don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 28 Marzo 2024

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Il servizio per amore genera la libertร 
GIOVEDI SANTO (MESSA NELLA CENA DEL SIGNORE)

Dal libro dellโ€™รˆsodoย Es 12,1-8.11-14

Prescrizioni per la cena pasquale.

In quei giorni, il Signore disse a Mosรจ e ad Aronne in terra dโ€™Egitto:

ยซQuesto mese sarร  per voi lโ€™inizio dei mesi, sarร  per voi il primo mese dellโ€™anno. Parlate a tutta la comunitร  dโ€™Israele e dite: โ€œIl dieci di questo mese ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa. Se la famiglia fosse troppo piccola per un agnello, si unirร  al vicino, il piรน prossimo alla sua casa, secondo il numero delle persone; calcolerete come dovrร  essere lโ€™agnello secondo quanto ciascuno puรฒ mangiarne.

Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nellโ€™anno; potrete sceglierlo tra le pecore o tra le capre e lo conserverete fino al quattordici di questo mese: allora tutta lโ€™assemblea della comunitร  dโ€™Israele lo immolerร  al tramonto. Preso un poโ€™ del suo sangue, lo porranno sui due stipiti e sullโ€™architrave delle case nelle quali lo mangeranno. In quella notte ne mangeranno la carne arrostita al fuoco; la mangeranno con ร zzimi e con erbe amare. Ecco in qual modo lo mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone in mano; lo mangerete in fretta. รˆ la Pasqua del Signore!

In quella notte io passerรฒ per la terra dโ€™Egitto e colpirรฒ ogni primogenito nella terra dโ€™Egitto, uomo o animale; cosรฌ farรฒ giustizia di tutti gli dรจi dellโ€™Egitto. Io sono il Signore! Il sangue sulle case dove vi troverete servirร  da segno in vostro favore: io vedrรฒ il sangue e passerรฒ oltre; non vi sarร  tra voi flagello di sterminio quando io colpirรฒ la terra dโ€™Egitto. Questo giorno sarร  per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione lo celebrerete come un rito perenneโ€ยป.

Il rito della Pasqua, preparazione e memoriale

Il capitolo 12 dellโ€™Esodo dedica alla Pasqua due parti i vv. 1-28 e 41-50. La celebrazione di un rito ciclico, proprio dei pastori, che gli ebrei del tempo dei patriarchi celebravano come gli altri popoli vicini dediti alla pastorizia, in primavera, per chiedere a Dio la benedizione e la feconditร  del gregge, diventa il rito ยซmemorialeยป dellโ€™intervento di Dio nella storia.

Dio fornisce le indicazioni per il rito della prima celebrazione liturgica della pasqua. Non ci sono luoghi sacri in cui riunirsi ma la liturgia, che consiste in un pasto sacro, avviene nelle case dove si riunisce la famiglia o due nuclei familiari insieme. Il centro del rito รจ lโ€™agnello o il capretto. La fase preparatoria prevede la scelta accurata dellโ€™agnello e la sua immolazione a cui segue il momento celebrativo in cui si segna con il sangue dellโ€™animale sacrificato lโ€™ingresso della casa e la consumazione della sua carne, dopo che รจ stata cotta al fuoco.

La cena pasquale รจ mangiata similmente a come facevano i pastori prima di intraprendere la transumanza con le loro greggi. Il rito pasquale รจ a sua volta preparatorio allโ€™azione di Dio che, risparmiando i primogeniti dโ€™Israele fa veritร  sul fatto che gli dei fasulli perchรฉ portano morte mentre Lui รจ il Signore della vita. Il termineย Pasquaย (in ebraicoย pesach) viene dal โ€œpassare oltreโ€ di Dio che protegge dalla morte quelle case segnate dal sangue dellโ€™agnello. Il sangue, simbolo della vita, vuole indicare che i membri di quella famiglia appartengono a Dio ed essendo a Lui consacrati, non temono la morte.

Dunque, attraverso il rito รจ anticipata nella fede lโ€™opera del Signore, che libera il suo popolo dalla schiavitรน dellโ€™Egitto, che sta manifestarsi. La Pasqua รจ un evento originale, perchรฉ avviene una volta per tutte, ma รจ anche originante perchรฉ da essa scaturisce il dono della libertร . Essa รจ per tutti gli uomini di ogni luogo e tempo. Ad essi viene esplicitamente dato il comando di celebrarne il memoriale: ยซQuesto giorno sarร  per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione lo celebrerete come un rito perenneยป (Es 12,14). Le generazioni che cambiano si tramandano il comando e lโ€™esecuzione del rito che attualizza lโ€™evento, realizzato una volta per tutte. Attraverso il memoriale le generazioni successive a quella che ha vissuto storicamente lโ€™evento possono godere dellโ€™azione liberante di Dio.

Il memoriale diviene esso stesso, nel tempo intermedio tra lโ€™evento storico e lโ€™eternitร , preparazione e attesa della pasqua ultima e definitiva del giorno senza tramonto.

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Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corรฌnziย 1Cor 11,23-26

Ogni volta che mangiate questo pane, annunciate la morte del Signore.

Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesรน, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzรฒ e disse: ยซQuesto รจ il mio corpo, che รจ per voi; fate questo in memoria di meยป.

Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: ยซQuesto calice รจ la Nuova Alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di meยป.

Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finchรฉ egli venga.

Annunciare con la vita fraterna la potenza della morte di Gesรน

Lโ€™apostolo si rivolge ai cristiani di Corinto che si riuniscono insieme per ยซmangiare la cena del Signoreยป (v. 20). Questo avviene in una delle case che raccoglie la Chiesa di Dio. La dimora privata nella quale si consuma abitualmente il proprio pasto quotidiano diviene uno spazio sacro quando si celebra la ยซcena del Signoreยป.

Quello che gli ebrei celebrano una volta allโ€™anno, i cristiani invece lo celebrano settimanalmente. La cena pasquale รจ chiamata la cena del Signore perchรฉ Gesรน รจ il protagonista. Paolo ricorda ai Corinti il significato dellโ€™eucaristia (termine utilizzato dalla Didachรฉ) fungendo da padre di famiglia che risponde alla domanda dei figli sul significato del rito pasquale, come era usanza nella cena della Pasqua ebraica.

La tradizione che Paolo trasmette รจ in comune con quella della Chiesa per la quale scrive lโ€™evangelista Luca. Nellโ€™ultima cena Gesรน spezzando il pane e distribuendo il vino rivela il senso della sua Pasqua che sta per compiersi. Se i fatti metteranno in evidenza lโ€™ingiustizia perpetrata nei suoi confronti per mano degli uomini, Gesรน fornisce una chiave di lettura che invece rivela una veritร  piรน grande: nella morte egli dona la sua vita per realizzare la nuova ed eterna alleanza con Dio.

Paolo riporta le parole di Gesรน, quelle che gli apostoli hanno ascoltato e che hanno assunto come chiave ermeneutica per comprendere la veritร  della morte del loro Maestro. Una volta risorto, lo hanno incontrato vivo. Cristo, donando loro lo Spirito, ha permesso di sperimentare la potenza della salvezza e di credere in Lui. Attraverso il sacrificio di Gesรน, anticipato nel segno del pane spezzato e del calice del vino condiviso, Dio opera la conversione del cuore dellโ€™uomo perchรฉ assimili la logica dellโ€™amore oblativo e lo viva nelle relazioni di cura e di aiuto con gli altri.

Il rito inaugurato da Gesรน nellโ€™ultima cena rivela il dono della vita divina offerta nella sua morte in croce. Il rito della Chiesa di Dio non รจ una rievocazione storica con la quale si va indietro con la memoria ad un evento passato; รจ memoria di Gesรน che, nellโ€™oggi di ogni eucaristia, dona la sua vita per il perdono del peccato di tutti gli uomini affinchรฉ possano annunciare con la propria vita la potenza dellโ€™amore di Dio che salva dalla morte.

+ Dal Vangelo secondo Giovanniย Gv 13,1-15

Li amรฒ sino alla fine.

Prima della festa di Pasqua, Gesรน, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amรฒ sino alla fine.

Durante la cena, quando il diavolo aveva giร  messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesรน, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzรฒ da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versรฒ dellโ€™acqua nel catino e cominciรฒ a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con lโ€™asciugamano di cui si era cinto.

Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: ยซSignore, tu lavi i piedi a me?ยป. Rispose Gesรน: ยซQuello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopoยป. Gli disse Pietro: ยซTu non mi laverai i piedi in eterno!ยป. Gli rispose Gesรน: ยซSe non ti laverรฒ, non avrai parte con meยป. Gli disse Simon Pietro: ยซSignore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!ยป. Soggiunse Gesรน: ยซChi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed รจ tutto puro; e voi siete puri, ma non tuttiยป. Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: ยซNon tutti siete puriยป.

Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: ยซCapite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perchรฉ lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perchรฉ anche voi facciate come io ho fatto a voiยป.

LECTIO

ยซPrima della festa di Pasquaยป

La Pasqua cristiana non puรฒ essere compresa, ma soprattutto vissuta, senza tener presente lโ€™evento della Pasqua ebraica il cui momento iniziale รจ narrato nella prima lettura, tratta dal Libro dellโ€™Esodo. Lรฌ si parla della preparazione dellโ€™agnello, la cui carne deve essere consumata in famiglia e il cui sangue deve essere posto sugli stipiti delle porte. Si danno anche indicazioni circa la cena in casa nella notte in cui sarebbe passato lโ€™angelo della morte destinato ai primogeniti egiziani e vigilia del passaggio del Mar Rosso.

Il pasto precede il cammino dellโ€™esodo ed รจ per questo che ci si sofferma ad indicare anche il vestiario, tipico di chi sta per intraprendere un lungo viaggio. รˆ il pasto vespertino del viandante che non inaugura il tempo del riposo, ma quello del cammino, attraverso la notte, verso la luce.

Nella seconda lettura Paolo la chiama ยซla notte in cui (Gesรน) veniva traditoยป.

ยซ(Gesรน) sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padreโ€ฆ sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornavaยป.

Giovanni, introducendo gli eventi della Pasqua accenna alla consapevolezza di Gesรน di essere venuto dal Padre e di ritornare a Lui. Si accenna cioรจ ad un cammino con due passaggi, dal Padre verso questo mondo e il ritorno da questo mondo al Padre. In questi due passaggi sono riassunti i capisaldi della nostra fede: lโ€™incarnazione di Dio e la sua opera di salvezza. Gesรน, diventando uomo รจ passato dal Padre al mondo, inviato da Lui. Nellโ€™ora della Passione Gesรน fa ritorno al Padre per aprire anche a noi la via al Cielo e diventare noi figli di Dio.

ยซโ€ฆ avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amรฒ sino alla fineยป.

Il cammino dellโ€™Esodo di Gesรน parte da Dio e a Dio ritorna affinchรฉ lโ€™uomo, ยซnato dalla carneยป (Gv 3,6), possa ri-nascere dallo Spirito. รˆ questa, dunque, la Pasqua del cristiano: passare dallโ€™essere uomo terrestre, destinato alla terra, ad essere uomo celeste, come il Figlio di Dio, e possedere la vita eterna. Il cammino di Gesรน รจ un cammino di amore. Parlando a Nicodemo Gesรน rivela: ยซDio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito โ€ฆ Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perchรฉ il mondo sia salvato per mezzo di Luiยป (Gv 3,16.17). Fino a che punto Gesรน ci ha amato? Dove vuole condurci il suo amore per noi? Fino alla fine, cioรจ fino al raggiungimento della nostra salvezza. La salvezza รจ il compimento del progetto per cui Gesรน รจ stato dato agli uomini dal Padre e per il quale il Padre ha dato come suo dono nelle mani di Gesรน tutti gli uomini (Gv 13,3; 17,9.10).

