi e li serviva.
Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demรฒni, gridando: ยซTu sei il Figlio di Dio!ยป. Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perchรฉ sapevano che era lui il Cristo.
Sul far del giorno uscรฌ e si recรฒ in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perchรฉ non se ne andasse via. Egli perรฒ disse loro: ยซร necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre cittร ; per questo sono stato mandatoยป.
- Pubblicitร -
E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.
Evangelizzare con i piedi (camminando)
Quando parliamo di evangelizzazione dovremmo sempre tornare a meditare pagine come queste nelle quali รจ tracciato il profilo del messaggero che reca la buona notizia del Regno di Dio. La predicazione di Gesรน non prescinde dallโincontro con gli uomini feriti dal peccato, incattiviti dalla rabbia, indeboliti dalle delusioni.
Ad essi Gesรน รจ inviato dal Padre per far risuonare la parola del Vangelo e far risplendere la potenza dello Spirito che libera, sana, consola e salva. Per incontrare lโuomo bisogna innanzitutto ascoltare e lasciarsi condurre dalla voce del povero, anteponendo ai propri progetti il bisogno dellโaltro. Mettersi a servizio non significa offrire una proposta di prestazione, ma chinarsi sulla realtร assumendo lo sguardo e i sentimenti di Dio che, come fa un padre con il suo bambino, si china verso i piรน piccoli per dar loro da mangiare (cf. Os 11).
Non di meno, oltre lโascolto e lโandare verso lโaltro, รจ necessario aprirsi agli altri e accoglierli con cordialitร e semplicitร . Tante volte, presi dallโansia della prestazione, perdiamo di vista lo stile con il quale relazionarci. La tenerezza con la quale Gesรน si china sullโanziana suocera di Simone e la delicatezza del tocco della mano con cui entra in contatto con gli intoccabili, suggeriscono il fatto che lโannuncio del Vangelo non puรฒ prescindere da uno stile di prossimitร caratterizzato dalla compassione.
Essa non รจ in alcun modo sinonimo di debolezza caratteriale e lo dimostra il fatto che Gesรน coniuga tenerezza e determinazione sia nel fronteggiare il nemico che si nasconde dietro le mentite spoglie di un pio discepolo, sia anche nel respingere leย avancesย di coloro che vorrebbero trattenerlo per godere del suo potere taumaturgico. Gesรน si sottrae alle lusinghe e alle richieste dalla gente non perchรฉ rinnega la propria responsabilitร ma perchรฉ vuole responsabilizzarla e renderla protagonista del proprio riscatto.
Dove giunge il Vangelo la vita rinasce ma questo dono va coltivato perchรฉ impariamo da Gesรน come vivere in questo mondo e renderlo con la caritร migliore di come lo abbiamo trovato.
Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร biblica a Matera
Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna“



