Il digiuno non รจ negarsi la gioia di vivere ma preparare il cuore per far festa con lo Sposo
Venerdรฌ dopo le Ceneri
Gesรน associa la pratica del digiuno alla condizione del lutto in cui forte รจ la sofferenza per la mancanza di una persona cara. Il lutto รจ anche vissuto come senso di abbandono. I discepoli di Giovanni non hanno ancora elaborato il lutto per la morte del profeta e non hanno compreso che la morte di colui che si era definito ยซlโamico dello sposoยป ha inaugurato la presenza dello ยซsposoยป. Tristi per la morte del Battista non si rendono conto invece che Colui che Giovanni aveva annunziato era giร presente. Anche i discepoli di Giovanni sono invitati alle nozze, ma essi sono impegnati a piangere il loro profeta morto piuttosto che riconoscere la veritร e lโattualitร del vangelo che il Battista aveva proclamato.ย
Quando ci si lega ad una persona, ed ella viene meno, si corre il rischio di rimanere fermi al momento della separazione e il digiuno diventa una forma di punizione che ci si autoinfligge per i sensi di colpa che quella morte genera in chi rimane. Il digiuno diventa un modo per dire a sรฉ stessi, e agli altri, di essere mancanti di qualcosa che ha lasciato un vuoto incolmabile. Il digiuno รจ negarsi la possibilitร di gioire come gli invitati condividono la felicitร degli sposi nelle nozze.ย
Gesรน, morendo sulla croce, ha fatto del suo sacrificio la festa di nozze, il momento nel quale si รจ unito indissolubilmente ad ogni uomo rendendolo partecipe della risurrezione e della vita eterna. Salendo sulla croce Gesรน ha distrutto ogni muro di separazione tra Dio e lโuomo. Sicchรฉ san Paolo si domanda: ยซChi potrร separarci dallโamore di Cristo?ยป (Rm 8,35).ย
Ogni amore vissuto in Cristo rimane per sempre anche quando la morte interrompe i legami affettivi vissuti con i sensi della carne. Quando questo accade il digiuno non va vissuto come negarsi ogni opportunitร di felicitร , abbandonare il sorriso, interrompere la passione e la generositร , ma come rinuncia ad ogni forma di autoconsolazione o autocondanna. Lโallontanamento dei pensieri negativi, la mortificazione della nostalgia ci porta a lasciare spazio alla speranza e al desiderio di comunione accettando e adattandosi al dato di fatto del cambiamento.ย
Il lutto va vissuto come tempo di attesa nel quale anticipare nella condivisione fraterna, specialmente con i piรน poveri, la comunione dei santi, le nozze dellโAgnello. Il digiuno, dunque, รจ quella pratica che non alimenta la nostalgia ma la speranza. Rinunciando a ciรฒ che puรฒ saziarci creiamo dentro di noi lo spazio dellโattesa e dellโaccoglienza di Dio e della persona amata che non ci appartiene piรน attraverso i sensi ma รจ parte di noi perchรฉ la custodiamo nel cuore.ย
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Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
Quando lo sposo sarร loro tolto, allora digiuneranno.
