Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโArcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]
Dalla vocazione, tema di fondo di domenica scorsa, si passa alla missione che caratterizza la pagina evangelica di questa domenica. Lโesperienza missionaria giร fatta dai Dodici si allarga al gruppo dei settantadue, tanti quanti erano i popoli allora conosciuti. Non si tratta solamente di un numero maggiore di forze ma di un ampliamento di prospettiva che raggiunge lโorizzonte universale.
La direzione di marcia di Gesรน รจ la capitale dโIsraele ma la vera meta รจ la Gerusalemme del Cielo che deve diventare la Casa comune di tutti gli uomini. La designazione dei settantadue, dopo quella dei Dodici, sta a significare che la missione della Chiesa รจ universale e che tutti gli uomini hanno una missione che li porta ad essere nel mondo testimoni di Dio. Non ci si improvvisa missionari. Cโรจ il tempo della chiamata, quindi quello della sequela e infine la missione. Non sono tappe cronologiche sequenziali, ma passaggi che รจ necessario compiere nellโintraprendere un servizio. Infatti, bisogna sempre ricordare che la nostra scelta รจ risposta alla chiamata che viene da Dio. La sequela รจ il tempo di preparazione facendo il dovuto discernimento ed esercitandoci a nulla anteporre alla volontร di Dio. Preparata la strada a Dio nel proprio cuore, si รจ meglio disposti a preparare la strada del Signore nel cuore dei fratelli.ย
La messe indica il mondo, il campo che appartiene al Signore la cui coltivazione รจ affidata agli operai. Il campo della missione ha unโestensione talmente ampia che richiede un numero maggiore di operai. I discepoli, prendendo coscienza dellโuniversalitร della loro missione, devono pregare perchรฉ sempre piรน persone siano aggiunte alla comunitร . Tutta la Chiesa รจ missionaria e ogni membro che si aggiunge con il battesimo partecipa insieme a tutti gli altri allโunica missione di Gesรน. La preghiera per le โvocazioniโ ricorda che tutti siamo discepoli operai della Parola. Anche se con funzioni diverse tutti i missionari nel mondo, caratterizzato dallโaggressivitร e dalla competizione, devono portare con il loro stile di vita lo spirito della mitezza e della tenerezza.
I missionari sono un segno di contraddizione della cultura dominante che alimenta concorrenza, ostilitร e violenza. La forza dei lupi sta nelle armi con cui conducono la guerra mentre quella degli agnelli risiede nella parola di pace di cui sono messaggeri. I lupi sono cacciatori rapaci mentre gli agnelli sono animali pacifici le cui carni servono per il nutrimento. La consapevolezza di essere inviati come agnelli richiama al cuore dei missionari lo stile con il quale Dio si fa prossimo allโuomo. Dio cerca lโuomo per amarlo come fa una madre con i propri figli.
Gesรน sembra fare delle correzioni allโimmaginario profetico. Il profeta รจ inviato da Dio non per giudicare e condannare, per stanare i peccatori e ucciderli, ma va loro incontro per offrire agli uomini sรฉ stesso. Lui รจ la Pace, la pienezza di ogni grazia. I missionari, sia nelle relazioni personali sia nellโimpegno sociale piรน ampio, hanno il compito di consolare il popolo annunciando la vicinanza di Dio. Lโinsistenza sul mangiare ciรฒ che รจ offerto dalla gente mette in luce il fatto che i missionari riflettono la prossimitร di un Dio che viene โin paceโ, non per regolare i conti e fare giustizia sommaria. Chi sperimenta il rifiuto non deve temere perchรฉ la sorgente del dono che il missionario porta agli altri รจ inesauribile. La delusione non deve essere motivo di giudizio ma esperienza nella quale confermare che la propria speranza รจ riposta nella provvidenza di Dio e non basata sui propri meriti.
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Il fallimento di una missione non รจ necessariamente il fallimento del missionario. Questa situazione, al contrario, accadrebbe se il missionario sโidentificasse con il messaggio che porta. Come ogni missione, si richiede una verifica. I discepoli enfatizzano i loro successi. Gesรน non li ridimensiona ma li educa a orientare la gioia verso un successo piรน grande. Il vero vincitore non รจ solamente colui che ingaggia una lotta con il demonio e lo sconfigge, ma colui che entra nei registri dei figli di Dio. Lโeroe per Gesรน non รจ quella persona che riesce nelle sue imprese ma soprattutto colui che fa la volontร di Dio e ripone la sua speranza nella vita eterna.
