don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 3 Giugno 2023

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Pacifiche inquietudini – Sabato della VIII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

Dal libro del Sirร cideย Sir 51,17-27

Ti loderรฒ e ti canterรฒ,

e benedirรฒ il nome del Signore.

Quandโ€™ero ancora giovane, prima di andare errando,

ricercai assiduamente la sapienza nella mia preghiera.

Davanti al tempio ho pregato per essa,

e sino alla fine la ricercherรฒ.

Del suo fiorire, come uva vicina a maturare,

il mio cuore si rallegrรฒ.

Il mio piede sโ€™incamminรฒ per la via retta,

fin da giovane ho seguรฌto la sua traccia.

Chinai un poco lโ€™orecchio, lโ€™accolsi

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e vi trovai per me un insegnamento abbondante.

Con essa feci progresso;

onorerรฒ chi mi ha concesso la sapienza.

Ho deciso infatti di metterla in pratica,

sono stato zelante nel bene e non me ne vergogno.

La mia anima si รจ allenata in essa,

sono stato diligente nel praticare la legge.

Ho steso le mie mani verso lโ€™alto

e ho deplorato che venga ignorata.

A essa ho rivolto la mia anima

e lโ€™ho trovata nella purezza.

La preghiera del sapiente

Il Libro del Siracide si conclude con una preghiera di lode e di ringraziamento a Dio. Da una parte si eleva lโ€™inno pieno di gratitudine perchรฉ il Signore ha protetto il suo servo dalle malelingue e dallโ€™altra si narra il cammino spirituale che il sapiente ha fatto per trasformare la crisi in opportunitร  di crescita. Ben Sira testimonia la forza sanante ed educativa della preghiera grazie alla quale ha praticato lโ€™ascesi. Infatti, la Parola di Dio ha accompagnato il Sapiente nel suo cammino di crescita umana e spirituale raggiungendo un grado di maturitร  tale da proporsi come modello di chi nella ricerca della volontร  di Dio trova il senso ultimo e pieno della sua esistenza.

+ Dal Vangelo secondo Marcoย Mc 11,27-33

Con quale autoritร  fai queste cose?

In quel tempo, Gesรน e i suoi discepoli andarono di nuovo a Gerusalemme. E, mentre egli camminava nel tempio, vennero da lui i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: ยซCon quale autoritร  fai queste cose? O chi ti ha dato lโ€™autoritร  di farle?ยป.

Ma Gesรน disse loro: ยซVi farรฒ una sola domanda. Se mi rispondete, vi dirรฒ con quale autoritร  faccio questo. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemiยป.

Essi discutevano fra loro dicendo: ยซSe diciamo: โ€œDal cieloโ€, risponderร : โ€œPerchรฉ allora non gli avete creduto?โ€. Diciamo dunque: โ€œDagli uominiโ€?ยป. Ma temevano la folla, perchรฉ tutti ritenevano che Giovanni fosse veramente un profeta. Rispondendo a Gesรน dissero: ยซNon lo sappiamoยป.

E Gesรน disse loro: ยซNeanche io vi dico con quale autoritร  faccio queste coseยป.

Pacifiche inquietudini

Le autoritร , ancora molto indispettite del gesto compiuto da Gesรน nel cacciare i mercanti dal tempio, gli chiedono conto di ciรฒ che ha fatto. Spesso anche noi, invece di lasciarci interrogare dagli eventi, preferiamo inquisire gli altri. La contro domanda di Gesรน vorrebbe stimolarci a riflettere su noi stessi, sul modo con il quale reagiamo davanti alla vita, sullโ€™autoritร  che esercitiamo sugli altri o a favore degli altri.

Credo che capiti a tutti di sentirsi a disagio o di trovare delle resistenze nel fare un viaggio introspettivo e una verifica delle proprie emozioni, dei pensieri e degli atteggiamenti conseguenti, soprattutto quando ci si trova in un conflitto. Il dubbio puรฒ avere due nature: o nasce dalla diffidenza o รจ espressione di una sana ricerca della veritร . Posso scoprire se esso รจ parte dellโ€™esperienza della maturazione di fede o, al contrario, รจ generato dalla poca fede, dal fatto che metto in discussione le mie certezze e mi pongo in ascolto con animo puro e leale.

La fiducia parte sempre dal presupposto che di fronte non ho una persona da ยซsquadrareยป per verificare se rientra nei miei schemi, ma un fratello o una sorella verso la quale aprirmi per accogliere il bello e il buono di cui รจ portatore o portatrice. Il Signore ci offre costantemente prove della sua autoritร  mettendo sul nostro cammino persone che, con il loro stile di vita, con la loro parola o azione ci richiamano alla sostanza delle cose. Essa non รจ altro che relazioni dโ€™amore fraterno. Il ragionamento a cui il Signore vuole condurci รจ semplice e chiaro, ma i suoi interlocutori oppongono discussioni che sanno piรน di sterili tatticismi che di seria riflessione.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna