Cercatori di Dio
Giovedรฌ della III settimana di Pasqua
La folla, dopo essere stata saziata, presa dallโentusiasmo si mette allโinseguimento di Gesรน nel quale intravede ยซil profeta che deve venire nel mondoยป. Da cosa รจ attratta quella folla? Dal miracolo o dalla voce interiore del Padre? Gesรน chiede di verificare dentro di sรฉ le ragioni del nostro essere suoi seguaci. Ci offre delle informazioni perchรฉ tutti, non solo i cosiddetti istruiti, possano fare discernimento e distinguere tra le ragioni del โcuoreโ e quelle della โpanciaโ. Dio Padre ha dotato tutti gli uomini di coscienza, il luogo interiore nel quale ascoltare e imparare a vivere distinguendo ciรฒ che รจ bene e ciรฒ che รจ male. Tuttavia, per vivere non basta avere la coscienza, ma risulta fondamentale la relazione con lโaltro perchรฉ solo nellโaccompagnamento abbiamo la possibilitร di non perderci. Se volessimo usare unโimmagine si potrebbe dire che la coscienza รจ lo strumento che ci fa conoscere la meta verso cui siamo diretti e ci indica la strada per raggiungerla, ma da sola non basta per attuare il progetto di vita. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci accompagni. Non basta saper leggere le insegne stradali per avere la certezza di raggiungere la meta prefissata.ย
Senza lโaccompagnamento il viaggio diventa vagabondaggio e il vivere si riduce a vivacchiare. Ripiegati su noi stessi, alla continua ricerca di soddisfazioni, ci condanniamo ad avvitarci attorno ai nostri bisogni affondando nellโegoismo. Dio ci chiama alla vita, ad alzare lo sguardo, ad aprire il cuore alla sua voce, a scrutare lโorizzonte come pellegrini verso il cielo nel quale si desidera contemplare il volto del Padre.
Domandiamoci se siamo cercatori di Dio o mendicanti seduti ai margini della vita in noiosa attesa di ricevere qualcosa dallโalto. La vita, quella di Dio, che Gesรน chiama vita eterna, รจ un bellissimo viaggio alla scoperta del Padre, il tesoro piรน grande che un uomo possa desiderare. Credere significa intraprendere questo viaggio tra imprevisti e sorprese, battute dโarresto e riprese, tra tempi di riposo e ritmi serrati di marcia, animati dal desiderio di entrare nella stessa intimitร le unisce Gesรน al Padre.ย
Gesรน รจ venuto in mezzo a noi per raccontarci quanto รจ bello vivere in comunione con Dio. I segni compiuti da lui ci aiutano a vedere nella croce non il fallimento della vita, soprattutto quella spesa con amore, ma lo splendore dellโamore stesso che promana dal volto del Padre. Sulla croce la vita non muore ma diventa ยซpane di vita eternaยป che viene da cielo.ย
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Il Padre celeste ci offre Gesรน come pane della consolazione nei momenti in cui la debolezza della carne ci fa cadere nel peccato, soprattutto quello dellโaviditร , del narcisismo e della rabbia scagliata contro gli altri. Gesรน รจ il pane della speranza che rimotiva la scelta del nostro cammino di fede e di crescita umana, per non voltarci indietro o scegliere scorciatoie che ci conducono fuori strada. Gesรน รจ il pane della gioia che ci fa esultare nello spirito e ci spinge ad avere compassione e attenzione verso i fratelli con i quali condividiamo la fatica del viaggio ma anche lโesaltante vocazione alla santitร .
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโArcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]

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