Lโoperaio nel campo del Signore รจ in pace perchรฉ riflette nel mondo in cui lavora il nome di Dio. Paolo, missionario della misericordia di Dio, narra quello che il Signore ha fatto per lui. Incontrando Gesรน, crocifisso e risorto, sulla via di Damasco ha capovolto la sua visione di Dio. Egli รจ sรฌ infallibile, ma nellโamore perchรฉ non ripaga il male con il male ma risponde con il bene. Nei fallimenti, nelle sconfitte, nei rifiuti, nelle accuse ingiuste vengono impresse nel corpo di Paolo le stesse ferite di Cristo. Sono proprio quelle stigmate lโalfabeto con il quale annunciare il vangelo dellโamore eterno e misericordioso. Lโapostolo, interprete della sofferenza di cui รจ impregnato il ministero missionario, nella preghiera porta il suo lamento che si trasforma in annuncio di speranza quando proclama il vangelo di Gesรน. Le sofferenze subite per amore a Dio e a vantaggio dei fratelli da una parte demoliscono le false speranze e lโimmagine distorta di sรฉ e del ministero basato sui propri meriti, dallโaltro sono il segno piรน alto di credibilitร perchรฉ proprio attraverso di esse fluisce la potenza del Vangelo che sana, conforta e dร pace.ย ย
Operai del Vangelo
Ricordava san Giacomo che la fede senza le opere รจ morta (Gc 2,26). Gli operai di Dio, il Padrone della messe, sono quelli che mettono in pratica la Sua volontร . La fede รจ un processo che inizia con lโascolto della Parola che permette di conoscere Dio, diventa riconoscimento e consapevolezza che Egli ci ama con cuore di madre, continua nellโadesione libera alla Sua volontร e finalmente la Sua Parola si traduce in vita. La Chiesa รจ cattolica perchรฉ essa รจ la comunitร di tutti gli uomini chiamati ad essere santi nel mondo in cui vivono. Lโoperaio non sceglie in quale campo operare ma risponde alla chiamata di Dio che non sโispira ai criteri meritocratici.
La scelta non cade sui migliori ma รจ fatta per rendere migliore il mondo che i missionari abitano. Gli operai del Vangelo, consapevoli di essere destinatari di un dono di grazia, non entrano in case o cittร con lโintento di conquistare ma con il desiderio innanzitutto di condividere il tesoro che custodiscono e la veritร che li spinge a lasciare la vita di prima per percorrere le strade che Dio apre davanti a loro. Non puรฒ appartenere ai missionari del Vangelo lโansia della prestazione ma li spinge lo zelo apostolico che si coniuga con la mitezza e la pazienza. La docilitร alla volontร di Dio si traduce in duttilitร nelle relazioni umane. Questo non vuol dire che bisogna essere conformisti o quasi camaleontici, ma significa saper abitare il mondo coltivando relazioni di amicizia che fanno crescere il seme della pace e della concordia che essi spargono innanzitutto con il loro stile di vita comunionale. Non sono eroi solitari ma comunitร itineranti.
Portare Dio al mondo vuole dire riportare lโuomo a Dio. Lo stile distaccato dalle logiche meschine del mondo e disinteressato alle sue lusinghe fa del cristiano un missionario dal cuore aperto allโuniversalitร , ovvero un discepolo di Cristo che agisce per il bene comune. Il suo sguardo, come quello del Signore della messe, non รจ concentrato su un interesse particolare, tanto da coltivare il suo orticello, ma vร dove la volontร di Dio, il bene superiore a quello individuale, lo chiama.
La gioia del ministro di Dio germoglia in un cuore libero da ogni forma di attaccamento ai beni terreni. Essa รจ la ricompensa del servo buono e fedele. Egli, che nella sua missione partecipa con Gesรน alla fatica della fedeltร , viene reso compartecipe dal Cristo della gioia della risurrezione. La gioia รจ la sobria ebrezza dello Spirito che non fa inorgoglire il cuore ma lo rende piรน coraggioso e forte per resistere alla delusione, capace di vincere la paura con la speranza e la rabbia con la caritร paziente.ย
Signore Gesรน, inviato come Agnello in mezzo ad un mondo di lupi, ci riveli il volto del Padre che, come il Buon Pastore, si mette in viaggio per cercare e trovare chi รจ perduto. La sua volontร รจ quella di riunire tutti gli uomini in un unico abbraccio di amore. Pur di salvarci non teme di ferirsi a morte. Se si realizza il paradosso che Dio, fonte della vita, giunge fino a morire vuol dire che รจ possibile anche lโaltro paradosso che i morti possono rivivere. Grazie perchรฉ apri la strada dove il peccato ha abbattuto i ponti. Mandaci, Signore, operai di pace che con mitezza e pazienza sappiano attraversare i deserti di questo mondo fatto di uomini connessi tra loro ma estremamente soli e tristi. Rendi il nostro cuore aperto alla tua chiamata ad essere esploratori alla ricerca di quelle tracce di senso che conducono a Te. Rendici gioiosi testimoni della tua grande misericordia che lasciano nel cuore di chi accoglie il Vangelo il desiderio di mettersi in cammino nella fede e nella coscienza di chi lo rifiuta lโinquietudine che genera domande di senso sulla propria vita.