Dopo questo lungo preambolo lโ€™evangelista descrive i gesti silenziosi di Gesรน. ยซSi alzรฒ da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vitaยป. Il significato simbolico di questi gesti รจ rivelato dal testo di un antico inno che s. Paolo recepisce dalla chiesa e che fa suo proponendolo ai Filippesi. In questo inno รจ riassunto tutto il Vangelo.

ยซCristo Gesรน โ€ฆ pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dioยป (Fil 2, 5-6). Gesรน durante la cena occupava il posto del capo famiglia, il primo posto. Egli dunque, alzandosi da tavola, lascia il suo posto. In questo gesto รจ evocata la consapevolezza di Gesรน di essere figlio di Dio, ma anche la volontร  di non tenere gelosamente per sรฉ questo privilegio, ma volle che fosse condiviso con gli uomini. Lasciare il proprio posto significa rinunciare a tenere solo per sรฉ un bene cosรฌ grande o a conservare ad ogni costo un vantaggio. Lโ€™amore del Padre, la sua vita, non poteva trattenerla solo per sรฉ.

ยซSvuotรฒ sรฉ stesso, assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uominiยป (Fil 2, 7), ยซGesรน depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vitaยป. Dio scende dal Cielo e diviene uomo assumendo la nostra condizione caratterizzata dalla precarietร , dalla sofferenza e dalla morte. Lโ€™uomo รจ di una bellezza straordinaria, ma anche soggetto alla fragilitร . Il salmista canta la grandezza dellโ€™uomo ยซfatto poco meno di un dioยป, ma al tempo stesso ยซla sua vita รจ come lโ€™erba che spunta al mattino e avvizzisce la seraยป. Ha il grande dono dellโ€™intelligenza e della sapienza per trasformare il deserto il un florido giardino, ma anche la possibilitร  di usare male la sua libertร  riducendo in macerie la casa in cui abita. Il suo corpo รจ un organismo armoniosamente composto, ma รจ un essere che per vivere non basta a sรฉ stesso e i bisogni gli ricordano che nessuno si salva da solo. Gesรน, deponendo le vesti, rinuncia anche alla proposta di salvezza offertagli da Satana che punta tutto sul consenso popolare. Gesรน accetta di incamminarsi sulla via che il Padre gli indica, quella della croce, lรฌ dove si unirร  totalmente allโ€™uomo, fino allโ€™ultimo uomo, quello giudicato e condannato ingiustamente.

ยซDall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliรฒ sรฉ stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croceยป (Fil 2, 7-8), ยซPoi versรฒ dellโ€™acqua nel catino e cominciรฒ a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con lโ€™asciugamano di cui si era cintoยป. Piegando le sue ginocchia davanti ai discepoli Gesรน fa cadere tutte le false immagini che essi si erano fatti di Lui. Andrea, uno dei primi discepoli di Gesรน, lo aveva da subito riconosciuto come il Cristo e Filippo, paesano suo e di Simon Pietro, parlando con Natanaele, afferma che finalmente hanno trovato colui che era stato promesso dai Profeti. Lo stesso Natanaele, incontrando Gesรน lo chiama Figlio di Dio, Re dโ€™Israele. A questi altisonanti titoli Gesรน replica: ยซvedrai cose piรน grandi di questeยป (cf. Gv 1, 51). Mai avrebbero potuto immaginare di vedere Gesรน piegato ai loro piedi e ancora di piรน innalzato sulla croce. Lโ€™amore agli uomini fino alla fine รจ un atto di obbedienza a Dio, non semplicemente un atto eroico che nasce dalla propria volontร . Il versare lโ€™acqua nel catino รจ il simbolo del dono che Gesรน fa di sรฉ sulla croce, ยซversando sangue e acquaยป. I piedi, estremitร  piรน bassa del corpo, sono il simbolo dellโ€™umanitร , soprattutto quella che soffre per il fatto di camminare su vie sbagliate, di cui Gesรน si prende cura. La lettera agli Ebrei (2,16) parlando di Gesรน, quale Figlio di Dio, dice: ยซNon degli angeli si prende cura, ma della stirpe di Abramo si prende curaยป. Con quel gesto Gesรน dice ai suoi discepoli: ยซIo sono vostro fratelloยป. Perciรฒ conclude lโ€™autore della Lettera agli Ebrei: ยซProprio per essere stato messo alla prova e aver sofferto personalmente, egli รจ in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la provaยป (2,18). La prova di cui si parla รจ lโ€™esperienza concreta che Gesรน fa fino in fondo della sofferenza dellโ€™uomo. Lโ€™umiliazione รจ lโ€™esperienza piรน intensa e profonda della nostra umanitร . Il volto di Gesรน non potrร  essere visto se non nellโ€™acqua in cui sono immersi i piedi degli uomini. In quellโ€™acqua in cui sono depositati i peccati degli uomini si riflette il volto di Gesรน sacerdote misericordioso. I panni pontificali dei sommi sacerdoti sono stati sostituiti dallโ€™asciugatoio con il quale Gesรน asciuga i piedi e conforta i suoi discepoli.

