Lโapparenza inganna โฆ ma non Dio, lโessenza trasforma
Sabato della III settimana di Quaresima
ยซDue uomini salirono al tempio a pregareยป questa scena non era infrequente come non lo era quella della parabola precedente in cui una povera vedova ottiene con la sua insistente richiesta la giustizia che le spettava ma che il giudice tardava a concedere. Quel racconto spiegava la necessitร di pregare sempre, senza scoraggiarsi, perchรฉ Dio interviene a favore dei poveri. La nostra parabola, sulla scia della precedente, vuole sottolineare che Dio opera la giustizia rendendo giusta la persona che prega.ย
Solo in apparenza ci sono due uomini che pregano, ma in realtร รจ solo uno, quello che torna a casa giustificato. Si tratta del pubblicano disprezzato dal fariseo e da lui accomunato alla schiera degli altri uomini adulteri, ladri, ingiusti, adulteri.ย
Ciรฒ che fa la differenza tra le due persone davanti a Dio รจ il fatto che il fariseo si nasconde dietro lโapparenza della giustizia, mentre il pubblicano si mette a nudo per ricevere la giustizia. Gesรน aveva ricordato che Dio fa prontamente giustizia ai poveri che gridano a lui. Solo il grido del povero intenerisce il cuore di Dio da cui sgorga copiosa la sua misericordia; al contrario le grida dei presuntuosi, che disprezzano gli altri, gli provocano disgusto.ย
Il fariseo, pieno di sรฉ sโincammina sulla via che lo condurranno agli inferi con tutte le sue pie pratiche, mentre il pubblicano e accolto nellโabbraccio paterno perchรฉ si รจ fatto povero e perciรฒ stesso accogliente del dono di Dio.ย
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La preghiera non puรฒ essere finalizzata a ottenere un riconoscimento ma ad accogliere con speranza e fiducia ciรฒ che cambia interiormente. Il fariseo punta sullโapparenza, il pubblicano sullโessenza.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!ย
