don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 29 Ottobre 2022

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Il posto d’onore è in mezzo agli ultimi

Gesù osserva quello che è nella natura umana e che corrisponde ad un bisogno innato nell’uomo:

il farsi notare, l’essere riconosciuti, avere la prova di esistere per qualcuno. La scelta dei primi posti è data dalla necessità di uscire dall’ombra dell’anonimato e di collocarsi in un posto visibile, cioè porsi in una situazione in cui avvertire di «essere qualcuno». Se questo è naturale riscontrarlo nei bambini e negli adolescenti, non è sano che tale atteggiamento determini le scelte degli adulti.

Essi, infatti, devono assumere altri obbiettivi più conformi alla loro maturità umana e alla loro responsabilità sociale.

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L’adulto che prende coscienza dell’essere «invitato», cioè della sua vocazione, non segue l’istinto ma la ragione del cuore, cioè la Parola di Dio. Gesù, che agisce per amore, uomo adulto nella fede e maturo nell’affettività, ci dà l’esempio da seguire: sceglie l’ultimo posto, cioè quello nel quale nessuno ci sta di sua volontà ma perché costretto dagli altri o dagli eventi della vita. L’ultimo posto diventa il primo, quello d’onore, perché è proprio lì che Dio ha scelto di abitare.

L’umile è colui che sceglie non di servire i grandi, per stare loro vicino e godere del loro potere, ma chi dedica la propria vita ai piccoli perché non hanno altro da offrire se non il calore di una carezza e la luce del loro sorriso.

Commento a cura di don Pasquale Giordano

FonteMater Ecclesiae Bernalda
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