ยซSignore, tu lavi i piedi a me? โ€ฆ Tu non mi laverai i piedi in eterno!ยป.

Lo scandalo che suscita quel gesto รจ impresso nelle parole di Simon Pietro che cerca di fermare le mani di Gesรน pronte a prendere anche i suoi piedi e immergerli nellโ€™acqua. Troppo grande รจ lโ€™umiliazione, da non crederci! Gesรน non puรฒ arrivare a tanto! Pietro proietta su Gesรน la sua idea di salvatore. Il Messia, forte e potente, รจ invincibile, ha la soluzione pronta per ogni problema, non puรฒ mostrarsi debole. Questa รจ la tentazione di satana che induce a sognare la liberazione come un atto di forza, magari anche con le armi, per mettere a tacere e sottomette i nemici. Gesรน, sottomesso ai piedi di Pietro, smonta pezzo per pezzo le speranze e le aspettative dellโ€™apostolo. Pietro si ribella, non capisce e non vuol sentire ragione, si vergogna. Pietro, che sogna, come tutti gli altri, un riscatto sociale e economico e il trionfo della vera fede, non accetta la via della croce. Gesรน replica che solo quella, e in compagnia sua, potrร  condurlo al riscatto.

ยซQuando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: ยซCapite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perchรฉ lo sonoยป.

ยซPer questo Dio lo esaltรฒ e gli donรฒ il nome che รจ al di sopra di ogni nomeโ€ฆยป (Fil 2, 9). Dopo lโ€™ora dellโ€™umiliazione e della confusione dei discepoli, giunge quella della risurrezione. Lโ€™immagine di riprendere le vesti, precedentemente deposte, รจ spiegata dalle parole stesse di Gesรน quando parla di sรฉ come il Bel Pastore che dร  la sua vita per le pecore e aggiunge: ยซPer questo il Padre mi ama: perchรฉ io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovoยป (Gv 10,17). Seguendo lโ€™inno dei Filippesi comprendiamo che le vesti sono la vita che Gesรน, in obbedienza al Padre dona sulla croce per gli uomini. Per questo il Padre, modello del Pastore a cui Gesรน guarda, non lo abbandona nella morte, ma lo solleva alla gloria piรน alta. Chi parla รจ dunque il Cristo risorto, Il Maestro e Signore, che รจ stato liberato dalla morte e ora siede alla destra del Padre. Gesรน, si mette a sedere perchรฉ offre un insegnamento importante, la luce per comprendere e riconoscere lโ€™amore di Dio.

ยซโ€ฆ Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perchรฉ anche voi facciate come io ho fatto a voiยป.

ยซโ€ฆ perchรฉ nel nome di Gesรน ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: ยซGesรน Cristo รจ Signore!ยป a gloria di Dio Padreยป (Fil 2, 10-11). Il Crocifisso Risorto in ogni eucaristia siede in mezzo ai suoi discepoli per i quali ha versato il suo sangue e con i quali ancora partecipa alle loro sofferenze. Sono esse, infatti, che destabilizzano, soprattutto il dolore innocente. Una malattia grave, una morte improvvisa, unโ€™accusa infamante che porta a perdere molto o tutto quello che si ha, una pandemia, come quella che stiamo vivendo, con conseguenze disastrose sulla tenuta delle nostre famiglie, questi sono esempi di croce nella quale si stenta a capire quale sia il senso, dove la situazione ci sta portando e dove รจ Dio in questi frangenti. Il Risorto ci indica la veritร : Lui rimane sempre quel fratello che sulla croce si รจ fatto prossimo ad ogni uomo, soprattutto al povero, a colui che piange per la morte che si avvicina o che gli ha portato via un affetto, a colui che subisce ingiustizie e a colui che soffre a causa anche delle sue scelte sbagliate. Dio si piega ancora sui nostri piedi per prendersi cura di noi e non ci abbandona. Tuttavia, il Crocifisso Risorto ci insegna che nella prova, soprattutto quella che sembra schiacciarci e annullarci, dobbiamo piegare le ginocchia, per pregare e per servire i fratelli. Lโ€™eucaristia allora non sarร  semplicemente un rito che si ripete con gesti e parole che a volte vengono fraintesi e di cui spesso non si comprende il significato. Nellโ€™eucaristia guardiamo Gesรน e ascoltiamo la sua parola: vi ho dato lโ€™esempio. San Pietro, pecorella smarrita del gregge di Gesรน davanti alla prova della croce e poi recuperata dal Buon Pastore, diventato lui stesso pastore della Chiesa, memore della prova e dellโ€™esperienza della misericordia di Dio, esorta coloro che portano la loro croce innocentemente: ยซโ€ฆ Se, facendo il bene, sopporterete con pazienza la sofferenza, ciรฒ sarร  gradito davanti a Dio. A questo infatti siete stati chiamati, perchรฉ anche Cristo patรฌ per voi, lasciandovi un esempio, perchรฉ ne seguiate le orme: egli non commise peccato e non si trovรฒ inganno sulla sua bocca; insultato, non rispondeva con insulti,

maltrattato, non minacciava vendetta, ma si affidava a colui che giudica con giustizia. Egli portรฒ i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perchรฉ, non vivendo piรน per il peccato, vivessimo per la giustizia; dalle sue piaghe siete stati guariti. Eravate erranti come pecore, ma ora siete stati ricondotti al pastore e custode delle vostre animeยป (1 Pt 2, 19-25).

MEDITATIO

Il servizio per amore genera la libertร 

Lโ€™evangelista Giovanni ci permette di entrare nel cuore di Gesรน e ci rivela i suoi pensieri. รˆ consapevole che il suo cammino nel mondo รจ giunto al suo culmine perchรฉ รจ arrivata lโ€™ora di attraversare la morte per passare da questo mondo al Padre. Dio lo ha inviato nel mondo per raccogliere in unitร  tutti i figli dispersi e introdurli nella terra promessa della vita eterna. Quello di Gesรน non รจ stato un passaggio come quello di una stella cometa o di un aereo del quale rimane una scia che col tempo svanisce nel nulla. Gesรน รจ lโ€™amore di Dio che si รจ rivelato agli uomini attraverso segni e prodigi il cui fine รจ quello di farci innamorare di lui e desiderare di diventargli figli e abitare la sua casa. Amare fino alla fine ha significato per Gesรน prenderci per mano per accompagnarci attraverso la Pasqua nella casa del Padre. รˆ questa la nostra speranza, la meta del nostro cammino pasquale.

La nostra vita รจ anche cammino di fede iniziato col battesimo che troverร  il suo culmine nel banchetto nuziale del cielo di cui lโ€™eucaristia รจ anticipazione. La fede che rimane sul piano delle idee e dei concetti sentiti dire o dellโ€™ammirazione dei miracoli, ma che non si traduce in esperienza personale con Gesรน, non รจ cosรฌ forte da farci sostenere il peso del viaggio della vita. Giuda aveva il cuore debole e quindi piรน vulnerabile agli attracchi di Satana il quale ne aveva preso il possesso determinando la scelta di tradire Gesรน. Anche lui ha assistito ai miracoli, e si รจ fatto lavare i piedi ma ha preso tutto superficialmente senza interrogarsi sul senso degli eventi per la propria vita. Anche gli altri discepoli non comprendono. Ma questo รจ normale perchรฉ lโ€™amore di Dio non รจ un teorema matematico da dimostrare. Capire รจ cosa diversa dal conoscere. Chi vuole conoscere Gesรน giunge anche a comprendere il suo amore perchรฉ il desiderio di conoscerlo sempre piรน profondamente lo porta a sentirlo piรน interiormente, ad essere attratto da lui e a seguirlo fino alla fine. La fede รจ un itinerario di trasformazione del cuore e di conformazione a quello di Gesรน.

I discepoli avevano assistito ai segni miracolosi con i quali aveva salvato una festa di nozze destinata a fallire per mancanza di vino, aveva annunciato la guarigione del figlio al funzionario regio, aveva rimesso in piedi un paralitico, aveva ridato la vista ad un cieco, aveva saziato migliaia di persone, aveva risuscitato lโ€™amico Lazzaro. Ma quel gesto non aveva nulla di miracolistico e sensazionale, anzi aveva messo in imbarazzo i discepoli al punto che Simon Pietro, giunto il suo turno, aveva messo le mani avanti cercando di impedire a Gesรน di operare su di lui quel gesto cosรฌ scandaloso. Come avrebbero potuto capire il significato della lavanda dei piedi uomini che, sebbene fossero discepoli del Maestro e avevano visto le sue opere e udito le sue parole, erano impregnati dello spirito del mondo? Gesรน rivela a Pietro che quel segno รจ condizione necessaria per prendere parte con lui. Simon Pietro cede solo davanti alla prospettiva della partecipazione alla gloria. Lโ€™apostolo pensa alla gloria umana mentre Gesรน ha in mente la gloria della croce.

รˆ in essa che trova compimento il gesto della lavanda dei piedi quale segno di servizio. Il vertice della gloria รจ lโ€™amore e la sua espressione piรน alta รจ il servizio. Ciรฒ che nella mente dei discepoli sta agli antipodi, la gloria e il servizio, nel cuore di Dio invece coincidono. Gesรน lo dichiarerร  ufficialmente quando afferma: ยซNon cโ€™รจ amore piรน grande di questo, dare la vita per i propri amiciยป. Per partecipare alla gloria di Dio รจ necessario lasciarsi amare fino alla fine, senza paura o imbarazzi. Salendo sulla croce Gesรน scende piegandosi davanti ad ogni uomo per purificarlo. Pietro non comprende sul momento che solo il servizio genera la vera libertร . Morendo sulla croce Gesรน feconda la Chiesa rendendola madre di figli. Essi, tuttavia, hanno bisogno di rimanere sempre uniti a Gesรน per attingere la sapienza dellโ€™amore dallโ€™eucaristia nella quale Dio sempre si fa piccolo per diventare nostro nutrimento e forza.

Il gesto della lavanda dei piedi si colloca al centro dellโ€™appuntamento usale della cena. Cosรฌ lโ€™amore di Dio sโ€™inserisce nella routine giornaliera conferendo ai gesti della vita ordinaria un valore straordinario. La caritร , di cui la lavanda dei piedi รจ il simbolo, deve scorrere nelle relazioni di tutti i giorni. Solo essa vivifica il nostro corpo e le nostre azioni quotidiane.

Attraverso la croce Dio serve lโ€™uomo e lo rende Signore, gli conferisce quella dignitร  che nessuno sforzo o impegno umano sarebbe capace di garantire. La libertร  รจ un dono da custodire attraverso il servizio reciproco. Non si tratta di uno scambio di favori, un dare per avere. Il servizio che rende liberi ha come fine quello di favorire lโ€™incontro e la relazione con lโ€™altro, la comunione tra fratelli e con Dio, in ultima istanza. Lo scopo dellโ€™amore non รจ dentro di sรฉ ma fuori di sรฉ. Lโ€™amore o punta alla comunione o amore non รจ; il servizio o favorisce la riconciliazione o servizio non รจ; la libertร  o crea legami di fraternitร  o libertร  non รจ.

Leggi la Preghiera del giorno.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna

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